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Perchè a volte evitiamo di picchiettare

Perché a volte evitiamo di picchiettare


Avete notato come, in alcune circostanze, non picchiettiamo ANCHE SE SAPPIAMO CHE DOVREMMO? Dr. Catherine Saltzman, autrice di numerosi libri e Operatrice EFT con molti anni di esperienza, offre un sguardo attento a questo problema ed indica le “l’Età Emotiva” come la causa. Questo articolo allargherà la vostra comprensione su questo fenomeno, migliorando le vostre abilità con EFT.

Gary

Caro Gary,

vorrei condividere qualcosa che ho appreso nella mia professione con EFT.
Come altri Operatori, sperimento anch’io momenti di risposta emotiva e non ho voglia/non riesco a picchiettare.
Basandomi su un’altra tecnica da me utilizzata per anni nel campo della guarigione emotiva, trovo che una delle ragioni di questa resistenza al picchiettarsi siano le “Capacità dell’Età Emotiva”.

Mentre viviamo le nostre vite ed interpretiamo i nostri vari ruoli, sperimentiamo diverse “Capacità dell’Età” emotive, ovvero ad ogni dato momento funzioniamo emotivamente ad una data età. Un’età bassa—stimolata nella mente da un programma subconscio—altera la nostra consapevolezza e cambia la nostra prospettiva ed insieme ad essa le nostre capacità emotive ed i processi decisionali. Troviamo noi stessi a comportarci in modi chiaramente iper-reattivi, iper-emotivi, e legati a prospettive Vittima/Carnefice.

Molte persone credono di operare nel tempo presente della loro Età Emotiva. Pensiamo di essere maturi e capaci di gestire qualsiasi cosa emerga nella nostra attuale maturità. Ad ogni modo, se una donna ha vissuto un trauma all’età di 5 anni—legata al padre, per esempio—automaticamente andrà emotivamente indietro a quell’età quando si relazionerà con lui, specialmente in circostanze che risuonano con il trauma originale. La mente subconscia sta ancora cercando di risolvere il trauma. Il subconscio la può far “precipitare” in una “Età Emotiva” inferiore, ad esempio in una relazione intima che ricorda il problema con il padre.

Quando funzioniamo come un genitore, possiamo essere nell’Età Emotiva attuale, ma come sposa in una relazione possiamo essere solo all’Età di 5 anni, specialmente se il partner si comporta in modi che ricordano il trauma. Come impiegato potremmo essere alla nostra attuale Età, ma in quanto figlio cresciuto di un genitore, potremmo ripiombare all’Età di 3 anni quando ci sentiamo criticati da lui.

Mentre viviamo la giornata, possiamo sperimentare noi stessi come esseri maturi, capaci ed in controllo, ed improvvisamente possiamo sentirci in modo molto differente. Possiamo essere attivati da un commento, evento, o situazione e sentirci più inetti che capaci…oppure abbiamo una reazione spropositata. Più tardi, mentre ripensiamo alla nostra reazione, siamo increduli. Ci scusiamo. Questo capita spesso quando siamo con i nostri genitori, anche da adulti. I genitori possono attivare risposte che credevamo di aver superato, o che ci imbarazzano o fanno sentire frustrati. Questo accade perché passiamo improvvisamente dalle Capacità dell’Età attuale ad altre molto inferiori.

In questo stato alterato ed immaturo, il concetto di picchiettare è irrilevante o ignoto. All’Età Emotiva di 5 anni non si è affatto interessati al picchettamento. Si crede che qualsiasi cosa stia accadendo sia REALE, avviene ora, anche se l’evento attivante appartiene ad un passato di 50 anni prima. Poiché è REALE e non può essere corretto, il bambino non considera di “picchiettarlo via”. Normalmente picchiettiamo su ciò che non ci serve più, ma la realtà è reale e non può essere picchiettata via…almeno così crediamo.

Un bambino non pensa di avere molte opzioni . Questo è parte di ciò che può rendere l’infanzia così simile ad un incubo. Da adulti abbiamo più opzioni e scelte, ma da bambini non ne abbiamo. Più è piccolo il bambino, più è intensa la posizione del “non avere scelta”; ed è REALE. Per esempio, un bimbo di 4 anni non può dire al papà “Se mi tocchi ancora in quel modo chiamo la polizia” o alla mamma “Ho rotto il mio gioco preferito, perciò se non me ne compri uno nuovo, vado in centro e me lo compro i.” . Il bambino è bloccato dalle cose come sono.

Io trovo l’Età Emotiva del cliente attraverso il test muscolare utilizzando me stessa come surrogato. Un Operatore può usare l’intuizione o qualsiasi altro metodo. Spiego al cliente il concetto di Capacità dell’Età e lo avverto della possibilità che quando deve picchiettarsi da solo si possa trovare a non volerlo fare a causa del fatto che si trovi ad una età emotiva molto bassa, dove non può comprendere il valore di EFT. Perché picchiettare su qualcosa quando pensi, anche se erroneamente, che non hai modo di migliorare?

Insegno ai miei clienti a riconoscere i sentimenti tipici di un’Età Emotiva bassa—vergogna, senso di impotenza, mancanza di speranza, rabbia o odio— ed a riconoscere che probabilmente faranno resistenza o dimenticheranno di picchiettare. Abituandosi a considerare l’Età Emotiva durante un problema emozionale, essi iniziano a ricordarsi di EFT e ad applicarla più spesso. Poi possono dire “Anche se ora sono emotivamente all’età di 5 anni, e sento questa vergogna, mi amo e mi accetto completamente e profondamente anche a questa età.”

Una volta riconosciuta un’Età Emotiva ridotta, abbiamo cambiato la percezione. Possiamo improvvisamente osservare il bambino e comprendere che un bimbo molto piccolo sta controllando la nostra visione della realtà. Possiamo poi molto più facilmente scegliere di picchiettare.

Sappiamo tutti che i traumi profondi spesso sono nell’infanzia, ma il concetto di Età Emotiva ha davvero aiutato me ed i miei clienti.

Spero sia utile, i miei migliori auguri,

Dr. Catherine Saltzman
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