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Paura dell’anestesia

Paura dell’anestesia

 

Roberta  è in attesa di fare un intervento chirurgico e mi verbalizza la sua paura dell’anestesia. Io sono li per cercare di aiutarla ad affrontare l’imminente intervento chirurgico. Dopo aver parlato un po’ con lei le propongo di lavorare un po’ su questa sua paura.

Io: Questa tua paura quanto è intesa su una scala 0-10?

Roberta: La percepisco pari a 5

Io: Come la percepisci questa paura?

Roberta: La percepisco nelle gambe, di non poterle più muovere….percepisco di cadere giù e la sento nel petto.

Io: E questa paura di cadere quanto è intensa?

Roberta: Sento un’ intensità pari a 6

Io: Ripeti la frase: recupero tutta la mia energia legata alla  la sensazione di cadere giù che ho nel petto e la riporto nel posto giusto in me stessa

Roberta: Vedo degli appigli ai miei lati

Io: ripeti quest’altra frase: allontano tutta l’energia non mia collegata alla sensazione di cadere giù che ho nel petto, l’allontano da tutte le mie cellule dal mio corpo e dal mio spazio personale e la rimando al luogo al quale realmente appartiene.

Roberta: Sento un sostegno sotto ai piedi che mi porta in superficie

Io: ripeti ora questa frase: recupero tutta la mia energia legata a tutte le mie reazioni alla  sensazione di cadere giù che ho nel petto e la riporto nel posto giusto in me stessa

Roberta: Non ho più quel senso di vuoto, è come se mi fosse arrivato in superficie di vedere la luce

Io: Come è ora la tua paura dell’anestesia?

Roberta: La sento di intensità 2, più che altro è la paura che tremi qualcosa sotto i piedi, di tremore nelle gambe e di retrocedere in basso.

Io. Ripeti , recupero tutta la mia energia legata a questa sensazione di tremore che ho nelle gambe e la riporto nel posto giusto in me stessa.

Roberta: sento ora la sensazione di riuscire a camminare, la sensazione di riuscire  a fare le cose,  la sensazione di essere libera!

Io: Come è la tua paura dell’anestesia, ora?

Roberta: Quasi 0, non la sento quasi più.

Io: ripeti “adatto tutti i miei sistemi ai cambiamenti in corso.

 

Relazioni difficili…

 

Incontro Sara che racconta il suo problema di relazione con il marito da cui è angosciata e dal quale vorrebbe separarsi ma non riesce. Quanto pensa alla sua situazione e al marito prova uno stato di angoscia e rabbia profondo a livello del petto.

 

Io: Quanto è intensa questa sensazione da 0 a 10?

Sara: E’ pari a 7

Quando pensi a tuo marito cosa percepisci nello spazio intorno a te?

Sara:Vedo mio marito arrabbiato davanti a me…e provo un senso di schifo e rabbia nei suoi confronti.

Io. Dove lo vedi?

Sara: sulla mia dx

Io: Ora ripeti questa frase: recupero tutta la mia energia legata all’immagine di mio marito e la riporto nel posto giusto in me stessa. Sara fa un bel respiro e inizia a rilasciare la sua rabbia.

Io: ripeti ora: allontano tutta l’energia non mia collegata all’immagine di mio marito l’allontano da tutte le mie cellule dal mio corpo e dal mio spazio personale e la rimando al luogo al quale realmente appartiene.

Sara: Mi sento più liberata, vedo mio marito sotto i piedi!

Io: Ripeti: recupero tutta la mia energia legata a tutte le mie reazioni all’immagine di mio marito e la riporto nel posto giusto in me stesso

Sara: ora vedo mio marito dietro alle spalle e sento che la mia a rabbia è scesa ancora.

Io: Quanto è intensa ora la tua rabbia?

Sara: E’ pari a 4

Io: Ora ripeti questa frase recupero tutta la mia energia legata all’immagine di mio marito dietro di me e la riporto nel posto giusto in me stessa…e osserva cosa accade in te. Sara inizia a fare un sospiro profondo.

Io: ripeti ora allontano tutta l’energia non mia collegata all’immagine di mio marito dietro di me l’allontano da tutte le mie cellule dal mio corpo e dal mio spazio personale e la rimando al luogo al quale realmente appartiene.

Sara: E’ come se ora non ci fosse più l’immagine di mio marito e sulla dx  vedo ora quella di mia figlia Paola….e provo un senso paura per Paola! Viene fuori che dietro la rabbia per il marito c’è la paura per la figlia!

Io: Ripeti questa frase recupero tutta la mia energia legata alla paura che ho per mia figlia Paola e la riporto nel posto giusto in me stesso..e osserva cosa accade in te.

Sara: Fa un sospiro di rilascio…

Io: ripeti ora allontano tutta l’energia non mia collegata alla paura che ho per mia figlia Paola l’allontano da tutte le mie cellule dal mio corpo e dal mio spazio personale e la rimando al luogo al quale realmente appartiene.

Sara: Sento impotenza nel vedere l’immagine di Paola davanti a me. Emerge un vissuto di impotenza verso la figlia Paola forse la sua impotenza nel trovare una soluzione nella sua relazione.

Io: Ripeti questa frase recupero tutta la mia energia legata a questo senso di impotenza nel vedere l’immagine di Paola davanti a me e la riporto nel posto giusto in me stessa..e osserva cosa accade in te. Sara inizia a fare dei sospiri di sollievo..

Io: ripeti ora  allontano tutta l’energia non mia collegata a questo senso di impotenza nel vedere l’immagine di Paola davanti a me l’allontano da tutte le mie cellule dal mio corpo e dal mio spazio personale e la rimando al luogo al quale realmente appartiene.

Io: ripeti ora questa frase: recupero tutta la mia energia legata a tutte le mie reazioni a questo senso di impotenza nel vedere l’immagine di Paola davanti a me” e la riporto nel posto giusto in me stesso

Io: Dopo vari cicli la paziente pare visibilmente più rilassata…e dice..
Sara: Mi sento più serena, più serena di stare io con mia figlia. Ora mio marito lo vedo sulla sx lontano come se fosse ai margini dei miei pensieri.

Io: La paziente si sente più alleggerita dall’angoscia rispetto alla sua situazione, più libera di poter decidere cosa fare con meno sensi di colpa rispetto alla figlia e alla paura di farla soffrire per una possibile separazione.

 

 

  Andrea

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