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Stomaco e regressione

Regressione in un’altra vita

 

EFT, si sa, è uno strumento potente e versatile e a volte a forza di scavare e liberare sia stati che emozioni può capitare di dover andare a sciogliere una ricordo doloroso così profondo da oltrepassare il tempo e le generazioni, come questa esperienza appunto.

Si tratta di un uomo molto razionale ma aperto mentalmente che chiamerò Mauro che d’improvviso si vede e sente proiettato in un’altra dimensione ma che per la paura blocca tutto e comincia poi a sentirsi male, in particolare dolore allo stomaco, mattone che gli impedisce di mangiare.

Viene in studio abbastanza perplesso e mi racconta che una paio di settimane prima aveva tenuto in braccio durante l’ultima ora di vita un suo caro amico, lo aveva accompagnato fino all’ultimo e si era perfettamente accorto quando aveva esalato l’ultimo respiro, aveva sentito un gran freddo e si era visto in un altro tempo e luogo nella stessa scena.

Era diverso e teneva in braccio una bambina ma il dolore al cuore era terribile.

Poi aveva stoppato tutto perchè si era sentito che perdeva il controllo.

Questo era stato il racconto sommario da cui partire.

L’ho fatto rientrare nel corpo nella pesantezza allo stomaco che continuava a sentire.

I primi giri li abbiamo fatti su: anche se ho ancora lo stomaco che mi duole da allora come fosse trafitto da una spada, anche se non riesco più a mangiare nulla da quando è morto il mio amico, mi amo e mi accetto e mi perdono. Abbiamo inserito subito dopo anche il darsi il permesso di lasciare andare tutto quello che questa esperienza si portava dietro.

All’inizio è uscito soprattutto emozioni, paura, rabbia e senso di impotenza per la morte di quell’amico, i sintomi fisici si alleggeriscono ma non sono del tutto scomparsi; poi Mauro comincia a piangere silenziosamente ed è chiaramente in uno stato di coscienza alterato o in ipnosi cosciente, a quel punto gli faccio SET, lo sfioro appena sui punti senza che lui dica nulla e vado avanti per almeno dieci minuti prima che lui, dopo aver più volte fatto dei bei respironi, di integrazione neurologica, mi dice con voce calma:”Non ho potuto far nulla nemmeno per la mia bambina”.

Visto che lui era completamente preso dalla scena che stava rivivendo , sono stata io a picchiettarlo facendogli descrivere tutto quel che vedeva e facendogli dire ad ogni passaggio: “ mi do il permesso di lasciare andare questo ricordo e tutte le emozioni ad esso associato.”

Lascio andare il senso di colpa che da allora mi porto dentro e che sento come un mattone nel mio stomaco, decido di rimettere questo episodio di quella mia vita al suo posto e di rientrare completamente in questa mia vita di adesso lasciando andare tutti legami energetici che ancora trattengo con quell’episodio.

Fatto questo su tutti i dettagli importanti che via via affioravano, Mauro ha cominciato a respirare liberamente e sempre meglio. Finalmente un sorriso è spuntato sul suo viso e mi ha detto” Cavolo non ho più mal di stomaco anzi ho una gran fame!”.

Ci siamo poi rivisti un paio di volte perchè nel sonno Mauro si è ricordato perfettamente di tutto il contesto in cui aveva vissuto quel terribile fatto e questo lo aveva un po’ impressionato.

Il risultato è che Mauro ha poi fatto un corso di EFT e ha continuato da solo a lavorare su se stesso, ogni tanto ci sentiamo per consigli e suggerimenti ma se la sta cavando decisamente bene!

 

Claudia Ricci

328/2590348

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