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EFT e tennis

EFT sul “dritto”

 

Un amico è corrucciato perché nel tennis, sport che ama in modo viscerale,
Il suo braccio destro non esegue bene il movimento, è in tensione e il colpo che ne deriva non lo soddisfa per niente.
Gli propongo, quasi per gioco, di fare insieme qualche giro di EFT.
Con qualche perplessità accetta. Iniziamo con la seguente Preparazione:
“Anche se il mio braccio destro è in tensione e non riesco a governarlo come vorrei..io mi amo….”
L’Intensità Soggettiva che al riguardo era 8 dopo 2 giri passa a 2-3.
La sensazione che prova ora è di percepire un maggior rilassamento al braccio.
Gli chiedo:
“Che cosa ti direbbe il tuo braccio se potesse parlarti ?”
“Mi direbbe che si sente abbandonato, che il resto del corpo non lo sostiene, che sente tutto il peso della buona riuscita del gesto”.
Ricominciamo con altri giri :
“Anche se il mio braccio si sente abbandonato…….mi amo….”
Azzerati anche questi Aspetti chiedo al mio amico come dovrebbe essere il movimento, inoltre gli chiedo di visualizzare il movimento.
La sensazione che riporta è quella di estraneità, di non sentirsi a suo agio mentre compie il gesto.
Si procede con qualche altro giro:
“Anche se il movimento che ritengo corretto mi è completamente estraneo….”
fino a quando anche l’estraneità (trattata come una qualsiasi altra Emozione Negativa) è scesa fino a scomparire.
Ho terminato chiedendogli di fare altri giri “fissando” le nuove sensazioni che nel frattempo erano affiorate quali la familiarità, la semplicità, la naturalezza del gesto, il sostegno e la collaborazione che sentiva da parte di tutto il corpo, nei punti dei Meridiani con frasi tipo:
” Mi è facile usare il mio braccio destro” – ” Il movimento del braccio mi è familiare” ecc..
A distanza di pochi giorni l’amico mi ha riferito con soddisfazione che durante tutta la partita ha potuto contare su un ottimo diritto !

 

Michela Caelli

Operatrice Eft 3° livello

Lecco/Sondrio

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