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Pipì a letto

G. viene da me per un problema di enuresi notturna. Ha 10 anni. E’ una bambina bella e vivace. Da qualche tempo chiede di dormire insieme alla mamma perché ha paura. Appena entra nel mio studio si mette a giocare con delle carte mentre sua mamma mi parla di lei e di come e quando è iniziato il problema.
Il disegno
Chiedo a G. di disegnarmi il suo problema in forma di mostro. E’ entusiasta. Sul suo foglio disegna un mostro e un filo color giallo-pipì che lo connette ad una bambina che dorme nel suo lettino. Le chiedo di dare un titolo al suo disegno, mi dice “Il mostro della notte”. Le chiedo di farmi vedere con le braccia quanto le fa paura il mostro. Allarga le braccia al massimo!
Iniziamo la sessione di EFT su questo mostro della notte che le fa paura. Mentre picchietta iniziamo anche a parlare delle cose che le fanno paura in generale. Mi parla dell’ISIS (sono passati 15 giorni dagli attentati del 13 novembre a Parigi), dice che ha paura che un terrorista si faccia esplodere nel cortile della sua casa. Dice di aver paura anche dei ladri e degli assassini. Mi spiega che ha trovato un modo speciale mentre sta al letto per controllare la finestra se dovesse arrivare qualcuno e proteggersi. Parla anche della scuola e dei suoi compagni che le fanno i dispetti e la spaventano.
Intanto la paura del mostro è diminuita.
La trasformazione
Le chiedo ora di trasformare il suo disegno e di fare in modo che il suo mostro diventi simpatico! Sua mamma la sta picchiettando. G. aggiunge al suo mostro delle trecce rosse e dei fiochi nei capelli, scrive sulla sua pancia tutte le sue paure, e sopra il filo giallo disegna tanti cuoricini e due tratti per fermare il flusso. Ora non ha più paura del mostro della notte!
La visualizzazione
Le chiedo ora di chiudere gli occhi e di rilassarsi mentre la mamma le stimola dolcemente i punti EFT. Le chiedo di visualizzarsi mentre dorme e le spiego che quando dorme in realtà solo una parte di lei sta dormendo, mentre un’altra parte fa sì che il suo corpo si rigeneri e che tutti i suoi organi funzionino bene. Le dico che può immaginarsi che ci sono dei piccoli personaggi sveglissimi nel suo corpo che lavorano tanto mentre lei dorme. Le chiedo chi si occupa di vegliare sulla vescica e di tenere la pipì fino al mattino oppure di svegliarla in caso di emergenza. Mi dice che vede il suo corpo rosa trasparente e che uno gnomo è addetto a questo compito. Quando le chiedo se lo gnomo fa bene il suo lavoro mi dice di sì anche se la sento un po’ insicura e decido di fare qualche giro di EFT in più per lasciare andare le tensioni. Disegna sul suo foglio un gnomo.
Le carte
Finisco l’incontro con un gioco che fa insieme alla mamma, e poi con delle carte (tipo carte degli angeli) da estrarre a caso. La bambina prende la carta con la scritta “Avventura”.
Dopo l’incontro
Qualche giorno dopo la mamma mi racconta che G. ha fatto un sogno e che da allora non ha più fatto la pipì a letto.
Riporto il suo sogno raccontato da G. alla mamma:
Il sogno
Io ero la Principessa del Regno dell’Acqua. Ero la più avventurosa della famiglia e mi mettevano sempre in castigo perché aiutavo gli altri (davo di nascosto i vestiti ai poveri ) e perché combattevo anche se ero una principessa.
Anche se ero avventurosa in questo combattimento ero scappata perché c’era il mostro più cattivo. Con gli altri mostri invece combattevo perché erano più semplici.
Io ero sulla strada riservata ai Reali, circondata dall’acqua. Il mostro è andato nell’acqua vicino alla strada e cercava di prendere proprio me. I miei soldati si sono buttati subito su di lui. Io cercavo di scappare ero sicura di non riuscire a combatterlo perché era il più cattivo e non volevo essere sgridata.
Per scappare passavo dalla strada reale al vialetto in mezzo all’acqua. Due tizi erano lì a nuotare e mi hanno aiutato a scappare e sono tornata a casa.
1 mese dopo
G. non fa più pipì a letto. Ha avuto un “incidente” dopo una giornata emotivamente difficile e un altro quando era dalla nonna, ma la situazione è ormai stabile. La bambina, più tranquilla, ha anche tolto negli ultimi giorni il pannolino che continuava a mettere perché si sentiva più sicura. La sera chiede ancora di dormire con la mamma, ma se la mamma ha la forza di accompagnarla nel suo letto e stare un po’ con lei, poi dorme lì serena tutta la notte.

Myriam Nordemann
www.myriam-nordemann.com
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