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Vita non equilibrata

Vita non equilibrata

 

La Cliente:

Sonia è un’imprenditrice di successo che vive nel Nord Italia, e lavora per l’azienda di famiglia. Ha un fratello e una sorella, nessuno dei quali ha scelto di seguire l’attività di famiglia. Sei persone lavorano per lei. E’ sposata e ha due figli.

 

Il Problema:

Sonia mi contattò diversi mesi fa perché sentiva che la sua vita non era affatto equilibrata. L’80% del suo tempo era dedicato al lavoro, e nel resto del tempo doveva dividersi tra famiglia e se stessa.

La sua preoccupazione era che prima o poi sarebbe finita in depressione. Mi disse di sentirsi prosciugata e di sentirsi infelice e miserabile, nonostante la sua attività stesse avendo molto successo.

Il rapporto con suo marito era “convenzionale”, e non aveva tempo per i suoi figli.

Sentiva che la sua famiglia non la   sosteneva abbastanza e l’esempio del padre depresso ma di successo la perseguitava.

Venne da me dicendo “So che farò la fine di mio padre, esaurita e depressa”. E aggiunse: ”Sento che tutto è in confusione, e per quanto io tenti, non riesco a mettere ordine nella mia vita.”

Il Procedimento:

Cominciammo a lavorare sulle sue convinzioni: “Va bene che io mi senta felice e soddisfatta”, “Una donna può avere successo senza doversi sacrificare”, “Merito di gustare la vita”, “Posso avere successo senza sentire che lo devo a mio padre”. “E’ giusto che io sia donna, che sia femminile e che sia al top” e “Il denaro e’ una manifestazione dell’amore di Dio”.

Lavorando con EFT abbiamo aperto la sessione con:

-“Anche se sono donna e che ho imparato a sacrificarmi per gli altri, sono aperta alla possibilita’ di lasciar andare questa convinzione…”

-“ Anche se sono donna posso godermi della vita…”

-“ Merito di godermi della mia femminilita’ senza essere “ punita” per questo…”

“ Posso , merito e voglio essere femminile e avere successo..”

– “ lascio andare tutti gli schemi e paure di mio padre collegati al sacrificio e sono aperta a esperimentare il mio essere donna, la gioia e una vita piena di successi…”

Continuammo a esplorare in profondità le sue convinzioni e la sua energia femminile. Le sue convinzioni riguardo al denaro e al successo erano legate a concetti come “cattivo e sporco”: il potere del maschile contro il potere della sua identità femminile legata al denaro, il potere e il successo e molte altre nozioni circa il sacrificio, e la convinzione archetipica secondo cui “come donna tu sei inferiore a un uomo”, che aveva ereditato dalla sua educazione cattolica.

Mentre lavoravamo, riportando alla luce molti eventi del passato riguardanti sia la relazione tra i suoi genitori sia il suo rapporto con mamma e papà separatamente, Sonia cominciò a vedere degli “schemi” inconsci che non aveva mai creduto di avere. Infatti, pensava che la sua mente razionale e il suo bisogno di controllo non avessero nulla a che fare con i suoi risultati nella vita.

Dopo aver eliminato tutte queste dinamiche riguardanti il rapporto con i suoi genitori, al modo di percepire se stessa come donna, alle sue convinzioni riguardo all’abbondanza e il sacrificio, al suo pensiero sulla religione e al suo ruolo come figlia, moglie e madre, Sonia mi chiese se, un problema dermatologico nel mezzo del palmo destro, potesse essere connesso alla sua vita e a queste convinzioni all’interno di se stessa che contribuivano a farla sentire come una “prigioniera”.

Scoprimmo, come sempre succede durante questo tipo di lavoro di “pulizia”, che queste problematiche erano tutte, interconnesse, e la loro eliminazione fu come sbrogliare una matassa. Scavando in profondità, trovammo il bandolo della matassa, e riconnettere i vari pezzi fu come riavvolgere il gomitolo dall’inizio, cosi che tutto potesse essere in ordine.

Il Risultato:

Sonia uscì dalle sessioni con una sensazione nuova di serenità e ordine interiore. Non c’era più alcuna animosità o risentimento verso la sua famiglia; il processo di perdono e consapevolezza l’aveva liberata. Partendo da questa neutralità e profondo senso di chiarezza, Sonia cominciò a manifestare automaticamente una vita equilibrata attraverso la consapevolezza e due esercizi che le fu chiesto di eseguire dalla sua “parte saggia” in relazione al suo rapporto con “l’energia maschile” e il “denaro”.

Ero solita lavorare spesso sulle “ruote della vita” per aiutare le clienti a capire dove dovessero dare a se stesse “il tempo”per permettere alle “ruote della vita” di scorrere.

Ho scoperto che, quando lavori con le persone su obiettivi relative all’equilibrio nella vita, tutto deve prima essere affrontato da una prospettiva energetica, prima di usare strumenti pratici come “le ruote della vita”e strategie per la gestione del tempo.

Molto spesso, gli strumenti razionali, come le tecniche di gestione del tempo, non sono necessari perché l’ordine è dato dagli equilibri interni che la cliente crea durante le sessioni, e la loro “parte saggia”sa come distribuire il tempo nel modo migliore per loro.

Sonia ha cambiato la propria prospettiva riguardo alla sua identità femminile. Permette a se stessa di assaporare la vita pur rimanendo al top nella sua attività professionale, e trascorre molto tempo di buona qualità con la sua famiglia e con se stessa. Ha i piedi ben piantati a terra ed è consapevole. Le sue vecchie convinzioni non sono quelle che regolano la sua vita oggi. Sa perfettamente quello che vuole e crea facilmente spazi di tempo di buona qualità per i suoi affari e per la sua vita personale e spirituale. Il lavoro è stato semplice, profondo e ha portato risultati immediati perché noi manifestiamo sempre ciò che crediamo inconsciamente di meritare come donne, figlie, professioniste, ed esseri umani in genere.

 

Patricia Gozlan

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