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Libertà e Alchimia Interiore

LIBERTA’ ATTRAVERSO L’ALCHIMIA INTERIORE

Entrare nella meccanicità della vita e perdere la consapevolezza di sé è uno delle più grandi verità che l’umanità si trova ad affrontare quotidianamente oggigiorno. Questo stato di “addormentamento” ci porta a vivere in modo automatico, privi di una reale connessione con la nostra essenza più profonda. Essa è un’esperienza che ci imprigiona in una routine, in cui ci limitiamo a esistere in superficie guidati da una mente sensoriale che ci allontana dall’ascolto dei ritmi della natura interna ed esterna a noi e ci impedisce di esprimere noi stessi con autenticità e di abbracciare la vita con tutto il suo potenziale di Libertà e Amore, di Luce e Ombra.
Ed io ero proprio lì, stagnavo in un rollio mentale che non volevo riconoscere ma che consapevolmente sapevo di dover vedere e peregrinavo tra un insegnamento e l’altro con la speranza e la sicurezza che qualcuno o qualche cosa avrebbe fatto breccia nel mio cuore. In quello stesso periodo stavo seguendo e lo faccio tutt’ora, degli insegnamenti della scuola esoterica di auto-conoscenza che rispondevano sempre più alla mia necessità di comprendere come noi esseri umani funzioniamo sul piano mente, corpo, anima e spirito ma mi mancava quella parte di praticità e di lavoro diretto sul campo che invece ho trovato con le Tecniche di Alchimia Interiore .
Riuscire a sperimentare sul mio corpo il senso di pienezza, consapevolezza e di stupore e gioia dato dall’efficacia del metodo, mi rendeva sempre più attonita perché di fatto mi dicevo che TAI® l’avevo sempre avuto sotto gli occhi e solo ora mi stavo accorgendo delle sue potenzialità ma anche della sua potenza…e come diceva mio padre: “ogni cosa arriva a tempo debito”………e proseguendo sempre per come ce la insegnano i saggi, la saggezza appunto non può essere compresa semplicemente tramite concetti astratti, ma deve essere sperimentata attraverso un processo interiore e personale dell’anima e che è solo vivendo direttamente l’esperienza che possiamo veramente assorbirla e integrarla nelle nostre vite.

Quindi non si tratta di condannare una umanità che non si sveglia, bensì di far nascere il desiderio di prendere coscienza e di osservare ciò che accade sia dentro di noi che attorno a noi. Questo ci permette di gettare un primo seme per un cambiamento di coscienza e anche un cambiamento apparentemente piccolo può avere un impatto significativo superando in efficacia molte regole imposte dall’esterno.

TAI® è come un seme che è stato piantato e, seguendo l’esempio del suo creatore, sta crescendo, ramificandosi e sviluppandosi all’interno degli operatori che lo applicano, sia per se stessi che per gli altri.

E’ un lavoro quotidiano che ci aiuta a ritrovare chiarezza di pensiero, presenza, coscienza di sé ed educazione emotiva, preziosi strumenti che spesso si perdono nella frenesia della società moderna, dominata da bisogni apparentemente indispensabili ma che in realtà ci imprigionano.
TAI® ha tante sfumature e ricchezza di strumenti di intervento, una particolare attenzione la meritano le meta domande, un approccio mirato per l’indagine delle rappresentazioni interne perturbanti, che quando viene applicato quasi come avere un “tenente Colombo” attaccato alle orecchie, permette di far emergere vissuti, ricordi ed esperienze con una precisione sorprendente. Questo processo ti chiede di “spogliarti” strato dopo strato, come lo sfoglio di una cipolla per arrivare al nucleo della questione che si sta “indagando”e quindi rimodularne le energie.
TAI® non è solo una tecnica energetica, ma una rete intricata di modalità d’azione versatile, utilizzabile in qualsiasi situazione di disagio. Basata sulla focalizzazione dei tre centri energetici del corpo umano, noti anche come “tre cervelli”.
Il cambio di livello di coscienza è il risultato della focalizzazione sui centri energetici dopo un giro di TAI®. Cambiando la nostra vibrazione interiore, cambia la percezione della realtà e questo è possibile solo facendo diretta esperienza sul corpo.
Questi tre centri sono interconnessi dal nervo vago, che si estende fino al cervello cranico, rendendo l’accordare dei tre cervelli una pratica potente per il nostro benessere complessivo.
I principi di TAI® si basano su tre elementi :
– L’attenzione consapevole sui tre cervelli detti Dantian i portali verso la trasformazione ;
– Focalizzazione del potere dell’intenzione attraverso la parola, un processo profondo e trasformativo fatto di fiducia e costanza;
– Trasformazione di rappresentazioni interne, eventi che si cristallizzano nel nostro inconscio.
Personalmente l’inizio di questo percorso professionale tagliato su misura per me , l’ho battezzato IL VIAGGIO DELL’ALCHIMIA INTERIORE in quanto strumento di crescita interiore e che si sta dimostrando efficace anche nell’applicazione all’interno della relazione d’aiuto. Con questo strumento mi sento guidata verso uno stato di consapevolezza luminosa, dove corpo, mente, anima e spirito si fondono in un’armonia profonda e mi sta permettendo di ritrovare la mia autenticità e sicurezza definita meglio come potere personale e di proseguire il percorso di ricerca interiore con gioia e leggerezza. E’ un viaggio verso la totalità e verso il Risveglio dell’Essere Intero Unico e Irripetibile collegato con il Tutto.

Come operatrice olistica e Counselor Esistenziale a mediazione corporea sto integrando TAI® con il metodo SoulCollage® di cui sono facilitatrice. Il SoulCollage®, metodo ideato dalla psicoterapeuta americana Seena Frost, è anch’esso un lavoro di esplorazione interiore che usa come mediatore le immagini e il collage delle stesse su un cartoncino, andando a creare così un personale mazzo di carte. Ma l’indagine più importante avviene quando si intraprende un dialogo con le immagini che hanno risvegliato in noi emozioni sentimenti ricordi che ci ricollegano a nostri vissuti sia personali che universali e archetipici. Ecco che TAI® diventa così l’esplorazione finale e nucleica dei due lavori messi insieme.

IL CASO
LIBERTA’ ATTRAVERSO L’ALCHIMIA INTERIORE

Maria, una donna di 45 anni, ha intrapreso un viaggio di auto esplorazione con l’obiettivo di trovare la sua strada dopo una relazione turbolenta durata sei anni. Ha manifestato una profonda paura della solitudine e una percezione di incompletezza senza un compagno.
Nel corso del suo percorso con le Tecniche di Alchimia Interiore, Maria ha affrontato diverse fasi:
Consapevolezza dei suoi bisogni
Esplorazione delle emozioni e dei blocchi interiori
Pratica TAI®
Rivelazione e Trasformazione
Integrazione e Crescita personale

M (Maria cliente nome d’invenzione)
S (la sottoscritta)

1° incontro

Maria è diretta e dice senza esitazione che vuole capire qual é la sua strada. Dove deve andare, cosa deve fare e per questo si sente molto confusa!
Racconta i sui trascorsi con un senso di consapevolezza, grazie ad un percorso di crescita personale che frequentava mentre era ancora in relazione con il suo compagno e grazie al quale era riuscita a trovare sostegno e forza ma ora dopo la fine della relazione, il ritrovarsi sola in una routine fatta di lavoro, casa e null’altro sente che sta rischiando di cadere in un baratro senza fine e che quindi è giunto il momento per lei di farsi aiutare.
Maria resta comunque una donna che ha voglia e desiderio di scoprire se stessa ed è pronta a fare questo viaggio dentro di sé.

Dopo l’affermazione: “qual é la mia strada” mi parla di PAURA della solitudine, che non sa dove andare e di aver bisogno di un uomo per sentirsi intera.

S “Mi puoi definire meglio questa paura e dove e come la senti ? È qualche cosa che percepisci sul fisico o che vedi o che senti ?”
M “Sento un peso sullo stomaco”
S “Quanto pesa questo peso sullo stomaco da 0 a 10?”
M “8”

Primo giro sul peso allo stomaco. Le spiego come funziona TAI® e le faccio fare un giro di TAI esterna (ancora non avevo incontrato TAI psicosomatica).

S – le dico di ripetere dopo di me: “Riprendo il mio potere e libero l’energia e tutte le informazioni trattenute nel peso allo stomaco?
Completiamo i tre passaggi.

Al termine del primo giro mi riferisce subito di un ricordo d’infanzia nella casa della nonna che abitava in aperta campagna, di un senso di abbandono e di una grande paura dei ladri.
Le chiedo come sente il peso alla stomaco e mi riferisce di sentire questa paura come un groviglio nello stomaco.

Ripetiamo un secondo giro:
“Riprendo il mio potere e libero l’energia trattenuta in questa paura aggrovigliata nello stomaco”
“Lascio andare ogni tipo di attaccamento e identificazione rispetto alla paura aggrovigliata che sento nello stomaco”
“ Genero ordine e coerenza in me rispetto al groviglio che sento nello stomaco”
M “Sto molto meglio ma ho le gambe molto pesanti adesso”

Ripetiamo i tre passaggi
S “Riprendo il mio potere e lascio andare tutto ciò che è contenuto in questo groviglio allo stomaco”
M “Sto meglio le gambe si sono alleggerite però adesso sento i piedi come piombo, sopra sono leggeri ma sotto la pianta li sento piombo”

Ripetiamo i tre passaggi
S “Riprendo il mio potere e libero l’energia e tutto ciò che è contenuto in questa paura aggrovigliata nello stomaco”
M “ Mi sento alleggerita e la paura è scesa a 2”
Le faccio fare l’armonizzazione, Maria porta le mani al cuore e ripete: “Armonizzo i miei sistemi a questa nuova consapevolezza”.

Maria è un fiume di parole pertanto devo riportarla sul centro del tema che stiamo affrontando e la riporto sul ricordo d’infanzia. Prosegue e racconta di quando da piccola lei e la mamma si trasferivano a casa della nonna perché il padre partiva per lavoro e la nonna che viveva in una casetta di campagna era terrorizzata dai ladri. Poi riferisce che in casa c’era anche il nonno e i cugini e che di fatto non c’era motivo di tanta paura e prosegue dicendo che il suo sentimento di paura in verità era un bisogno di PROTEZIONE e di calore umano.
Le chiedo quanto sente forte questo bisogno di protezione e Maria risponde “7”.
Facciamo un giro sul bisogno di protezione.
Al termine le chiedo di tenere le mani sul primo dantian e di dirmi cosa è cambiato.
Riferisce di vedere l’immagine di un cane bisognoso, in affanno e che cerca carezze in modo spasmodico.
Facciamo un giro su questa immagine
M “Riprendo il mio potere e libero l’energia di questa immagine “
M “Lascio andare ogni tipo attaccamento e identificazione rispetto a questa immagine”
M “Genero ordine e coerenza in me rispetto a questa immagine”
S “Cosa è cambiato?”
M “Ora non vedo più il cane agitato, si è calmato…..adesso ho una sensazione diversa rispetto al bisogno di protezione. Se mi ascolto in verità penso che mi stavo affannando fin troppo perché io sto bene così non ho bisogno d’altro”

A questo punto le faccio fare un giro di armonizzazione, facciamo le nostre ultime considerazioni e le lascio un compito e cioè di ripetere TAI® esterna sui pensieri la sera prima di dormire e se sente la necessità di farlo anche al mattino, proprio perché lei lamenta il fatto di avere sempre troppi pensieri che le girano nella testa.
Le do così le frasi e le ripeto dettagliatamente le indicazioni di TAI:
“Osserva su quale pensiero vuoi fare TAI e dagli un valore da 0 a 10 dove 10 è il valore di massimo disagio”
“Posizioni le mani sul primo dantian, respira profondamente prima di iniziare la frase per collegarti e focalizzarti su quel centro che ti aiuterà a recuperare l’energia per affrontare il lavoro che stai per intraprendere. Non dimenticare che quello è il contatto con il tuo potere personale”.
“Riprendo il mio potere e libero l’energia trattenuta in questo pensiero”
“Poi posizioni le mani sul secondo dantian, respira profondamente e ti focalizzi su quel punto che rappresenta la forza e l’amore incondizionato”.
“Lascio andare ogni tipo di attaccamento e identificazione rispetto a questo pensiero”
“Poi porta due dita al centro della fronte, il terzo occhio, il punto di massima consapevolezza e centro dello spirito”.
“Genero ordine e coerenza in me rispetto a questo pensiero”
“Osserva cosa è cambiato al termine del primo giro, valuta da 0 a 10 se il pensiero è più o meno impattante e se il valore è sceso fai la frase di armonizzazione altrimenti ripeti il giro fino a quando senti che il pensiero si è o alleggerito o scomparso”
“Armonizzo i miei sistemi a questa nuova consapevolezza”

Maria è molto contenta di questo compito perché dice che sicuramente sarà meglio che meditare.

2°incontro

Rivedo Maria e sembra stare meglio in generale.
Le chiedo come sta il suo stomaco e mi dice che lei sono 20anni che soffre di tensione allo stomaco e di problemi vari. Le chiedo se ha per caso un dolore fisso o generalizzato e mi indica un punto preciso dolente nella zona del diaframma.
A questo punto applico TAI® psicosomatica che nel frattempo avevo avuto modo di conoscere e sperimentare.
Appoggio il mio dito nel punto dolente e inizio a fare piccole pressioni facendole ripetere la frase ad alta voce : Cosa è stato troppo per me prima del manifestarsi di questo dolore?”
Proseguo con la pressione fino a quando mi informa che le sta arrivando l’immagine del fratello che le dice: “Tu non sei in grado di stare nelle relazioni”
Maria parte in quarta con le sue esternazioni: “ La verità è che ha ragione, io non so stare nelle relazioni semplici, muoio non c’è emozione, è così punto.”
Le chiedo quanto la sente vera questa affermazione dentro di lei da 0 a 10 e risponde 10.
Inizio con le meta domande:
“C’è,o c’è stata una esperienza, un ricordo, una fantasia, che ti ha colpito tanto da farti arrivare a fare questo pensiero del morire ?
M “Da piccola avevo sempre la fantasia dei miei genitori che potessero morire perché vedevo sempre mia mamma sdraiata sul divano o nel letto. Di fatto poi avevo saputo che lei soffriva di depressione post-partum dopo la nascita di mio fratello”.
S “Quanto è forte questa immagine di tua mamma sdraiata sul divano da 0 a 10?”
M “8”
S ripeti: “Riprendo il mio potere e libero l’energia trattenuta nell’immagine di mia mamma sdraiata che sta male”.
Completiamo il giro e le chiedo cosa è cambiato.
M “Nel primo dantian ho visto un feto e adesso ricordo di quando mia mamma mi raccontava che quando sono nata io, lei era in sala parto e di fianco c’era una donna che aveva appena partorito il figlio morto”
Le chiedo quanto è ancora impattante l’immagine di sua mamma sdraiata sul divano e mi dice che è scesa di tanto, a 4.
Decido a questo punto di spiegarle TAI® interna e di rimanere focalizzata sul racconto della mamma.
S ripeti: “Attingo all’energia contenuta in quel racconto e la porto nel mio centro”
S “Trascina le mani sul cuore e ripeti : accordo questa energia alla mia essenza”
S “porta due dita sul terzo occhio e ripeti: Oriento l’energia di questo racconto verso il cielo e lascio che si purifichi con la luce del sole.”

Dopo questo giro Maria rimane ad occhi chiusi per molto tempo con le mani sul primo dantian facendo profondi respiri ed esclama: “Incredibile la potenza di questo lavoro, voglio assaporare questo momento di profondo contatto con me stessa”

Riprendo poi il dialogo e le chiedo di ripensare alla frase iniziale del “non so stare nelle relazioni semplici perché mi sentirei morire” e di dirmi cosa è cambiato.
M “mi rendo conto che in verità sento sempre un bisogno di controllo su tutto e le relazioni difficili mi mantengono allertata quanto basta per non abbassare la guardia”

Dopo questo giro durato più di un’ora tra colloquio e pratica le faccio ripetere la frase di armonizzazione, ma prima di chiudere mi dice che è rimasta particolarmente colpita da TAI® interna dicendo che ha sentito molto forte interiormente la trasformazione del suo stato d’animo rispetto a quel ricordo e che le sarebbe piaciuto poterlo ripetere su qualche altro tema.
Quindi insieme prepariamo un nuovo compito creando la nuova sequenza di TAI® interna che ripeterà a casa e decide di lavorare con questo tema:
“Attingo all’energia contenuta nella parte di me critica e giudicante e la porto nel mio centro”
“Accordo questa energia alla mia essenza”
“Oriento questa energia verso una me stessa libera da pregiudizi e mi manifesto alla vita con gratitudine”.

Con Maria il percorso di TAI® sta continuando anche su altri temi. Inoltre lo sta integrando con diversi percorsi e questo è il suo feedback : “Con TAI® mi sto ritrovando. Finalmente le problematiche, le emozioni che ho sempre sentito molto pressanti su di me, le sto iniziando a sentire e a guardare con il corpo in modo più leggero e con lo sguardo più distaccato, insomma sento che tutto sta diventando meno impattante per me, proprio la vita in generale e ho molta più voglia di guardare il disagio o la problematica senza sentirmi per questo sbagliata. Capisco di avere ancora tanto da lavorare su di me ma oggi sento con tranquillità il piacere di una libertà interiore che mi fa vedere con coraggio le strade che voglio percorrere“

CONCLUSIONI
Maria ha dimostrato una profonda apertura e impegno nel suo percorso di crescita personale, utilizzando le Tecniche di Alchimia Interiore come strumento per trasformare le sue paure e le sue insicurezze in consapevolezza e liberazione. Il suo viaggio rappresenta un’ esempio ispiratore di come la pratica quotidiana e la consapevolezza possano portare a una vita più autentica e appagante.

Mi presento: “Appassionata di crescita personale, arte e spiritualità, nasco come Counselor Esistenziale (Registro professionale AssoISUE Certificato MISE (Ministero dello sviluppo economico), mi sono formata presso la scuola triennale Trasmuda® Scuola di Danza Meditazione Mudra e Arte e sono Facilitatrice di SoulCollage®. Metto a disposizione la mia esperienza nel settore artistico come Formatrice di laboratori creativi e nel settore della relazione d’aiuto con incontri individuali. Sono esperta di Suminagashi tecnica di pittura giapponese e affascinante meditazione attiva con l’acqua e amo definirmi “SoulArtist” perché accompagno le persone nell’incontro della propria Anima.”

Sonia Dallera
cell 334 3854497 mail: sonjadallera@gmail.com
Ricevo e organizzo presso il mio laboratorio
DAZ Lab DanceArtZen Via Zucchi 39/G Cusano Milanino MI

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