+393356646951

respiro e consapevolezza

Respiro

Una conoscente che aveva partecipato ad un minicorso di Eft parecchio tempo fa mi ha telefonato per dirmi che avrebbe voluto provare ad utilizzare questa tecnica e se potevamo incontrarci.
E’ stata vaga sulle motivazioni e quando è arrivata si capiva che lo era ancor di più. Mi ha detto di avere tanti problemi, di non sapere da che parte cominciare e di essere un po’ dubbiosa.
Continuava a parlare dando l’impressione che avrebbe voluto essere da tutt’altra parte e nello stesso tempo lanciarsi e provare.
L’ho assecondata per darle il tempo di sentirsi più a suo agio e rendersi conto che nessuno l’avrebbe forzata ad affrontare alcunchè.
Aveva un respiro superficiale e irregolare e, secondo me, tanto per parlare, se ne è venuta fuori con:”Ogni tanto smetto di respirare, sai, poi quando me ne accorgo riprendo…”
Al che le ho chiesto: Perchè non cominciamo da lì?
Vabbè, sì…. I punti di EFT li conosceva già, quindi le ho suggerito di picchiettare mentre parlavamo.
Magari voglio solo risparmiare respiri…ha detto cercando di metterla sul ridere e ha continuato con frasi sul genere ma sempre picchiettando.
Ad un certo punto, lo sguardo è cambiato, è diventato perso e stupito allo stesso tempo. Mi è tornata in mente mia mamma con l’indice alzato che davanti al mio naso mi diceva: non fiatare neanche!. (Lei me lo ha detto in dialetto che suona molto più incisivo e minaccioso).
E ha continuato: me lo ripeteva puntualmente quando stavo per aprir bocca a protestare e non volevo ubbidire.
E sempre senza che io intervenissi: l’ho lasciato là il mio fiato…
Poi è come se si fosse ricordata che c’ero anch’io e, sorridendo, con gli occhi un po’ lucidi, ha tirato un bel respiro.
L’unico commento è stato: Apperò!
Ha deciso che per quel giorno bastava così e che aveva bisogno di “pensare”.
Mi ha fatto molto piacere che avesse colto la profonda efficacia di EFT e so che l’ha approfondito e lo usa assiduamente.

Anna Maria

  •  

    0 Comments