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Difficoltà a restare incinta, TAI e due gemelli

Arriva questa donna di 48 anni che chiamerò Amelia, la donna si presenta subito in uno stato di evidente agitazione, quindi ci sediamo e le chiedo di raccontarmi qual è il motivo dell’incontro facendomi seguire nei picchiettamenti, inizia dicendomi che da 16 anni provava ad avere figli con l’aiuto della medicina, senza nessun risultato e di li a poco avrebbe fatto l’ultima inseminazione ed era terrorizzata all’idea che fosse la sua ultima possibilità di realizzare questo suo desiderio, così inizia a raccontarmi questa sua avventura ed io inizio con le domande: cosa stai provando?  cosa senti? Dove lo senti? Che intensità ha? Descrivimelo, ti ricorda qualcosa che hai vissuto in altre circostanze? E lei ad ogni domanda prova a dare una risposta cercando di portare l’attenzione dal problema iniziale  su di lei, ma non ci riesce perché ogni suo pensiero va a finire nelle parole “voglio un figlio”..
a questo punto scelgo di iniziare a lavorare sugli attaccamenti che in tutti questi anni si sono creati a questo desiderio:
-anche se in questo momento “voglio un figlio” è l’unica cosa a cui riesco a pensare, mi apro alla possibilità che tutto questo possa cambiare (tra una frase e l’altra lascio del tempo che decido in quel momento a seconda della risposta fisica della persona)
-recupero tutta l’energia legata al desiderio di avere un figlio e la riporto nel mio centro, si vede che amelia sta soffrendo ed è ancora in agitazione così iniziamo  a picchiettare dicendo nei punti di passaggio frasi del tipo: io voglio un figlio, è l’unico desiderio che ho, non penso ad altro, voglio essere madre..inserendo tutte le parole chiave e i concetti che aveva espresso facendo un paio di giri completi su questo.
Le chiedo cosa prova riferito al desiderio, com’è fatto, dove lo sente, che forma ha, se assomiglia o le ricorda qualcos’altro, che intensità ha, quale parte di questo desiderio la fa sentire a disagio ecc…
Le risposte portano a localizzare nella testa un vortice che la destabilizza, le crea una sensazione di caos, come fosse un uragano che porta con se questo desiderio…
Vediamo questo vortice:
-libero tutta l’energia che ha originato e che compone questo vortice
-lascio andare tutti gli attaccamenti a questo vortice e ciò che rappresenta
-libero tutta l’energia che sto utilizzando per far girare questo vortice
-mi apro alla possibilità che il vortice possa esaurirsi
-recupero tutta l’energia legata a tutte le mie reazioni al vortice e la riporto al posto giusto in me stessa
Amelia da segni fisici che le frasi stanno facendo il loro effetto, il respiro si stabilizza e si rilassa sulla poltrona.
A questo punto inizia a parlarmi di tutt’altro, è arrabbiatissima col marito, gli da la colpa di tutto perché non ha voluto provare ad avere figli nei primi anni di matrimonio, mentre racconta faccio domande per farla entrare il più possibile nello stato d’animo dove la sta portando l’argomento e iniziamo a lavorare sulla rabbia che prova nei confronti del marito e li si apre la diga, focalizziamo il punto nel suo corpo che si occupa di tenere sotto controllo tutta questa rabbia che è una grande porzione del petto e del plesso
Inizio a fare domande per scoprire l’origine di questa rabbia: portando l’attenzione nel punto c’è una scena in particolare che ti viene in mente? Un ricordo? Un pensiero?
E a lei viene in mente una scena di molti anni prima in cui parlavano proprio di avere figli e il marito le diceva che voleva aspettare qualche anno perché tanto ci sarebbe stato tanto tempo per pensarci.
Questa scena le creava rabbia intensità 9, iniziamo a fare frasi portando stavolta le mani sui dantien, iniziamo dal primo in basso:
-libero tutta l’energia legata a questa intensa rabbia che provo
– lascio andare tutti gli attaccamenti a ciò che sento e che io chiamo rabbia
-Anche se a qualche livello sento questa rabbia forte verso ‘marito’ libero tutta l’energia bloccata e la riporto nel mio centro
Amelia pian piano si rilassa, continuiamo per un altro po di tempo andando avanti con altri giri di frasi sugli altri due dantian facendo riferimento agli spunti che mi aveva suggerito dopo di che inserisco la frase di chiusura:
-armonizzo tutti i miei sistemi alle mie nuove consapevolezze.
Questa è stata a grandissime linee il primo incontro con questa donna, nei successivi abbiamo lavorato sulla famiglia e sul suo sentirsi bambina anche all’interno della relazione matrimoniale, il mio intento era di guidarla a lasciar andare il piedistallo su cui aveva messo la maternità,a volte in modo giocoso altre provocativo piano piano è riuscita a sciogliere blocchi decennali.

Veruska ruggeri
3288656983

PS: Amelia è incinta di due gemelli…

Aggiornamento di marzo 2018: i bambini sono nati prematuri e dopo le cure del caso, ora stanno bene.

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