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Tachicardie ed un lontano ricordo

Tachicardie ed un lontano ricordo

 

Ciao Andrea,

ecco un’esperienza fresca fresca, di poco tempo fa, è carina perché è uno di quei casi in cui si vede la trasformazione molto velocemente.
Viene da me, per la prima volta un uomo, circa quaranta anni, parla tanto e molto velocemente, mi racconta che si sente molto stressato e sotto pressione,
si definisce ipocondriaco, da più di dieci anni fa visite regolari dal cardiologo per forti tachicardie;
lo lascio parlare fino a che comincia a rallentare un po’, poi gli chiedo se qualcuno in famiglia sua ha avuto problemi di cuore o di circolazione.
All’inizio dice di no, ma poi gli viene in mente  suo nonno, quando lui aveva circa dieci anni il nonno muore d’infarto.
Gli chiedo se ricorda qualcosa e lui dice che ricorda tutto, infatti era in macchina con il nonna ed il nonno quando quest’ultimo si accascia sul volante.

A questo punto gli propongo di picchiettare ( non sa niente di eft ) e gli faccio vedere come, picchiettando su di me; lui picchietta se stesso mentre mi racconta, io faccio solo qualche domanda per aiutarlo ad entrare più dentro al ricordo e lo osservo, rallento il suo racconto quando vedo che c’è forte emozione e lo incoraggio a continuare il picchiettamento. Dopo circa mezz’ora lo vedo decisamente più rilassato, a quel punto gli spiego un po’ cos’è eft e gli dico come fare per scaricare il Nuovo Codice del Benessere dal sito.

Lo rivedo dopo un mese, lui mi dice che ha letto il codice e che sta molto meglio sia della paura che della tachicardia, e poi ridendo aggiunge che non possono essere stati quei
“picchietti”, io rispondo che ovviamente i picchietti non c’entrano nulla.
Adesso stiamo continuando il nostro lavoro, ma di certo c’è più spazio.
Ti saluto con un bacio

Silvia

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