Mal di schiena e insicurezza
EFT, mal di schiena e insicurezza
Andrea, 23 anni, ha molto mal di schiena, il suo viso esprime acuta sofferenza, fa fatica a camminare e gli costa fatica salire le scale che ci portano alla stanza dove lavoreremo. Il dolore è iniziato circa un mese fa, è presente su tutta la fascia lombare, con molta rigidità al centro della schiena. Il dolore è talmente forte che per calmarlo Andrea riceve tutti i giorni delle iniezioni al cortisone, ma con poco risultato. Al momento su una scala da 0 a 10 il dolore è tra 7 e 8. Faccio una piccola indagine, e chiedo ad Andrea cosa è successo un mese fa. Mi dice che poco prima che iniziasse il dolore alla schiena, lui che è operaio e lavora in fabbrica, ha iniziato un’attività parallela molto impegnativa. Gli chiedo se ha paura di sbagliare, annuisce vigorosamente e aggiunge che oltre a questo teme moltissimo di fare brutta figura.
Iniziamo a picchiettare con promemoria: “Anche se ho paura di sbagliare e di fare brutta figura…”
e dopo un solo giro l’intensità scende a 5. Capisco che siamo sulla strada giusta. Continuiamo con “Anche se ho paura di fallire…” e arriviamo a 3. Andrea fa dei grandi sorrisi, si sente meglio, più sciolto e libero e dice che non può crederci. Ora percepisce come un elastico che frena i movimenti a livello delle scapole; andiamo avanti con: “Anche se ho questo elastico che frena i movimenti…e lascio andare tutto ciò che sto facendo per trattenerlo”e arriviamo a 2 e mezzo. Sento che è il caso di ritornare a lavorare sul livello psicologico. Nella nuova attività Andrea deve presentare opportunità, parlare, essere convincente; gli chiedo cosa lo mette in difficoltà. Risponde paura del rifiuto e paura di non essere preso sul serio. Gli chiedo se per caso si sente inferiore perchè non ha studiato, mi conferma che è così. Facciamo tre giri di EFT con promemoria: “Anche se ho paura di venire rifiutato…” Anche se ho paura di non essere preso sul serio…” “Anche se non ho studiato e mi sento inferiore…” A ogni passaggio Andrea si sente meglio, i movimenti sono sempre più sciolti. Ora il dolore oscilla tra 2 e 1. Continuo ad indagare e scopro che per Andrea è fondamentale ricevere considerazione, sentirsi incoraggiato dalle persone in cui crede. Invece i genitori sono molto scettici su questa nuova attività, lo spingono a restare sul sicuro e rimanere un operaio. Proseguiamo con “Anche se ho bisogno di ricevere considerazione…” “Anche se i miei genitori non sostengono il mio desiderio di migliorare… e scelgo di avere piena fiducia nel mio potenziale di crescita”; “Anche se ho paura di superare i miei genitori…”. Terminiamo con il 9 gamma. Il dolore è sparito, rimane un fastidio residuo che oscilla tra 1 e 0.50. Andrea se ne va contento, camminando normalmente e dice che gli sembra di volare.
Riporta che nei giorni successivi alla sessione ha continuato a picchiettarsi a seconda delle diverse tematiche che emergevano nella giornata, seguendo le linee apprese insieme. Dopo 4 giorni si è rimesso completamente.
Annalisa Faliva
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