Distrazione

DISTRAZIONE

Si presenta da me Sara (= nome fittizio) con un problema di distrazione.

Mi racconta che tende a dimenticare tutto: appuntamenti, cose da fare, oggetti…

Cominciamo con un piccolo rilassamento e alla fine mi dice: “mi sento più nel mio corpo”. A quel punto le chiedo dove era prima e lei dice che è come se la maggior parte del tempo una parte di lei fosse fuori, da un’altra parte. Questo spiegava i suoi problemi di distrazione: poichè una parte di lei non c’era la maggior parte del tempo, e quindi non era presente nel qui e ora, molte cose se le dimentica con facilità.

Inoltre mi dice che è sempre da un’altra parte e non riesce a godersi la quotidianità e le serate con le persone che ama perchè automaticamente una parte di lei si allontana.

Facciamo logo sulla parte di lei dissociata, che era davanti a lei nel suo spazio personale.

Da li arriva il suono della voce di sua mamma mentre la rimproverava quando lei era bambina.

Piano piano emerge un ricordo più chiaro: sua mamma che le dà un sacco di botte e una parte di lei che guarda da fuori e dice: qui non può arrivare.

Fa fatica però a entrare nel ricordo, tutto congelato, non vuole saperne di ricontattarlo. Vorrebbe anzi poter uscire dal suo corpo quando decide lei in modo da averne il controllo.

Le chiedo: non sarebbe meglio essere al 100% nel corpo, essere in contatto con il qui e ora in modo da poter gioire o piangere di ogni cosa e quindi vivere anzichè continuare a sopravvivere in questo modo?

Beh dice che sarebbe troppo bello e che è proprio questo che vorrebbe raggiungere.

Ci vediamo la settimana successiva, mi dice di aver provato a lavorare da sola su quel ricordo, ma era tutto bloccato, congelato, corazzato.

Cosi facciamo un pò di giri di EFT sul: non è sicuro accedere a quel ricordo, magari non riesco a gestirlo, magari esplodo, ormai sono abituata a dissociarmi e a vivere cosi e in fondo è stato molto funzionale fino a adesso …seguito da alcuni giri di EFT generativa: ho tutte le risorse per gestirlo, chiedo al mio sistema di far emergere solo ciò che sono in grado di gestire, scelgo di mettere in atto una modalità più funzionale a quella che sono oggi etc…

Arriva un ricordo della mamma mentre le urla addosso e lavoriamo su quello, non sente più la voce e sente più tranquillità e calma, meno violenza.

Poi arriviamo al ricordo delle botte in cui c’è una parte di lei che vede la scena da fuori e dice: “guarda che brava, io sono qui e non mi può fare male!”

Cosi facciamo logo sulla fantasia di una parte di lei che vede la scena e in quel momento realizza che non era vera quella parte, che il dolore l’aveva sentito eccome, era solo un modo per provare a non sentirlo, ma la realtà era che l’aveva sentito! Successivamente lavoriamo sulla mamma mentre corre e la insegue per dargli le botte e il pensiero: tra poco mi riempie di botte.

Improvvisamente sente comprensione per la madre, in quanto aveva 4 figli, un marito che la disprezzava a la trattava male e lei era piena di sofferenze e frustrazioni. E dice:” cosa potevo pretendere da mia mamma che era in quella situazione”.

Si sente emozionata, più leggera, strana ma sta meglio. Adattiamo i sistemi ai cambiamenti in corso.

Il giorno dopo mi scrive che per la prima volta è stata tutta la sera presente alla cena con i suoi amici ed era molto contenta.

E’ stata un’esperienza emozionante e istruttiva per me.

Da piccola aveva messo in atto questa strategia per non soffrire: dissociarsi, con la fantasia che li la madre non sarebbe potuta arrivare e non avrebbe sofferto.

Questa strategia però era diventata automatica e l’aveva messa in atto fino a oggi anche di fronte a situazioni che non lo richiedevano impedendole cosi di esserci al 100%.

Lavorare su quella fantasia e su quel mondo congelato le ha permesso di rientrare nel suo corpo e di non reagire più a qualcosa del passato e essere nel qui e ora.

Dott.ssa Chiara Locatelli
Psicologa – Trainer EFT- Fiori di Bach
Adulti e Bambini
tel 333-9619579
Riceve su appuntamento a Tavarnelle Val di Pesa e via Skipe