Rapporto col cibo
EFT e cibo
ELENA HA UN RAPPORTO DISTORTO CON IL CIBO, CHE NELLA SCALA DI I.S. RAGGIUNGE 10.
HA UNA FAME INCONTENIBILE E TERRORE DI DIVENTARE CON IL TEMPO GRASSA COME SUA MADRE.
SI SENTE DEPRESSA, DORME POCO E MALE, E’ STANCA.
INOLTRE HA UN BLOCCO RESPIRATORIO (CHE DI CONSUETO LA COLPISCE NEI PERIODI PROBLEMATICI DELLA SUA VITA).
ELENA VIENE SOTTOPOSTA A DUE SESSIONI DI EFT.
INIZIAMO IL TRATTAMENTO PARTENDO DAL RESPIRO, CHE DA UN BLOCCO 8 ARRIVA A 2 NELLA PRIMA SEDUTA. ALLA FINE DELLA SECONDA SEDUTA, ELENA SENTE CHE IL SUO RESPIRO HA UN’AMPIEZZA PARI ALLA SUA CAPACITA’ POLMONARE, CIOE’10.
POI AFFRONTO DIRETTAMENTE LA TEMATICA CIBO, ALLA QUALE ELENA (SCALA DI I.S.: 10). NELLA PREPARAZIONE, INSERISCO: “ANCHE SE HO QUESTA FAME SMODATA, MI AMO, ECC….” E COMPLETO LA PREPARAZIONE CON AFFERMAZIONI SIMILI (“ANCHE SE HO QUESTA FAME INCONTENIBILE E NON CAPISCO PERCHE, MI AMO….”; “ANCHE SE NON RIESCO A TRATTENERMI DAL MANGIARE CONTINUAMENTE, MI AMO”…..).
PRIMO GIRO DI PICCHIETTAMENTI, RIPETUTO IL PROMEMORIA UN PAIO DI VOLTE, INCENTRO LE AFFERMAZIONI SULLA “MANCANZA DI CONTROLLO”: ”QUESTA FAME – E’ INCONTENIBILE – NON RIESCO A TRATTENERMI – NON RIESCO A CONTROLLARMI”.
EMERGE UN EFFETTIVA DIFFICOLTA’ A CONTROLLARE LA PROPRIA VITA DURANTE L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA(I.S.9): LA MADRE E’ UNA DONNA SEVERA, IPERCRITICA, CHE LA PICCHIA SPESSO ACCUSANDO ELENA DI ESSERE IPERATTIVA.
EMERGE UN RICORDO: VIENE SPINTA A TERRA DA UNA COMPAGNA E, CADENDO, BATTE LA TESTA PER TERRA, ROMPENDOSELA, E FINISCE IN OSPEDALE. LA COMPAGNA LA MINACCIA DI NON RACCONTARE A NESSUNO L’ACCADUTO, ALTRIMENTI GLIELA FARA’ VEDERE E LEI – CHE NE HA PAURA – TACE. ANZI, RESTA COME PARALIZZATA, INCAPACE DI REAGIRE IN UNA MANIERA QUALSIASI. OLTRE AL DANNO (DOLORE FISICO E FRUSTRAZIONE) SUBISCE LA BEFFA DI SENTIRSI ATTRIBUIRE DALLA MADRE ARRABBIATA LA RESPONSABILITA’ DELLA CADUTA, A SUO DIRE DOVUTA ALLA “SOLITA” DISATTENZIONE E IPERATTIVITA’ DI ELENA.
TRATTO GLI ASPETTI EMERGENTI, PRIMA CON LA PREPARAZIONE, POI CON IL PICCHIETTAMENTO: IL PRIMO E’ IL SENSO DI INADEGUATEZZA, LA SCARSA STIMA DI SE’, PER AVERE SUBITO IN SILENZIO IL TORTO.
“ANCHE SE NON HO REAGITO ALLA SPINTA DELLA MIA COMPAGNA E HO TACIUTO, MI AMO…..; ANCHE SE HO SUBITO LA BOTTA E LA MINACCIA, RESTANDO PARALIZZATA, MI AMO…..ANCHE SE MIA MADRE SI E’ ARRABBIATA, ACCUSANDOMI DI ESSERE DISATTENTA E IPERATTIVA, IO MI AMO…..”
A QUESTO PUNTO, ELENA HA GIA’ UNA FORTE REAZIONE EMOTIVA: PIANGE DURANTE LA PREPARAZIONE E DURANTE IL PRIMO GIRO – CHE SI STRUTTURA INTORNO ALLE STESSE FRASI DELLA PREPARAZIONE (HO SUBITO; HO TACIUTO, HO PRESO UNA BOTTA; ECC…) -; POI FACCIO IL 9 GAMMA E COMINCIA A SBADIGLIARE.
SCENDE DI INTENSITA’ RISPETTO ALLA MANCANZA DI CONTROLLO (3), COSI’ COMINCIO UN ALTRO GIRO, INCENTRANDOMI SULLE RELAZIONI PROBLEMATICHE CON I COMPAGNI, CHE LA PRENDEVANO SEMPRE IN GIRO.
PREPARAZIONE: “ANCHE SE LA MIA VITA E’ STATA SEMPRE CONTROLLATA DAGLI ALTRI, CHE MI PRENDEVANO IN GIRO, IO MI AMO,ECC…..).
FACCIO UN PAIO DI GIRI, CHE RUOTANO SULLE FRASI SEGUENTI.: LA MIA VITA E’ STATA CONTROLLATA DAGLI ALTRI; MI PRENDEVANO IN GIRO; E ANCHE SE ORA NON LO FANNO PIU’, SUCCEDE PERCHE’ IO LI COMPIACCIO; SE NON LI COMPIACCIO, NON MI VOGLIONO PIU’; SE NON SONO COME LORO PENSANO CHE IO SIA, NON MI RICONOSCO; LORO MI CONTROLLANO; CONTROLLANO LA MIA VITA; E IO INGRASSO, COSI’ NON SONO PIU’ QUELLA CHE CONOSCONO; COSTRUISCO UN BEL MURO DI GOMMA INTORNO A ME, COSI’ RIMBALZANO E SI ALLONTANANO.
ELENA SBADIGLIA IN CONTINUAZIONE, FINO A LACRIMARE. RISPETTO AL PROBLEMA CIBO, SENTE CHE L’INTENSITA’ E’ SCESA UN POCO, 7.
DECIDO DI AFFRONTARE L’ASPETTO GIUDIZIO (CHE REPUTO COLLEGATO ALLA MANCANZA DI CONTROLLO), CHE E’ 9.
LEI DICE DI ESSERSI SENTITA SEMPRE SBAGLIATA, SOLA E CHE HA PAURA DI DIVENTARE GRASSA COME SUA MADRE.
RACCONTA CHE NELLA SUA FAMIGLIA SONO TUTTI OBESI
PREPARAZIONE:” ANCHE SE HO PAURA DI INGRASSARE COME MIA MADRE E TUTTA LA SUA FAMIGLIA, IO MI AMO….; ANCHE SE MI SONO SEMPRE SENTITA SBAGLIATA E SOLA, IO MI AMO….; ANCHE SE INGRASSANDO, SAREI SBAGLIATA E SOLA, IO MI AMO, ECC…..
DUE GIRI: “HO PAURA DI INGRASSARE” – “MIA MADRE E TUTTA LA SUA FAMIGLIA SONO GRASSI” – “STANNO MALE” – “IO NON VOGLIO STARE MALE” – “NON VOGLIO ESSERE GRASSA” – “MA SE INGRASSO POTRO’ ALLONTANARE GLI ALTRI” – “PERCHE’ CON UN ASPETTO FISICO DIVERSO, NON MI RICONOSCERANNO PIU’” – “NON SARO’ PIU’ IO” –“ E SARO’ COME MIA MADRE” – “SARO’ SBAGLIATA E SOLA” – “COME E’ GIUSTO CHE SIA”
POI INIZIO LE FRASI POSITIVE: MI APRO ALLA POSSIBILITA’ DI ESSERE RICONOSCIUTA ANCHE SE CAMBIO ASPETTO FISICO; IO NON SONO IL MIO ASPETTO FISICO; IO NON SONO DESTINATA AD ESSERE GRASSA COME MIA MADRE; PERCHE’ NON SONO MIA MADRE; DECIDO DI LIBERARMI DAL GIUDIZIO DEGLI ALTRI E DI MIA MADRE; RINGRAZIANDOLI PER AVERMI FATTO IMPARARE UNA COSA COSI’ IMPORTANTE SU DI ME; PER LA MIA CRESCITA.
PIANTO E SBADIGLI. DURANTE I GIRI.
ALLA FINE L’I.S. RELATIVA AL GIUDIZIO E’ 0;
MANCANZA DI CONTROLLO: 0
PENSANDO AL CIBO, AVVERTE UN SENSO DI DISTACCO. I.S.: 0
NEI GIORNI SUCCESSIVI, RITORNA IL BLOCCO AL RESPIRO, MA TUTTI GLI ALTRI ASPETTI SONO RIMASTI A ZERO. LA STANCHEZZA SI E’ AFFIEVOLITA, MANGIA LEGGERO SENZA SACRIFICIO ALCUNO E NON PENSA PER NULLA AL CIBO; FINALMENTE SORRIDE DI NUOVO E DORME BENE.
NEL CORSO DELLA SECONDA ED ULTIMA SEDUTA DI EFT EMERGE UN ALTRO RICORDO, DAL QUALE EMERGE LA RABBIA (9) PER IL FATTO DI ESSERE CONSIDERATA STUPIDA.
TRATTATO QUESTO, IL RESPIRO ARRIVA ALLA SUA MASSIMA ESPANSIONE: 10.
ELENA SI SENTE SERENA E LIBERA DALLA COSTRIZIONE DEL GIUDIZIO ALTRUI E PUO’ RESPIRARE APPIENO LA VITA!
Eva Quattrocchi
Palermo
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