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Otite e dolore

DUE “SVELTINE” CON  EFT


Sveltina 1: una brutta otite

N. mi chiama per cancellare la sessione di ipnosi che aveva prenotato, ha un’otite piuttosto forte e non si sente di uscire. Gli propongo invece di venire per fare EFT, che conosce da poco. E’ un po’ titubante, ma si lascia tentare sentendomi magnificare le incredibili capacità del corpo di autoguarirsi, e svariati successi e miracoli subitanei con EFT.
Arriva conciato male,  faccia sofferente, dolore acuto – da 1 a 10  lo colloca tra 8 e 9.
Facciamo un giro solo con “Anche se ho questo dolore lancinante all’orecchio dx “ e magicamente – mi fa sempre piacere dirlo quando è il caso! –  il dolore viene dimezzato. Facciamo un altro giro con “Quello che resta di tutto il dolore all’orecchio dx” e introduciamo la scelta: “e ho piena fiducia nel  potere di guarigione del mio corpo ”. Il dolore scende a 2.
N. è piuttosto attonito, quasi non ci crede, però si ricorda bene quanto gli faceva male solo qualche minuto fa. Gli chiedo se per caso recentemente ha “sentito” (nel senso dell’ascolto)  qualcosa che potrebbe averlo disturbato. Dice che l’unica cosa diversa dal solito è stata una litigata al telefono con la fidanzata ieri sera, e in effetti ora che ci pensa  lei gli ha gridato delle cose molto cattive proprio nell’orecchio dx… ma dai!
Facciamo qualche altro giro con “Anche se il mio orecchio dx è stato investito da  tutta quella negatività, e ci sono rimasto molto male” “Anche se il mio orecchio dx  si è arrabbiato e anch’io….e ora lascio andare tutto ciò che può trattenere questo dolore”.
In 5,6  giri in totale  il dolore è a 0; il tutto sara’ durato massimo 15 minuti.  N. non si capacita, ma è comunque felice…Gli propongo di chiamare  successi come questo  una  “sveltina” di EFT ! 

 

 

 Sveltina 2: fibromialgia, dolore dietro le coscie

 

B. è un’amica recente. Da anni soffre di fibromialgia e anche semplici operazioni come tagliare la verdura e infilarsi le calze le provocano molto dolore.  Esordisce dicendo che non ha molto tempo (…!) e per cominciare ci tiene a raccontarmi bene le varie evoluzioni della sua vita e della sua malattia.   La assecondo e cerco di arginarla solo un po’, in modo che rimanga anche un po’ di tempo per insegnarle almeno i primi rudimenti di EFT.  Dopo il racconto passiamo alla parte pratica.
Le chiedo se al momento le fa male da qualche parte  e mi risponde che abbiamo soltanto l’imbarazzo della scelta: dalla testa ai piedi le fa male praticamente tutto. Per iniziare le suggerisco di scegliere tra i tanti un dolore circoscritto che sia più semplice monitorare. Risponde subito che  va bene il retro delle coscie, il dolore che prova lì le impedisce anche di camminare normalmente. Da 0 a 10  l’intensità è  9. Iniziamo semplicemente con “Anche se ho tutto questo dolore sul retro delle coscie…” e  sui vari punti la invito a descriverne le caratteristiche: “ dolore sul retro delle coscie che mi impedisce di camminare”  “ dolore nei muscoli sul retro delle coscie” “dolore sordo e profondo  sul retro delle coscie, indebolisce le gambe, le rallenta, si torce, è artigliante…” ecc.  Picchiettiamo su tutti i punti senza scorciatoie e finiamo con le mani. Facciamo un bel respiro profondo e la invito a ricontrollare l’intensità, mi guarda del tutto incredula e dice 0 .
Et voilà,  siamo a 0  in un solo giro! B. si alza, fa qualche passo ed il dolore è sempre a 0.  Ora deve proprio andare ma tornerà… Una vera “sveltina” di EFT da manuale!!
La situazione di B. è complessa, c’è ovviamente un grande lavoro da fare, ma quando esce  porta via con sé un importante strumento per l’autoguarigione e la invito caldamente a sperimentarlo fino al nostro prossimo incontro.
Penso che dobbiamo veramente aprire la nostra mente per  essere disponibile ai  miracoli, a prescindere dalla situazione di partenza, così da trasmettere alle persone  la nostra assoluta fiducia nei poteri illimitati del corpo (che è l’inconscio materializzato) altrimenti rischiamo di essere proprio noi con le nostre aspettative limitate dalla mente razionale a inibire la possibilità della guarigione veloce, anzi velocissima!…

Buoni miracoli a tutti,

Annalisa  Faliva

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