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Tristezza e colpa per l’ex

Tristezza e senso di colpa verso il proprio ex

 

Martina è una ragazza che ha iniziato un nuovo rapporto, pienamente soddisfacente, dopo avere lasciato il precedente ragazzo, più grande di lei e con cui era stata qualche anno, da circa 5 mesi. Il suo nuovo compagno è un poco più giovane di lei.
Iniziamo a lavorare sul problema fisico che abbiamo scelto ma dopo le prime frasi, molto generiche, le si blocca il respiro nel petto. Le chiedo cosa c’è dietro questa reazione e mi dice che si sente stingere la gola e mancare il respiro, ma non sa perché. Le chiedo cosa potrebbe essere che le stringe la gola, se lo sapesse, (frase illogica ma ottima per tirare fuori problemi “distaccandosene” un poco) e mi dice che è la tristezza che prova per la sofferenza del suo ex da quando lei l’ha mollato che le strige la gola. Cominciamo a fare qualche frase su questo tema.
“Anche se mi sento triste nella gola per la sofferenza del mio ex..”
“Anche se non vorrei causare sofferenza al mio ex..”
“Anche se mi sento in colpa per avere mollato il mio ex…” Qui mi ferma, e mi dice che non si sente per niente in colpa, è contenta di averlo fatto. Ma la stretta alla gola , pur migliorando, non passa completamente.
 Le chiedo cosa esattamente le stringe la gola, e mi dice “come una mano”  Le chiedo di chi è questa mano, e mi dice, un poco stupita, che è la sua. A questo punto, visto che è convinta della sua scelta e felice nella sua nuova situazione, cambio tattica.
“Anche se sono una ragazza eccezionale e il mio ex non potrà mai trovare nessuna come me, e io lo so,…”
“Anche se non potrà mai sostituirmi degnamente e sarà condannato a soffrire in solitudine per l’eternità…”
“Anche se lui è così immaturo da non riuscire a rifarsi una vita senza di me….” (questa la aggiungo perché il fatto che sia passata da un rapporto con una persona con abbastanza più anni di lei ad una con abbastanza meno anni può aver cambiato le sue percezioni senza che neanche se ne sia accorta)
Potete immaginare le risate che sono nate dal picchiettare con queste frasi, e le piccole varianti sui punti, e ad ogni frase il respiro era più libero, il portamento meno chiuso, il fardello di responsabilità verso l’ex più leggero….Concludiamo con un paio di frasi positive:
“Anche se ho mollato il mio ex sono sicura che è in grado di cavarsela alla grande e rifarsi una vita…”
“Lascio libero il mio ex e gli dò pieno potere e responsabilità nella sua vita”
“Lascio libera me stessa dalla responsabilità verso di lui e mi lascio vivere pienamente la mia vita”
“Rispetto le mie scelte e sono libera di farle, con consapevolezza e gioia”
“Rispetto le sue scelte e lo lascio libero di farle, con gioia e libertà”
“Gli permetto di trovare una ragazza altrettanto valida per la sua vita, anzi un po’ meno perché come me non c’è nessuna”(e qui un’altra risata al suo schema che non si era accorta di avere instaurato)
A questo punto si sente bene, in pace, e non gliene importa più niente della sofferenza del suo ex, non è più affare suo. Si sente libera di respirare e la stretta alla gola è passata. Il suo problema fisico, per cui avevamo cominciato, decidiamo di trattarlo un’altra volta… c’è il ragazzo che la aspetta fuori dalla porta!

 

Laura Sabbadin

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