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Insicurezza

Insicurezza

 

 

 Riassumo una serie di tre incontri con Laura.

Laura ha 13 anni, non riesce a digerire. Parla poco, è timorosa e non riesce ad esprimere ciò che prova. Sembra assente ed impaurita al tempo stesso.

Mentre comincia ad eseguire EFT, mi racconta , con moltissima fatica, qualcosa di sé. I suoi si sono separati 5 anni fa e la mamma vive con un nuovo compagno e le due figlie. Dalla separazione l’insicurezza di Laura si è accentuata al punto da farle percepire i compagni di scuola come estranei e pericolosi.

Dopo qualche giro di EFT noto che parla più speditamente e sollecitata ad ascoltare il suo mal di stomaco, mi dice che ora è diventato un nodo in gola e che sente un gran bisogno di piangere

 

“Anche se ho un gran bisogno di piangere e non so perché, mi amo e mi accetto …e mi apro alla possibilità di capire quali emozioni si nascondono dietro il bisogno di piangere”

Dopo due giri completi emerge stanchezza e poi tristezza 9. Su richiesta, precisa che la tristezza è come un mantello di piombo dalle spalle alle ginocchia.

 

“Anche se provo una grande tristezza perché non accetto di vedere questa separazione e mi sento inutile…mi apro alla possibilità di non sentirmi in colpa per le scelte di mamma e papà…”

Anche se mi sento in colpa voglio di amarmi e accettarmi…

Dopo due giri sulla colpa la tristezza va a 0 e sale la rabbia, perché si sente tradita dai genitori e usata.

 

“Anche se mi sento arrabbiata perché penso di essere stata tradita e usata..mi amo e mi accetto..”

“Anche se fosse vero che i miei mi hanno tradita e usata io posso comunque amarmi e accettarmi….e posso aprirmi alla possibilità che non era nelle loro intenzioni usarmi o tradirmi.

 

A questo punto, mi accorgo che respira meglio ed è più tranquilla, per cui chiedo se qualcosa è cambiato nella sua percezione dell’evento. Laura mi risponde che la rabbia è molto più bassa perché si rende conto che entrambi i genitori fanno di tutto per non far sentire alle figlie il  peso della separazione: Spesso mangiano la pizza insieme e papà tutti i giorni va a trovare le ragazze.

Cosa resta allora ? Rabbia 3 perché vorrebbe comunque che fossero ancora tutti insieme.

 

“Anche se nutro ancora la fantasia che sarebbe meglio tutti insieme, accetto che sia solo una fantasia…perché quando stavano insieme litigavano sempre, io mi dovevo chiudere in un’altra stanza..

….Accetto che non ci posso fare niente….accetto la mia impotenza….accetto che sono scelte loro…e decido da ora di godermi il tempo che passo con ognuno di loro lasciando a loro la loro relazione….

Scelgo ora di focalizzarmi sulla mia vita… sui miei amici …su ciò che posso cambiare…

Io ce la faccio…io sono capace…io ogni giorno di più mi sento libera di creare un futuro solo mio, pieno di progetti, di amici, di successi scolastici e di relazione….

 

A questo punto finalmente sorride, mi dice che sente un forte formicolio alle gambe e alle braccia e il mantello di piombo è sparito.

Termino facendole visualizzare la nuova se stessa tra tre mesi e Laura si vede a scuola, circondata dai compagni che la invitano al cinema con loro e, fondamentale, lei sente che è naturale che questo accada.

 

Lella – MI

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