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Paura dei ragni a Montisola

Paura dei ragni a Montisola

L’estate scorsa ero in piscina nel meraviglioso parco naturale di Montisola
arriva una bella e giovane coppia, con 2 bimbi meravigliosi, sembrano usciti da una pubblicità tanto sono gentili ed educati. un bimba di anni 6 che chiameremo Giulia ed il maschietto di anni 3  conosco la mamma ( che chiameremo Chiara) fin da ragazzina, so che è tosta, non permette troppi capricci ed i bimbi sono abituati a tuffarsi, a nuotare, a fare piroette in acqua senza nessun tipo di problema. Son già pronta a godermi il piacere di vederli guizzare come pesci, ma ad un certo punto Giulia si blocca sulla scaletta della piscina si rifiuta di scendere, Chiara la  incoraggia, Giulia continua a rifiutarsi e parlotta con la mamma, a quel punto la donna s’ innervosisce ed insiste alzando la voce, vedo la bimba che fissa la piscina è impaurita, e gli occhi esprimono panico.
Mi permetto di chiedere cosa sta succedendo…
La mamma mi spiega che c’è un RAGNO morto, totalmente dall’altra parte della piscina , ed è  quasi impossibile vederlo sul fondo, ma la piccola ha paura dei ragni
Chiedo il permesso ai genitori di fare un gioco con Giulia per allontanare i mostri.
Mi viene accordato il permesso ed ecco che entra in scena EFT.
D- tesoro perché non vuoi scendere in piscina che nuoti come un pesciolino?
R-non ho paura dell’ acqua ma di quel ragnetto là in fondo.
D-cosa pensi che ti possa fare quel ragnetto morto e microscopico? è molto lontano ed è sul fondo !
R-ho paura che mi pizzichi i piedini
D-ma è morto….
R- magari si è addormentato e quando io scendo in piscina si sveglia e mi pizzica.
D- cosa ne dici se facciamo un gioco e lasciamo tranquilli mamma e papà ?
R- ok ci sto mi piace giocare
D- (spiego) è un gioco un po’ particolare che fa ridere … proviamo, devi fare la scimmietta ripetere tutto quello che dico  e rifare i gesti che faccio
R- d’ accordo
inizio- sopra la testa- dicendo non voglio scendere in acqua perché magari mi mangia i piedi un mostro (la bimba ride )
e rimango senza piedi, come a faccio a camminare ..
zigomi- non voglio scendere in acqua perché c’è un ragno gigantesco che mi mangia il culetto ( continua a ridere)
SN- non voglio scendere in acqua perché anche se c’è un ragno piccolo ho tanta paura
rifacciamo il giro un paio di volte picchiettando qua e là senza una sequenza precisa ripetendo più  o meno le stesse frasi usando spesso l ironia usiamo il metodo australiano provocativo ovvero   PET
la bimba si diverte
 per il picchiettamento sotto il braccio colgo l’ insegnamento di Sara Bassot che propone nel suo libro EFT for kids e facciamo gli abbracci picchiettati
ripartiamo con le frasi proiettate sul positivo
zigomi- sono una brava bambina perché un ragnetto dovrebbe fare i dispetti proprio a me ?
clavicole- scelgo di mandare via la paura dei ragnetti e dei ragnoni la mando in fondo al lago
ka-sono un pesce a nuotare cosa m’importa di un ragnetto morto dall’ altra parte della piscina?
lato occhio-scelgo di non avere paura dei ragnetti anzi, mi fanno ridere, e non me ne importa più niente.
sn-sono una bambina allegra simpatica e non voglio diventare capricciosa ed antipatica per uno stupido  ragnetto
sl- la mamma ed il papà mi amano anche se ho paura dei ragni ma io decido che non ho più paura perché sono forte e non ho paura di niente
zigomi- sono forte come una tigre (e facciamo il ruggito della tigre) sono forte come una leonessa ( altro ruggito)
clavicole-non ho paura di niente.
D- come va? te la senti di scendere in piscina? la paura è andata in fondo al lago ? è scappata via ?
R- sorrisone .. non ho più paura adesso faccio un tuffo e ti faccio vedere.
si allontana si tuffa e sott’ acqua raggiunge il ragnetto lo prende con le dita e lo getta fuori dalla piscina
 è stato un piacere vedere una bimba superare una paura che può creare fastidi per lunghi periodi o anche tutta la vita.
 Il giorno dopo ci ritroviamo in piscina e cosa accade… che Giulia rincorre la mamma con dei grossi ragni di plastica e Chiara mi urla dall’ altra parte della piscina ” ma che gioco avete fatto tu e mia figlia ?”si è trasformata…
rispondo carissima è EFT l’arte della trasformazione è la stessa arte con cui ho perso 8 taglie di troppo….
ma di questo ve ne parlerò in un altro articolo

Ornella Brunelli
Brescia

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