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Verruche e senso di colpa

Senso di colpa e verruche

L. è un uomo di cinquantanove anni  da poco in pensione, dopo quarant’anni di pesante lavoro manuale.
Ha voglia di godersi il meritato riposo facendo il meno possibile, ma il cognato lo invita spesso ad aiutarlo nei lavori dell’orto.
L. si secca tutte le volte,  ma alla fine acconsente perché non  riesce a dire di no; le poche volte che lo fa é colto da forti sensi di colpa .
Iniziamo con : “Anche se mi vengono i sensi di colpa se dico a mio cognato che non ho voglia di lavorare nell’orto”……”Anche se temo di passare per nullafacente  se dico che non mi piace lavorare nell’orto”….”Anche se mi sento sbagliato se dico che non voglio più fare nulla di lavoro manuale”……………
Gli chiedo se ricorda episodi  sui sensi di colpa e me ne racconta alcuni legati al periodo della scuola media quando rimase bocciato ed vide sua madre piangere.
Lavoriamo sui sensi di colpa in relazione ai ricordi più importanti che emergono. Riusciamo a portare a zero i sensi di colpa.
Dopo pochi giorni L. mi telefona e mi chiede se è possibile che due  verruche, che aveva da tempo sulla guancia e per le quali aveva già fissato un appuntamento con il dermatologo per toglierle, siano completamente sparite senza lasciare alcuna traccia, poco dopo aver fatto E.F.T.
Lo stesso medico di famiglia, consultato a proposito, è rimasto molto sorpreso e non è stato in grado di dare alcuna spiegazione.

Trasformando i sensi di colpa le verruche se ne sono andate.
Ora L. lavora nell’orto solo quando gli fa piacere e riesce tranquillamente a dire di no al cognato tutte le volte che non ne ha voglia.

 

Gianna Guardasoni

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