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Rabbia per la perdita del lavoro

Mi chiede aiuto Stefano, un ragazzo di 28 anni che ha perso il lavoro da una settimana a seguito di licenziamento.

Stefano arriva da me e mi dice che sua mamma gli ha parlato di E.F.T. come di una tecnica molto valida che gli può servire in questo frangente. Lui non l’ha però mai praticata personalmente.

Gli chiedo cosa è quello che più gli da fastidio in questo momento e mi dice: “la rabbia”.
Mi dice che teme che la rabbia lo porti a delle reazioni incontrollate.

Gli spiego molto concisamente E.F.T e cominciamo subito a picchiettarci.

Mi segue sicuro e quando lo invito a completare lui la frase che formuliamo ad ogni punto di picchiettamento, con le parole e la descrizione che sente più attinente a lui, lo fa senza titubanza.
Gli chiedo come è la rabbia e mi dice che è una forma nera nello stomaco .

E allora :
anche se ho questa forma nera nello stomaco che mi da fastidio mi disturba e mi
pesa, mi apro alla possibilità che si possa sciogliere…
Ho questa rabbia nello stomaco
questa rabbia mi da molto fastidio
questa rabbia che sta dentro al mio stomaco ..
finiamo il giro e facciamo la misurazione a 7 .
continuiamo :
mi apro alla possibilità di fare un buco con il trapano nello stomaco e di fare uscire
tutta la rabbia
se faccio un buco nello stomaco posso fare uscire tutta la rabbia
se faccio uscire la rabbia dal buco che ho fatto nello stomaco io mi posso sentire
libero…
rifacciamo la misurazione ed è a 5
Gli chiedo se sente ancora la rabbia nello stomaco e mi dice che c’è ancora una palla nera anche
se la sensazione che gli provoca è molto meno pesante rispetto a quando è arrivato.
Propongo le frasi:

Recupero tutta la mia energia collegata a questa palla nera che ho nello stomaco ….
E poi
Allontano tutta l’energia non mia collegata a questa palla nera che ho nello stomaco…..

Quando sento che la seconda frase ha fatto il suo percorso gli dico di riaprire lentamente
gli occhi: lui rimane ancora un po’ ad occhi chiusi, poi li riapre e mi dice: mi sento molto meglio, sono più calmo, non capisco cosa sia successo ma mi sento più tranquillo, si, sto proprio meglio.

Rifacciamo la misurazione della rabbia ed è a 3.

Virginia Placci

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