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Sterilità

Sterilità femminile funzionale

 

Chiara ha 39 anni e da ormai lungo tempo è alla ricerca con il marito di un sospirata gravidanza ma, malgrado non vi siano problemi fisici insormontabili, e malgrado i diversi tentativi di fecondazione assistita, ancora non ha realizzato questo desiderio. Avverto molta rabbia e delusione per questo, e persino una certa invidia per le donne che riescono ad avere bambini. In paragone a loro, Chiara si sente “un ramo secco”, anzi, percepisce il suo ventre come un paesaggio desertico, con un albero senza vita, solitario in quell’aridità desolante. Approfitto di questa immagine così suggestiva e partiamo con qualche giro di EFT (“anche se mi sento un ramo secco”, “anche se la mia pancia è come un deserto senza vita”) su questa sua sensazione. Alla fine dei giri, ripensando a questo “ramo secco”, Chiara percepisce nella sua immagine mentale una variazione essenziale: è comparso un piccolo uccellino su un ramo e il paesaggio attorno è immaginato leggermente più verde. Il commento a questo mutamento è: almeno questo ramo serve a qualcosa! Lavoriamo alternando EFT a delle tecniche di visualizzazione e, in breve, questa immagine dell’albero secco e dell’uccellino si modifica spontaneamente: compare dell’acqua da qualche parte, e compaiono anche altri uccellini, inequivocabili segni di vita.
La volta dopo, una notizia sconvolgente: la sua migliore amica, accomunata finora dalla sua stessa sorte, è rimasta incinta! Chiara prova sentimenti contrastanti di contentezza per l’amica e di profonda rabbia e invidia. Trattiamo la cosa con la tecnica del film, che intitola “La verità”, e va subito meglio per quanto riguarda i sentimenti negativi che la gravidanza dell’amica le suscitava. Le chiedo poi di tornare a visualizzare il famoso ramo secco-ventre, ma stavolta ha qualche difficoltà a immaginarlo, perché è più focalizzata sulla vegetazione che è inaspettatamente comparsa sullo sfondo. Man mano che visualizza i dettagli di questo paesaggio compaiono anche, sempre più grandi e vicine, anche delle piante, che sembrano prodotte direttamente dalla terra. Ora Chiara nella sua visualizzazione sente l’impulso di andare a estirpare il ramo secco, che adesso le pare fuori luogo. Una volta tolto di mezzo, si può godere il fresco e l’ombra ristoratrice delle piante cresciute in questa sorta di oasi nel deserto.
Nella sessione successiva, lavoriamo con EFT su varie convinzioni e timori presenti nella vita di Chiara: sono diversa dalle altre, appartengo a una minoranza; la scienza dice che sono vecchia per avere figli; non sopporto le donne che parlano solo di figli; provo disagio quando mi chiedono perché non ho figli; è un’ingiustizia, che io non riesca ad avere bambini! Su quest’ultimo punto, facciamo anche qualche giro di EFT “creativo” e provocativo sull’ingiustizia e il merito della capacità di procreare (“magari se faccio la brava, se mi sforzo, alla fine rimango incinta”, “è la giustizia divina che non vuole che io ne faccia”, “chi sono io, per meritare dei bambini?” etc). Alla fine, sento Chiara molto più serena e rilassata. Dice persino: mio marito e io abbiamo senso anche senza figli; esco, e c’è tutto il mondo per me!
Quando ci rivediamo, Chiara mi confessa di avere voglia di pensare ad altro che non siano gravidanze e figli, di avere visto una collega col pancione e di essersi sinceramente congratulata con lei senza provare invidia e, soprattutto, di avere smesso di sentirsi “in funzione” della procreazione.
Dopo pochi mesi dalla fine del trattamento, Chiara è rimasta incinta!

M.

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