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Un 4 e mezzo da far girare la testa

UN 4 E MEZZO DA FAR GIRAR LA TESTA

 

26 Dicembre, giorno di gita ai presepi con tutta la famiglia.

Dopo il solito megapranzo siamo pronti per uscire quando mia figlia, quattordici anni, barcollando e bianca come un lenzuolo mi si avvicina “mamma non mi sento bene ….. mi gira fortissimo la testa ed ho una gran nausea …..”. Mi viene in soccorso la mia infarinatura sulle leggi biologiche di Hamer che mi concede un piccolo lasso di tempo per cercare di escludere una serie di fattori d’emergenza, anziché precipitarci al pronto soccorso. Riusciamo a restare sole, con l’intenzione di decidere il da farsi nel giro di breve tempo. 

Si siede sul divano, occhi chiusi e mi chiede “mamma, fa qualcosa per piacere …..” e che faccio? Così, per non stare proprio inerme a far passare il tempo,  le propongo di provare con EFT che conosce bene. Accetta dicendo  “va bene, ma  io non riesco a picchiettarmi né a parlare che mi viene la nausea ….”.  

Allora comincio a picchiettarla io, all’inizio sinceramente in modo anche scomposto vista l’agitazione …     Poi mi è venuto in mente il CASSETTO e ci ho infilato dentro un po’ di tutto “paura”, ”ma che sto a fare invece che comportarmi da mamma responsabile”… Per tutte le vocine che mi arrivavano in testa aprivo un cassetto nel retro della mente e ce le chiudevo dentro.  Così i giri hanno iniziato a prendere una direzione precisa.    

Ripetevo io le frasi, chiedendole ogni tanto di annuire se le sentiva giuste: “ho le vertigini 10”, “mi gira fortissimo la testa”, “non riesco neppure a picchiettarmi”, “neppure a parlare per la nausea 10”. Così per qualche giro, picchiettandola dove potevo. Poi sono arrivate altre frasi: “la mia testa è fuori controllo”, “non posso controllare la mia testa”, “ho perso il controllo della mia testa”… A questo punto arriva una forte reazione di disappunto e mi dice “non mi piace perdere il controllo, mi fa sentire spaesata”.  La picchietto su questa cosa mentre, essendo calata la nausea dopo questa affermazione (ha sputato il rospo, almeno in parte), inizia a parlare lei. Siamo state su quel divano a picchiettare a lungo su questo suo “bisogno di controllare le cose” senza che emergesse però quel qualcosa che doveva aver causato proprio quel giramento.  Così le ho chiesto se recentemente si fosse sentita spaesata, se avesse sentito di non avere il controllo su qualcosa …. Ed eccolo lì, lo butta fuori con un “ma si, ma che c’entra! È stato quando il Prof. mi ha dato la verifica:  ho visto il quattro e mezzo e sono rimasta gelata… non mi aspettavo una insufficienza così grave!” Mia figlia fa la prima liceo, è abituata a prendere voti alti e quella verifica le era stata consegnata proprio il giorno prima delle vacanze di Natale! Così anche se con tanti “ ma che c’entra!” e tutta scocciata fa comunque una lunga serie di giri (e si picchietta da sola ormai) su tutti gli aspetti di quel momento, soprattutto su “ho una vertigine da quattro e mezzo” e “ho preso un quattro e mezzo che mi fa girare la testa e non solo”. 

Quando sembra che il lavoro sia ormai concluso, per essere sicura di non tralasciare niente, ricorro anche all’orologio (tecnica insegnata al Corso EFT Avanzato, ndr)  e l’intensità aumenta proprio nel punto dove era il Prof. quando le ha consegnato la verifica! Così ha fatto altri giri con le ultime due frasi e con lo sguardo diretto in quel punto, finché finalmente l’intensità si è azzerata.  Alla fine i risultati sono fantastici: figlia in piedi, guance rosee, pronta a giocare con cugini e fratelli che nel frattempo sono rientrati e non credono hai loro occhi.  I nonni: “ma cosa le era successo?”. Risposta ufficiale: “ ah… una semplice indigestione!”  

Beh, in fondo è vero, no?

 

Autrice riservata

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