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Diabete

EFT e diabete

 

ciao Andrea, sono Stefano.
come già comunicato telefonicamente ti invio la mia esperienza con EFT la quale mi auguro sia sufficientemente esaustiva per poter essere inserito come operatore nel tuo sito.
Dopo l’esperienza del II Livello le attività maggiori sono ricadute nel togliere dolori con una percentuale di successo piuttosto alta, ma anche qualche intoppo del quale alla fine ti parlo

(ANDREA: inserisco dei commenti alla lettera di Stefano. Saranno contrassegnati dalle lettere AF)

Per propormi come operatore desideravo però avere un’esperienza diversa, significativa, e così ho avuto l’occasione e la fiducia della signora interessata per lavorare sul diabete.
Premetto comunque che la signora, che chiamiamo Lina, una donna molto particolare dal punto di vista energetico, e che fortunatamente conosco da qualche anno, conversando percepisco che quando si alza ha delle fitte all’altezza dei reni. Quindi le chiedo se se la sente di sperimentare una nuova tecnica e così partiamo.
La seduta comincia con la classica “anche se ho male alla schiena..” per andare più in dettaglio poi sulle lombari ed infine sulle reni
Naturalmente fmisuriamo il SUD 0-10 e beviamo acqua finchè nel giro di 20 minuti Lina riesce ad attenuare il fastidio.
Con il 9-gamma non ha risolto più di tanto, la fitta era ancora presente nel momento in cui si alzava di scatto. Le ho chiesto di dirmi cosa poteva essere successo qualche giorno prima (so comunque che nelle reni si bloccano le paure) così, tra un “non è successo nulla di particolare” e ” le mie solite giornate” mi dice che il figlio le ha detto che deve andare in ospedale per farsi una gastroscopia. Null’altro.
Lavorando sulla paura che il figlio potesse avere qualcosa di grave, nel modo più semplice possibile, in 10 minuti Lina aveva completamente eliminato la fitta che le si proponeva quando si alzava di scatto.
– AF: ottimo approccio, lavorare sulle emozioni che si manifestano nel corpo.

Da qui è nata proposta di poter lavorare sul diabete ed ha cominciato le sedute. In tutto solo 2!!! compresi i 2 soli giorni che ha fatto da sola a casa sono 4!!
Non è una diabetica grave, prende una pastiglia al giorno, tuttavia il timore di vedere danneggiato il suo cuore, la vista e vari organi la preoccupavano.
prima di iniziare la seduta il valore di glicemia era a 160, il valore di glicata (si forma quando ci sono alte dosi di glucosio nel sangue ed è la responsabile del danneggiamento degli organi) era a 7,5.
Lina mi parla della sua impossibilità nell’evitare il pane, di cui è golosa, ben sapendo che le fa male. Accetta di lavorare con una tecnica diversa per questo problema: le sottomodalità vak (tecnica di pnl) Ad oggi, sono passati 17 giorni, Lina non ha la voglia di mangiare pane.
Cominciamo a parlare per capire se ci sono delle forti dipendenze ai dolci, se ci sono state in precedenza persone che le hanno “diagnosticato il diabete” o se poteva essere convinta e rassegnata che sarebbe stata diabetica in virtù del fatto che sua madre lo era. Nessuno di questi pensieri era radicato in lei.
E’ però uscita la rabbia di vedersi danneggiare gli organi a causa della glicata, quindi dopo aver lavorato sul funzionamento lento del pancreas ha lavorato sulla paura del danneggiamento degli organi a causa della glicata, e dopo aver lavorato in negativo per parecchio ha scelto di abbassare il valoredi glicata per salvaguardare i suoi organi. ha lavorato sulla scelta per il suo cuore e per la vista, argomenti che più la preoccupavano. Qui è terminata la prima seduta, (ha sempre pochissimo tempo per se stessa visto che lo dedica sempre agli altri!)
– AF: questo è un tema da indagare e trattare assolutamente. Molti problemi vengono da questa convinzione, e frasi quali: scelgo di dedicarmi a me stessa E agli altri; scelgo di sentirmi bene mentre dedico tempo a me stessa; scelgo di lasciar andare il senso di colpa che provo quando mi dedico a me stessa; etc

tuttavia il valore di glicemia dopo 6 giorni era a 145.
Ha lavorato nei successivi 15gg da sola per 2 volte, con impostazione semplice in negativo.
l’ultima seduta insieme, 2 gg prima dell’esame completo, ha lavorato su:
– pancreas pigro
– nuovamente sulle paure, visto che ancora ne parlava (punto del timo)
– sul respiro
– sul perdono se il suo corpo funziona così.
Risultati dell’esame: valore diabete 140
valore glicata: 6,5
Io speravo in qualcosina in più tuttavia, da quanto da lei riferito, i medici sono rimasti contenti di questo risultato visto che i valori si sono abbassati.
ora Lina è al mare, con il compito di fare eft almeno ogni giorno. Riprenderemo a metà luglio.
Noto comunque che Lina aveva voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, sensazione che non ho avuto in una ragazza di 37 anni al 6 mese di gravidanza alla quale faccio dei massaggi di drenaggio linfatico alle gambe in quanto straordinariamente gonfie.
da dire che con il drenaggio ancora non trova sollievo, forse il feto spinge molto nel gangli di scarico dell’inguine impedendo il reflusso linfatico….la proposta di eft è stata presa con distacco, con poca convinzione, ed alla frase “io mi amo e mi accetto” chiaramente mi ha detto che non è così!!
– AF: in questi casì, è bene ricordarsi di versioni più “soft” quali: “sono aperto alla possibilità di accettarmi lo stesso”; “vado bene così come sono”

Da qui ho capito che il lavoro sarebbe stato lungo, molto lungo.
Il quesito al quale non trovo la giusta risposta è: eft dovrebbe comunque dare almeno un minimo di sollievo nonostante la diffidenza iniziale, o mi sbaglio??
– AF: se la persona non riesce a dire “mi amo e mi accetto”, vi è un chiaro indice di problemi con se stessa. Questo va bene, perchè fornisce degli spunti su cui applicare EFT, ricordandosi di utilizzare la versione “soft”.

Comunque così non è stato, non mi da la sua collaborazione ad approfondire e quindi questo rimarrà una possibilità mancata.
grazie comunque per il tuo consiglio.

 

Stefano

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