Dolori zona lombare e ernie
DOLORI ALLA ZONA LOMBARE CON DUE ERNIE DISCALI
Una signora che chiamerò Rosa (nome fittizio) sui 65 anni, corporatura minuta, parla sottovoce, si presenta da me con forti dolori alla schiena, zona lombare, con due ernie L4, L5.
Le spiego brevemente EFT e mentre parla di sé, la invito a fare SET, iniziamo subito con dei giri sul dolore (SUDS 10), dopo un paio di sequenze le chiedo di descrivermi questo dolore e cosa percepisce, mi risponde che si sente “costretta”, continuiamo a picchiettare: “anche se mi sento costretta io mi………., “anche se mi sento ingabbiata… (fa cenno di si con la testa) io mi….
L’intensità SUDS da 10 scende a 8, poi picchiettiamo la forma e il colore: un triangolo rosso sulle lombari, che cambia poco dopo in un cerchio blu. Alla domanda quale emozione associa a questo dolore, risponde: tristezza ed impotenza, continuiamo a picchiettare tutto ciò che emerge, ci sono diversi segnali di rilascio, sbadigli, occhi lucidi ecc…. La faccio bere e riprendiamo.
Le chiedo cosa succedeva nella sua vita dai 28 anni compiuti ai 32 circa (età che in cronoriflessologia spinale corrisponde alle vertebre L4 e L5), subito risponde “NIENTE” , ma si corregge poco dopo e dice di essere rimasta incinta, dopo due anni di matrimonio, di due gemelli, un maschio ed una femmina! Lei che pesava 40 chili! Le chiedo cosa ricorda di quel periodo e mentre continua a picchiettare, racconta che è stata una gravidanza difficile sempre a rischio e per questo è stata “Costretta” a stare in un letto d’ospedale dal 5° mese fino al 9°. Abbiamo picchiettato diversi aspetti: la lontananza da casa, la tristezza, la paura di perdere i gemelli, la noia ecc…, ho poi fatto LOGO a quel letto d’ospedale, dove è stata costretta a stare per molti mesi…..”Recupero tutta la mia energia connessa a quel letto d’ospedale, e la riporto nel giusto posto dentro di me”……………….
“Rimuovo ed allontano tutta l’energia estranea connessa a quel letto d’ospedale, da ogni mia cellula, organo, corpo, spazio personale tempo, luogo e la rimando nel luogo al quale realmente appartiene”…………………….
“Recupero tutta la mia energia, connessa a tutte le mie reazioni, collegate a quel letto d’ospedale e la riporto nel giusto posto dentro di me”…………….
Dopo un’ora era decisamente più sollevata e stupita, nel frattempo il dolore era sceso a 5. Anche il parto è stato difficile, ma insieme abbiamo deciso di picchiettarlo la settimana successiva. Nel salutarla ho notato che anche la sua voce era cambiata, il suo tono da pacato è diventato più forte e sicuro.
Seconda sessione
Oggi Rosa è più sorridente e senza tanti preamboli riprendiamo subito dal ricordo del parto, visto che il mal di schiena oggi è sopportabile (SUDS 3 – 4). Le chiedo di chiudere gli occhi e di tornare con la mente a quel giorno, mentre racconta, si picchietta e ci soffermiamo di più su certi aspetti che le danno più fastidio ed emozione, glieli faccio prima “Osservare” e poi la invito a verbalizzare: “Anche se durante il travaglio mi è mancato il fiato………..
“anche se è doloroso………….., “anche se sono microcitemica…..
“anche se sono sempre stata una donna minuta, sono riuscita a partorire due splendidi gemelli, un maschio ed una femmina, io ci sono riuscita, perché sono una donna forte!………..
Dopo poche ore dalla nascita, Rosa percepisce che qualcosa non va, nella bambina perché piange tanto, le confessano che nel farla nascere, con una manovra sbagliata, troppo forte, il medico ha rotto un femore alla piccola! Rosa ha provato tanto dolore e rabbia verso quel medico, le chiedo dove sono localizzate nel corpo queste emozioni e continuiamo a picchiettare, mentre Rosa finalmente si lascia andare ad un bel pianto e poi riesce a perdonare………….(Oggi sua figlia è una bella donna forte e sana).
Trattiamo anche il post parto, il difficile periodo di cure alla bambina durato mesi, l’allattamento, gli sbalzi d’umore….e finalmente si rilassa.
Dopo una pausa, in confidenza Rosa racconta (le faccio fare comunque un po’ di SET anche se la sessione è finita) che per senso del “dovere” ha lasciato momentaneamente la sua casa e il marito (abita al sud), per aiutare la figlia con una bambina piccola, che ha trovato lavoro al nord, Rosa fa da baby-sitter alla nipotina.
Non so fino a che punto abbia accettato questo ruolo, questa “costrizione” potrebbe per risonanza aver risvegliato altre situazioni simili, ad esempio l’allontanamento forzato da casa, come i mesi della gravidanza passati in ospedale, ma queste sono state solo mie interpretazioni che ho preferito tenere per me, anche se a queste conclusioni è giunta la stessa Rosa da sola, poco tempo dopo.
Con questa nuova consapevolezza, ha deciso di arrendersi ed accettare fino in fondo il suo ruolo di nonna e mamma qui al nord, per amore verso se stessa e verso la sua famiglia.
Il dolore alla schiena è quasi sparito del tutto, il lavoro con EFT continua, alternato a massaggi fisici.
Grazie all’universo che mi ha fatto conoscere queste tecniche, che se usate come si deve, fanno la differenza.
Clara Lanfredi
Operatore ed Insegnante EFT
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