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Diritto di nascita e benedicion

Diritto di nascita e Benedicion

 

Diritto di nascita
Una mia paziente arriva un studio molto dispiaciuta per un’incomprensione con una collega, dalle prime parole emerge una sproporzione tra l’evento ed il sentire di Mirella (la chiameremo così), inizio a lavorare con lei, che conosce già bene EFT e picchiettando iniziano ad emergere diverse cose… “mi sento inferiore ala mia collega anche se lei è più brutta di me, più vecchia, meno consapevole e più infelice… mi sento sempre meno di tutti… mi sento inferiore come mi sentivo con mia cugina, lei era sempre più brava di me, più capace…”  da qui emerge tutto il dolore di Mirella di essere sempre stata paragonata alla cugina “più brava”… “forse mia madre voleva una bambina diversa.. io non mi sentivo vista da mia madre… mamma non mi capiva, io avevo bisogno di altri occhi…” Dopo le lacrime sento l’importanza di inserire una visione diversa ed una possibilità che dia a Mirella il senso della sua nascita: “ Io sono qui perché mia mamma mi ha permesso di nascere… sono qui per diritto di nascita…”, a questo punto Mirella piange e ride insieme e dice di sentire molto vera per sé questa frase. Continuiamo a picchiettare “ogni bambino che nasce è voluto dalla mamma, …mia mamma mi ha dato il permesso di nascere …io perdono me stessa per aver pensato di non essere voluta da mia mamma … Io perdono mia mamma perché mi ha fatto cedere di non volermi…io libero me stessa e mia mamma da questi pensieri …io sono qui per diritto di nascita … io cerco l’approvazione negli occhi dei miei colleghi perchè voglio essere vista e perché ho pensato di non essere vista da mia mamma …io ho voluto e permesso a mia figlia di nascere …mia mamma mi ha voluto e mi ha permeso di essere qui” a questo punto il problema con la collega è arrivato a zero e Mirella chiede: “e i bambini non voluti?” Continuiamo a picchiettare “..ogni anima ha la sua scelta anche se a volte è difficile comprenderlo …io sono qui per diritto di nascita…”. Sollevata Mirella sorride e dice di sentirsi più serena e di aver compreso … dice con un sorriso a 32  denti:“bene …adesso va bene..”.

 

Benedizioni
Una mia paziente, di origine sudamericana, mi racconta di un episodio in famiglia e della tristezza che questo evento, legato al comportamento del padre ha suscitato in lei e di come si senta in dovere di rispettare questo suo volere anche se lei non approva certe scelte ..”sai da noi si chiede “benedicion” alle persone più anziane e quando vai via questo è come una corda che ti lega…” inizio a picchiettare con lei facendole ripetere.. “benedizione è un saluto come ciao o aloha… è un fatto culturale non è un obbligo di comportamento, è una usanza della mia cultura… è neutra, “benedicion” è come un saluto… accetto questa parola come un saluto, come un ciao … accetto la visione di mio padre e la rispetto anche se non è la mia… accetto il significato di quella parola come qualcosa di positivo. Accetto che sia un dire bene… il mio bene…” Alla fine della seduta Elena ( la chiameremo così), sorride e dice : “posso usarla a mio favore… bendicion è un dire bene ..qualcosa che mi dà forza”. Testo con il test kinesiologico se questa convinzione positiva è stata integrata anche a livello profondo e se l’associazione negativa è divenuta neutra… ci salutiamo con un sorriso benedicendoci in spagnolo!

 

Dott.ssa Teresa Antonelli
Psicologa-pscioterapeuta
www.studiopsicologiafermo.com

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