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Esperienze di Silvia

VARIE ESPERIENZE DI SILVIA PALLINI

 

FOBIA DEGLI UCCELLI

Francesca ha 16 anni: cominciamo a picchiettare sulla sua paura, sui vari aspetti, becco, occhi, movimenti improvvisi etc…mentre facciamo questo le viene in mente una scena non vissuta da lei ma raccontata più volte da suo padre. Quando lui era piccolo un grosso gallo del nonno lo aggredisce e lo becca, il nonno uccide il gallo e questo, benché morto, continua ad agitarsi.

Picchiettiamo tutti i passaggi di questa scena carichi di emozione e poi torniamo alla sua paura degli uccelli. Poco dopo si apre un’altra scena, questa vissuta da lei, questa vota riguardava cigni, picchiettiamo tutti gli aspetti ed ecco che ne appare un’altra è allo zoo e gli uccelli coinvolti sono anatre. Di nuovo picchiettiamo i vari aspetti e finalmente, con molta emozione, mi dice che ad occhi chiusi rivede se stessa a circa un anno e mezzo che giocava felice in una piazza piena di piccioni. Li rincorreva (quindi non ne aveva ancora paura) sente la voce della nonna che molto preoccupata le dice che i piccioni sono molto pericolosi, portano malattie, che deve stare attenta….

Picchiettiamo tutta la scena, le chiedo di visualizzare lei piccola che tocca il piccione, poi l’anatra infine il cigno.

Lei riesce a farlo e si sente bene.

Quando la rivedo mi racconta che ora può passare tranquillamente in mezzo ai piccioni.

 

ALLERGIA AL CIPRESSO

Marina, l’anno scorso, mi parla della sua allergia al cipresso e con un pezzetto di cipresso in mano facciamo il test muscolare. In effetti risulta particolarmente debole.

Facciamo la TAT e di un nuovo il test e questa volta è a posto e non ha più sintomi dell’allergia.

A distanza di un anno mi racconta che non ha avuto più disturbi fino al giorno in cui una mattina la madre, aprendo la finestra che da sul cipresso nel giardino di casa, vede che è pieno di polline e le dice: “Come va la tua allergia?” Immediatamente le si gonfiano gli occhi e comincia a lacrimare e gocciolare dal naso.

Faccio il test muscolare di nuovo con il cipresso ma tiene.

Allora le dico che non è il cipresso forse è la voce della mamma. Mentre facciamo il giro sulla voce della mamma… lei mi guarda intensamente e dice:”io sono allergica solo al cipresso di casa mia”.

Facciamo il giro: Anche se sotto il cipresso di casa mia ho vissuto un grande dolore….

Subito si mette a piangere, mi spalanca gli occhioni e dice: “ io ho trovato lì sotto la mia canina morta.”

Picchiettiamo il tutto e ad oggi l’allergia è passata.

 

ALLERGIA AI GATTI

Irene a 30 anni è allergica hai gatti così iniziamo con:

“Anche se il pelo del gatto mi fa starnutire….”

Lei mi dice che in particolare è più sensibile a quelli piccoli e neri.

Altro giro su questo nuovo particolare. Inizia a raccontarmi della parto della sua gatta persiana. Un parto difficile, assistito dal veterinario. Alla fine va tutto bene ma comincia a piangere.

Racconta della sua prima gattina. Era nera e un giorno la trova con un uccellino in bocca.

Per salvare l’uccellino prende un bastone e da una botta (non troppo forte ma decisa) alla gatta che molla la preda e scappa.

La gattina era incinta e da quel giorno è sparita.

Nella sua mente aveva costruito il film della gattina nera sola e morta di parto.

L’allergia si era scatenata durante il parto della gatta persiana perché nella sua mente aveva rivissuto il senso di colpa per aver allontanato la sua prima gattina nera.

L’allergia è sparita completamente e ha potuto giocare con il gattino piccolo e nero di una sua amica.

 

PROBLEMI DI CONCENTRAZIONE

Andrea 19 anni ha problemi con lo studio. Vuole studiare ma non riesce a concentrarsi, per lui è molto faticoso.

Cominciamo da questo e arriviamo al passaggio tra la II e la III elementare. Fino alla II era bravo e andava tutto bene poi quell’anno cambia casa, cambia scuola e muore la nonna che viveva con lui.

Gli viene in mente una scena di lui in classe che guarda fuori dalla finestra, si sente perso.

Picchiettiamo, viene fuori la rabbia verso la maestra che lo tratta con durezza e lo considera un buono a nulla.

Picchiettiamo la rabbia verso “la stupida maestra” dopo diversi giri mi dice che sente dei “bubboni” nella schiena, picchiettiamo sui bubboni che si spostano lungo la schiena e diventano sempre più grossi e fastidiosi.

Facciamo molti giri ma questi bubboni sono sempre lì, alla fine si posizionano all’altezza delle scapole e Andrea mi dice:

“E’ come se avessero a che fare con delle ali” Allora formulo questa frase:

“Anche se questa stupida maestra mi ha tagliato le ali e non mi ha permesso di volare alto come avrei potuto…….”

I bubboni sono finalmente spariti e in compenso è aumentato il suo livello di consapevolezza.

 

CAMBIO DI PROSPETTIVA

Paolo è un uomo di circa 40 anni che mi racconta una scena molto carica di dolore di quando aveva circa 11 anni.

Con la tecnica del film la picchiettiamo in tutti i suoi passaggi, alla fine Paolo mi dice che adesso, quella scena, la vede da un’altra angolazione, non più dal basso verso l’alto ma dall’alto verso il basso.

Io capisco che adesso non la vive più come il bambino ferito ma come l’adulto che è oggi.

Silvia Pallini, Firenze

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