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Esperienze di Paola

Esperienze di Paola

 

Memoria Dolorosa
Conosco Giulia da molti anni. Mi chiede se posso fare qualcosa per suo figlio quattordicenne che per cui è molto preoccupata perchè sembra sempre depresso, nella squadra di basket  si trova bene ma ha pochi risultati, si sente sempre meno capace degli altri suoi compagni, ed in effetti, l’allenatore, lo fa giocare poche volte. Per  mia esperienza professionale e privata (sono mamma di un ragazzo della stessa di età del figlio della mia amica) consiglio a Giulia di incominciare con qualche incontro suo e poi se lo riterrà proporremo a suo figlio qualche sessione di EFT. Dopo qualche titubanza, dice di aver provato tanto cose ma con scarsi risultati, accetta e il primo incontro incomincia con:
– anche se sono preoccupata per mio figlio (lei mi suggerisce: ha preso tutto da me, io non sono mai abbastanza brava ecc), nella sequenza vengono toccati punti quali comprendere i bisogni degli altri, correre per gli altri, aiutare ecc., mi apro alla possibilità di imparare ad ascoltarmi; qui sente angoscia  nel petto che valuta a 7 che inseriamo nel giro e che si sposta nella gola. Le suggerisco: anche se non ho potuto ascoltare quelle parole, qui rievoca un tentativo di abuso subito da ragazzina che non aveva mai confessato a nessuno e trattiamo le parole di quell’uomo, poi l’immagine dei lei quando torna a casa. Rivaluta l’evento traumatico che ora è sceso a 7 e rifacciamo un giro sull’evento. Scende a 5 ed emerge rabbia che trattiamo. Emerge ora di nuovo l’immagine di lei che torna a casa e che non ha il coraggio di raccontare ai genitori l’accaduto e per questo si sente in colpa e trattiamo la mancanza di fiducia riposta nei genitori con la paura di essere giudicata e non compresa, trattiamo anche la credenza ambientale che è sempre colpa delle donne. Accogliamo la paura e la rabbia rimanente (a 3) prendendo consapevolezza che erano uno strumento per tenersi lontana da situazioni simili e prendiamo atto che all’epoca di quell’episodio aveva solo 14 anni. Faccio valutare la responsabilità che ora attribuisce a quell’uomo e mi risponde 7 e poi la sua e, senza pensarci, immediatamente di dice 3 (perfetta somma che ci porta a 10, lei non lo aveva notato!) Noto che non ha ben presente che allora era solo una ragazzina di 14 anni ed ora è una donna adulta e si rimprovera del fatto di non aver agito in modo adeguato alla situazione rispondendo a tono a quell’uomo, cosi nel giro successivo inseriamo: anche se avevo solo 14 anni e non avevo le conoscenze e gli strumenti che ora da donna adulta posseggo…, ora sono una donna adulta e posso lasciar andare rabbia e paura perché sono in grado di difendermi, ho fatto quello che ho potuto, sono stata perfetta comunque in quell’occasione…
Ora la valutazione relativa all’episodio è a 1 e dopo un nove gamma è 0 con suo grande stupore! Concorda sul fatto che occorrono a lei delle sessioni per essere in grado di passare al figlio messaggi di fiducia e si accorge che stanno emergendo altri ricordi importanti che tratteremo nella prossima seduta.

MANCANZA D’ARIA
Giovanna mi dice che ha spesso episodi in cui ha l’impressione che le manchi l’aria con conseguenti forti paure che rimangono con lei per molto tempo. Incominciamo semplicemente con: anche se a volte mi manca l’aria e mi sembra di morire … mi apro alla possibilità di comprendere il messaggio che questo sintomo mi sta inviando, sento la paura salire, ho paura di lasciare i miei figli, a questo punto si ricorda di un episodio che risale a quando era bambina di 6/7 anni ed è caduta a terra battendo il petto e l’aria le è mancata per lunghissimi istanti … trattiamo questo episodio che non le tornava in mente da tanto tempo e io poi le chiedo di informarsi riguardo alla sua nascita, mi sembra ci possa essere qualche tipo di legame. Intanto l’ansia generata dalla paura che questi episodi si ripetano sta scendendo. Sente un’oppressione al livello del cuore a cui, su mio invito, attribuisce una forma allungata, trattiamo questa oppressione che si trasferisce alla gola, trattiamo il fatto che si ascolta poco, ascolta poco le proprie esigenze preferendo dedicarsi quasi completamente alle esigenze dei suoi familiari; la forma allungata torna giù verso lo stomaco e noi la seguiamo fino a che si riduce a 0. In questo momento si sente libera di respirare e la paura degli episodi di mancanza d’aria si è notevolmente attenuata. Le suggerisco di tenere a portata di mano lo strumento di EFT da utilizzare quando ne sentirà la necessità o se dovesse ricapitare qualche episodio legato alla difficoltà di respirazione.

FORMICOLII
Da tre settimane, mio marito, continuava a lamentarsi per male al braccio destro con la comparsa di formicolio, soprattutto di notte continuava a svegliarsi per cambiare posizione. Finalmente si decide a chiedere l’intervento di EFT attraverso i miei suggerimenti: anche se ho male al braccio dx e sento questi formicolii, passiamo poi a: anche se io mi comporto sempre bene e gli altri non fanno altrettanto con me… anche se io mi comporto sempre correttamente e gli altri no … anche se sono un po’ rigido riguardo al concetto di bene e male … posso provare ad ampliare la mia visuale, vedere le cose da un altro punto di vista … anche se questa rigidità mi blocca il braccio ds con questi formicolii … mi apro ora alla possibilità di accogliere il messaggio che il mio corpo mi sta dando, anche se mi è un po’ difficile accogliere il parere degli altri … mi apro alla possibilità di accogliere anche il punto di vista degli altri lasciando loro la responsabilità delle loro azioni e riconoscendo la mia parte di responsabilità …  Il male al braccio ed i formicolii sono magicamente scomparsi!

Paola Madoglio

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