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E’ la tua risposta a contare

E’ la tua risposta a contare

 

Caitlin Williams ha avuto un problema personale intenso e si è trovata a resistere ad EFT anche se sapeva che l’avrebbe aiutata. Questo fenomeno accade con frequenza e Caitlin ci offre qualche spunto interessante. Nel suo caso, ospitava la credenza che “la sola cosa che può aiutare è che la situazione cambi”. Alcune situazioni non ne vogliono sapere di cambiare, ovviamente, ma ciò che PUO’ cambiare è la nostra RISPOSTA ad esse. Risposte piene di paura ed ansia sono raramente utili e spesso si mettono in mezzo. Utilizzare EFT per normalizzare queste risposte offre una prospettiva più sana.

Gary

Caro Gary,

sono una praticante EFT esperta, tengo corsi di EFT e la utilizzo quotidianamente nella mia pratica di psicoterapeuta. Noto spesso nei clienti ed in me stessa le volte che si dimentica o addirittura si fa resistenza ad usare la tecnica per sciogliere i problemi, e cerco sempre un modo per “curare” questa resistenza. La mia storia parla di questa cura.

L’altra notte soffrivo molto per un problema emozionale della mia vita, e dopo essere andata a letto ho dormito poco e male, mi sono svegliata al mattino presto sentendomi male come la sera prima. Dopo essermi ossessionata con questo problema per un altro periodo di tempo, mi sono finalmente accorta che non stavo applicando EFT, e non solo quello, ma facevo resistenza ad essa. Mi sembrava quasi un’interferenza al mio modo di “gestire il problema” nella mia testa.

Ad ogni modo, anche se non sapevo perché opponevo resistenza, ho iniziato a picchiettare ed ovviamente ha fatto la differenza che tutti sanno e mi sono sentita più leggera, meno disperata e più in grado di immaginarmi capace di affrontare la situazione che sembrava così spaventosa solo qualche minuto prima. Non ci ho messo nemmeno tanto, meno di 10 giri sui vari aspetti di ciò che stavo sperimentando come trauma.

Così, ora volevo capire l’origine delle mie resistenze. Ciò che è emerso è che, per quello specifico problema, inconsciamente credevo che la sola cosa in grado di aiutarmi era che la situazione cambiasse. La mia psiche era intrappolata ad elaborare strategie per cambiare la situazione! Da qui l’ossessione e la fretta di risolvere, che mi hanno portata a quel grado di ansia e disperazione.

Solo quando ho iniziato a picchiettare che il mio corpo si è rilassato, uscendo dallo stato di paura/fuga si è sentito più al sicuro, e finalmente in grado di immaginare alternative accettabili o, possibilmente, finali felici. La situazione era esattamente la stessa, semplicemente mi sono sentita diversa rispetto ad essa.

Perciò quella che descrivo come una normale reazione ad un trauma (nel mio caso, potenziale) con gravi difficoltà di risoluzione (non ho pensato di usare le mie doti) e di ansia. Questa esperienza mi ha permesso di aprire gli occhi. Ora so che ricorderò questa esperienza e sarò in grado di superare la resistenza per poter applicare quello straordinario strumento che ho qui sulla punta delle dita. Ovviamente aiuterò ance i miei clienti a superare queste barriere più rapidamente ed in modo migliore di prima, picchiettandole via.

Caitlin Williams

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