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Paura dell’acqua 2

Paura dell’acqua

 

Desidero condividere una esperienza accaduta ormai parecchi anni fa, perché è stata molto importante per me. sia dal punto di vista umano sia come terapista.
Avevo già avuto due o tre incontri con una giovane donna, che qui chiamerò Angela, che aveva spesso degli incubi ed era sempre molto tesa , spaventata e che trattavo sia con la pranoterapia sia con i Fiori di Bach.
Premetto che Angela era da anni in terapia psicanalitica; molto capace e consapevole del fatto che era stata abusata da bambina , verso i 6/8 anni, ma non riusciva a ricordare né la persona che si era approfittata di lei né come erano accaduti i fatti. Aveva il classico “buco nero” nella memoria e gli ultimi strascichi erano appunto gli incubi.
Da poco aveva conosciuto un uomo, erano entrambi molto innamorati e tutto procedeva per il meglio a parte il fatto che lui possedeva una barca e quindi spesso desiderava trascorrere i week end con Angela in mezzo al mare. Queste gite invece per lei rappresentavano un grave problema e le procuravano grande sofferenza, ma cercò di farsi forza e di mantenere il controllo. Come vedeva l’acqua, soprattutto se era limpida e trasparente, iniziava a tremare , si sentiva la testa “andare via”, dapprima pensò al mal di mare, ma poi comprese che il disagio non era tanto fisico, era terrore puro che sfociò in una vera e propria crisi di panico, che spaventò molto entrambi.  Non aveva mai amato particolarmente il mare, e i posti dove c’era molta acqua, ma non ci aveva mai fatto caso più di tanto. Era idrofobica e questo problema poteva mettere a repentaglio la sua relazione. Era piuttosto preoccupata e addolorata.
Proposi di provare a fare una sessione di EFT d’accordo con la sua psicoterapeuta con la quale già collaboravo
Decisi di cominciare in maniera abbastanza soft, anche perché ero agli inizi della pratica di questa tecnica e non ero molto “creativa”
“Anche se ho paura dell’acqua… anche se tremo al pensiero di vedere l’acqua…
E qui ci fu il primo impatto: era l’acqua trasparente,che scorreva che le procurava il disagio. Cominciammo a lavorare su questo, ma i risultati erano scarsi
Le suggerii allora .di provare a fare un’associazione di idee, un colore, una cosa, una persona  “Anche se l’acqua limpida, che scorre mi ricorda ….. e successe il “botto”. Disse subito il nome di una persona,cominciò a piangere e a tremare,e urlando iniziò a parlare  a ruota libera, raccontando, per un tempo che a me sembrò infinito, per filo e per segno la violenza subita, chi aveva abusato di lei, cosa diceva  e il luogo dove era accaduto: il bagno di casa, sul bidet, mentre scorreva l’acqua.
Ricordo che ho continuato a picchiettarla ovunque, mentre la tenevo stretta stretta.
Quando alla fine si calmò, la prima cosa che mi colpì fu lo sguardo di Angela: era finalmente limpido e bellissimo, ma anche stupito perché non capiva bene cosa era successo e..neanch’io!
Non avrei mai pensato ad una “liberazione emozionale” ad un livello così “dirompente” e sinceramente mi ci è voluto un po’ di tempo per elaborare quello che era successo.
So solo che dopo che Angela uscì dal mio studio, cominciai a picchiettarmi perché provavo un sacco di emozioni anche in contrasto fra loro:ero veramente shockata, stupita, e impaurita perché non ero sicura di me e del mio operato, ma anche felice e soddisfatta.
Angela ha poi elaborato il suo vissuto con la psicoterapeuta, che fu molto soddisfatta poiché riteneva importante che lei ricordasse,ed oggi è felicemente sposata e le piace molto non solo andare in barca, ma ha anche imparato a nuotare, e ama il mare delle Maldive (che è bello trasparente)
Un bel battesimo per me fu questa sessione di EFT!

Cristina C

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