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Tecnica della Doppia Bolla

La Tecnica della Doppia Bolla: come trattare con successo problemi cronici

 

Colette Streicher condivide con noi, nel suo dettagliato articolo, un utile protocollo per misurarsi con problemi cronici e scoprirne le cause nascoste. La chiama La Tecnica della Doppia Bolla e, con essa, identifica pensieri conflittuali all’interno della persona (vi suona familiare?).

 

La Tecnica della Doppia Bolla l’ho sviluppata a partire da quanto ho appreso negli anni in diversi workshop spirituali riguardo a come creare la propria realtà e cambiare lo stato cronico delle cose.
Conoscere questa semplice tecnica mi ha aiutata a risolvere numerosi misteri e risollevare molte persone, quando nient’altro sembrava funzionare. Funziona specialmente con clienti in stato di Inversione Energetica che non riescono a beneficiare di EFT.

Per prima cosa definiamo i problemi cronici; visto che non parlo delle sole malattie, ma anche di comportamenti, identità/definizioni di sé e dipendenze cronici.
La chiave di uno stato cronico è che c’è un “tiro alla fune” nascosto che avviene tra un desiderio ed una resistenza al medesimo argomento.

Ci sono due tipi di credenza: il primo, più semplice, contiene pensieri ad “una bolla”. Sono normalmente facili da risolvere con pochi passaggi di EFT. Sono di tipo descrittivo: “Lui ferisce i miei sentimenti” . Si può picchiettare sulle emozioni che muove e cambiare la propria opinione al riguardo, si può cambiare il punto di vista e realizzare che non intendeva fare così… etc. Non c’è resistenza o desiderio riguardo al fatto.

L’altro tipo di credenza spesso comincia con “Io voglio” o “Io non voglio…” caricati di resistenza o desiderio e questi ultimi sono molto più difficili da eliminare. Per esempio: volete eliminare il pensiero “Io voglio (desiderio) fumare” o “Voglio mangiarmi le unghie (desiderio)” o “Non sono quel tipo di persona (resistenza)”, “Non mi piacciono i ricchi (resistenza)”. Spesso, anche se usate EFT per eliminarli questi pensieri tornano, sembra che non ci sia nulla che li possa cancellare per sempre. Potete passare tutto il tempo che volete a picchiettare, dopo qualche giorno sono di nuovo tornati.

Perché queste credenze, convinzioni, comportamenti, definizioni di sé (identità) sono così forti? La risposta è semplice: non sono “mostri” con una sola testa, hanno due teste che li spingono in direzioni opposte contemporaneamente. Per tornare alla metafora della bolla, il segreto è che c’è e ci sarà sempre un’altra bolla connessa la quale di nascosto nutre quella che volete eliminare. Distruggere la prima bolla (il desiderio di fumare, per esempio) non è sufficiente.

Infatti, l’intero problema è una Doppia Bolla! (immaginate un pallone schiacciato nel centro, creando 2 palloni più piccoli collegati insieme.
In altre parole, se non riconoscete la parte nascosta, non otterrete i risultati sperati.
Tagliate solo metà della bolla, ed essa avrà ancora abbastanza energia per ricrescere.
Perciò quando vedete che non c’è progresso, che i problemi ritornano, significa che non avete indirizzato EFT all’intero problema. Perciò cos’è una Doppia Bolla? In una parte c’è il desiderio mentre nell’altra c’è la resistenza allo STESSO PENSIERO. Per esempio, io desidero fumare ed io resisto alla voglia di fumare; odio queste persone e le amo/accetto/sono stato come loro; voglio sopravvivere al cancro, e non voglio…
Per usare la metafora, potete immaginare che tra le due bolle ci sia un passaggio attraverso il quale l’energia viene scambiata. Più potente è una bolla (desiderio intenso), più potente è l’altra bolla (fenomeno del tiro alla fune). C’è un conflitto all’interno della persona: c’è allo stesso tempo desiderio e resistenza.

Quando sentite che davvero desiderate qualcosa…tenderete e negare che dentro di voi ci sia anche il pensiero opposto: Perciò attenzione a non cadere nella trappola. Continuate a porre domande ed infine ci arriverete. Sarete in grado di riconnettervi alla parte di voi che desidera (o ha desiderato) ciò a cui oggi state resistendo (o viceversa).
Il segreto è distruggere le due parti della doppia bolla contemporaneamente, focalizzandosi sull’intera bolla: il desiderio, il conflitto e la resistenza. NON una bolla e poi l’altra!!! Altri terapisti hanno usato un’idea simile ma nel migliore dei casi alternano il positivo ed il negativo, oppure trattano i due pensieri opposti in modo separato. Il nucleo è dissolvere le emozioni conflittuali, la tensione tra le due bolle, e distruggere in modo simultaneo il desiderio e la resistenza!

Lasciate che vi racconti di una mia cliente. Traumatizzata ed abusata da bambina, a 14 anni scappa di casa e da allora vaga senza fissa dimora. La prima volta che l’ho vista era anoressica e soffriva d’insonnia sin dall’adolescenza, vivendo in un ambiente sicuramente non confortevole. Era venuta da me cercando aiuto per trovare una casa dove sentirsi al sicuro ed un posto dove dormire. Ovviamente, il mio ruolo non è di girare per il circondario e trovare case in vendita. Ho cominciato utilizzando EFT per aiutarla a sentirsi più forte e capace di creare la sua vita ed un posto sicuro dove vivere. Tutto quello che abbiamo fatto è stato cercare e dissolvere le doppie bolle, una alla volta. Le più potenti sono quelle delle quali pensi che non ci possano essere altre bolle dietro. Per esempio, questa donna voleva davvero una casa sicura e stabile dove vivere, e quando le ho chiesto se poteva esserci una ragione per la quale potesse non volere una casa…mi ha guardata come se fossi pazza. Sapevo che, seguendo la teoria della doppia bolla, doveva esserci una resistenza da qualche parte che le impediva di farcela ancora oggi, 15 anni dopo aver lasciato la casa dei genitori. Perciò ho utilizzato la tecnica che ho sviluppato. Le ho chiesto se poteva pensare a qualcun altro, nel mondo, che poteva non volere un posto stabile dove vivere; ho pensato ai monaci erranti dell’India…i quali predicano il non-attaccamento e vagano per tutta la vita. Perciò c’erano al mondo persone che non volevano una fissa dimora. Questo ha fatto sì che si rilassasse, ed almeno concepisse l’idea come possibile. Poi all’improvviso c’è arrivata…quando ha lasciato casa ciò che desiderava davvero era essere libera e non aveva alcuna fiducia in nessuna “stabile dimora” poiché aveva solamente conosciuto (anche a casa dei nonni) abuso e pericolo. Perciò aveva associato casa con pericolo, abuso, tristezza…Nessuna sorpresa del fatto che avesse un conflitto inconscio che la portava a sabotare qualsiasi possibilità di stare in una casa stabile. Abbiamo usato la tecnica per dissolvere il conflitto (non solo il desiderio o la resistenza ad avere una casa ma anche la tensione tra i due) e, dopo aver lavorato sulle sue problematiche, ora convive con un fantastico compagno e si sente al sicuro per la prima volta nella sua vita!

IL METODO:

Dopo aver parlato con il cliente, scopro uno dei problemi che lo affliggono di più, gli schemi di comportamento e quelli di identità sui quali focalizzarmi durante la sessione. Poi chiedo al cliente di riempire gli spazi bianchi:

Io voglio davvero……….(qualcosa che egli vuole) perché…………..(quante più risposte possibili) ED ho anche molta paura (stessa cosa)…………..perché……………

Nell’ultima parte della domanda, dopo “perché”, scopriremo i conflitti nascosti. All’inizio, spesso nulla accade…..penserà sia una stupidata. Perciò fornisco degli esempi per aiutare a rilassarsi. Poi spesso…fluisce…molti problemi appaiono.
Cercate la tensione centrale, quella più intensa. Spesso il cliente è sorpreso di ciò che scopre, è un segno che ha scoperto il tema centrale inconscio da trattare.

Poi si comincia a picchiettare.

Preparazione: “Anche se io voglio davvero aver successo perché sarei felice e inoltre non voglio avere successo perché…

•  non voglio lasciare il quieto vivere,….

•  non posso aver successo perché nella mia famiglia sono sempre stato un “fallito”…

•  mia mamma non ha mai lavorato fuori di casa e questa è la definizione di madre. Questo è il vero problema.

Ora LA CHIAVE è utilizzare il conflitto, la tensione e lasciarli andare!

Così come Promemoria troviamo “ Io voglio avere successo…e ne ho paura” o “Questo conflitto”.

E’ grandioso vedere che la tensione si dissolve. Dopo alcuni round, si può introdurre il Metodo delle Scelte: CREARE UNA SCELTA.

Come compito a casa chiedo al cliente di picchiettare 3 volte al giorno sul conflitto, e poi sulla scelta.

Altri esempi della tecnica della doppia bolla applicata alla stessa cliente:

“Io voglio essere felice perché lo merito, ma ho anche molta paura di essere felice perché…potrei perdere la felicità ed è un rischio che non voglio prendere; preferisco restare apatica ed infelice, almeno questo stato lo conosco bene, non ci sono sorprese (un po’ di terapia provocativa qui può aiutare).

In seguito la cliente si è ricordata di essere stata punita, da bambina, per qualcosa che l’aveva resa felice. La scelta era: “Anche se non sono mai stata felice fino ad oggi, io scelgo di permettere a me stessa di sperimentare la felicità nella vita”

Ripetere il conflitto insieme alla scelta almeno 3 volte al giorno.

ESEMPIO 2

Io desidero controllare la mia vita perché sono spaventato da tutto, e voglio anche avere fiducia nel processo della vita perché non posso controllare nulla e questo bisogno di proteggere me stesso continuamente mi sta derubando della gioia e del piacere della vita.

Un altro cliente, un uomo anziano frustrato dalla vita, mi disse: ”Non sono mai riuscito ad essere tutto ciò che potevo divenire, nonostante Dio mi avesse concesso grandi doni”

Perciò anche se voglio davvero aver successo, ho anche molta paura di aver successo perché… e lascio che riempia gli spazi bianchi con numerosi pensieri.

“Non saprei come gestirlo, la gente si aspetterebbe di più da me, ed io non potrei soddisfare le loro aspettative , gli altri ne sarebbero delusi ed io sarei deluso di me stesso, perciò preferisco non rischiare di deludere me stesso.

Ho poi scelto il pensiero più intenso ed inaspettato: potrei deludere me stesso!

Questa tecnica è la mia preferita in casi di depressione, scarsa energia per lavorare sui propri limiti, molta Inversione Energetica. Il cliente spesso lascia lo studio con la sensazione di aver scoperto un blocco nascosto; è un bel modo per scoprire le cause inconsce.

Auguri, Colette Streicher

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