Sara e il dolore congelato
SARA E IL DOLORE CONGELATO
Sara (nome fittizio) è una mia cara amica.
10 mesi fa le è morta la madre in un bruttissimo incidente stradale mentre stava tornando a casa.
Alla guida c’era anche suo padre, che è rimasto gravemente ferito ma per fortuna si è salvato.
La madre invece è morta sul colpo.
Sara è rimasta sconvolta e da quel giorno è come se fosse morta una parte di lei.
Non è mai riuscita a accettare la morte della madre
spesso le ho proposto di lavorare con me, ma non se la sentiva.
Andava dallo Psicologo dell’USL ma continuava a stare molto male e non le dava giovamento.
Cosi, finalmente ha deciso di venire da me.
E’ stata un’esperienza bellissima e ringrazio EFT perchè la sua potenza a volte mi strabilia ancora.
Mi raccontava che soffriva per la morte di lei, ma non riusciva a sentire il dolore che provava, era come se tutto fosse
congelato.
Cosi abbiamo cominciato a lavorare con qualche giro di EFT generale sulla malinconia e la tristezza che piano piano si è trasformata in magone.
Anche se è troppo doloroso ricontattare questo dolore io mi amo e mi accetto completamente e profondamente.
Anche se sto cercando di proteggermi da questo dolore cosi grande io mi amo e mi accetto completamente e profondamente
Le ho chiesto se questo magone avesse una forma e un colore?
Un colore nero nel petto che sta salendo.
Anche se ho questo nero nel petto che sta salendo mi amo e mi accetto completamente e profondamente
E abbiamo lavorato su forme e colori che uscivano e si modificavano finchè la sensazione di magone alla fine si è dissolta.
Tutto questo è durato pochi minuti e per lei è stato come sentire qualcosa che
stava dormendo dentro di lei da tantissimo tempo e che non era mai riuscita a contattare.
Tutto questo lavorando con i simboli che sono la via migliore di accesso all’inconscio.
Dopo un pò mi ha parlato della difficoltà a avere ricordi positivi di lei con la madre e del fatto che avesse
dimenticato 30 anni di vita con lei. Le erano rimasti solo 3 ricordi. Per il resto l’unica cosa che aveva sempre davanti
era l’immagine di sua madre nella bara, nient’altro.
Abbiamo lavorato su questa immagine:
Anche se lei è li nella bara davanti a me e io non posso fare niente per aiutarla mi amo e mi accetto completamente e
profondamente
Anche se ho questa immagine di mamma nella bara e forse è l’unico modo per ricordarmi cosi che è morta mi amo e mi
accetto completamente e profondamente.
Abbiamo poi identificato gli aspetti dell’immagine che le creavano più fastidio e trattati con EFT.
Dopo vari picchiettamenti l’immagine si è rimpicciolita e a allontanarla.
A quel punto lei era abbastanza stanca, e anche un pò confusa ma si sentiva molto più rilassata.
L’ho sentita il giorno successivo e mi ha raccontato che stava molto meglio e che aveva iniziato a avere più ricordi positivi
di lei e sua mamma.
Abbiamo ancora da lavorare su alcune cose, soprattutto sul giorno dell’incidente della madre, ma già dopo una sola sessione
lei si è sentita diversa ed è stata molto contenta.
Infatti mi ha detto: Chiara, dobbiamo rivederci assolutamente, questa tecnica è stupenda!”
Grazie EFT!
Dott.ssa Chiara Locatelli
Psicologa
333-9619579
chiaralocatelli.fi@gmail.com
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