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Depressione a Valencia

Depressione a Valencia

 

“Guardo il cielo e mi viene da piangere”

Lara (nome di fantasia) è venuta a provare EFT per curiosità e per il fatto che le è stata presentata come tecnica leggera e non invasiva.
Vedo Lara molto pallida e stanca, un pò nervosa e si muove tesa. Le fa un pò strano sedersi su una sedia di fronte a me, si aspettava tutt’altro.
Conosco Lara appena e per quello che mi dice lei è estremamente depressa, stanca e senza energie da molto tempo. Ha cambi di umore molto frequenti, dal riso al pianto improvviso. Si sente indecisa su tutto, su se stessa, sulla vita, non sa mai cosa fare, affrontare decisioni anche semplici le sembra faticosissimo. Soffre appena qualcuno alza lo voce, vuole nascondersi, si sente sempre fragile e insicura dice di essere un disastro.
Parla a voce bassissima, ha il petto un pò infossato, con la testa china e le mani verso il petto e la pancia, quasi avesse paura di respirare. Respira appena. E’ pallida ed ha occhiaie e occhi arrossati e stanchi. Ha provato farmaci e varie terapie. Dice che spesso, senza motivo, guarda il cielo e le viene da piangere.

Ha ripetuto già un paio di volte questa frase, le propongo di iniziare a picchiettarsi, facendo la preparazione e ripetendo:
Anche se quando guardo il cielo mi viene da piangere so di essere una bella persona, intelligente ed in gamba ed accetto tutto quello che sento e provo in questo momento  (per lei é ancora presto per dire “mi amo e mi accetto”)
Facciamo tre preparazioni finche non sbadiglia, noto che mi segue bene e un cambiamento nel viso si apre, facciamo un giro su:
– sono fragile
– sono stanca e senza energia
– sono stanca, triste ma mi amo
– mi amo e mi accetto anche se mi sento triste e stanca 

Chiude gli occhi, inizia a rilassarsi un pò di più, é meno tesa, incomincia a prendere colore e ad allungarsi comoda sulla sedia.
Facciamo un 9Gamma senza dire niente di specifico. Le chiedo come va dopo questo primo giro. Si sente un po stranita però dice che le piace. Ha preso colore e ha gli occhi lucidi. Inizia a sorridere.
Beviamo un bicchierone di acqua e facciamo altri 2 giri su tutto quello che le viene al momento.
Anche se mi sento stranita e rintontita io mi amo e mi accetto e accetto anche questa nuova esperienza per il mio benessere ed il mio cambio
Anche se mi sento sempre stanca senza motivo e senza energia e vorrei cader e piangere io mi amo e mi accetto completamente e profondamente
Anche se sono un piagnona (llorona, n.d.t.)e non so perché io mi amo e mi accetto……
Anche se non so mai cosa fare e mi sento insicura io mi amo e mi accetto….

Dopo il secondo giro le chiedo come va e mi dice che le è venuto in mente suo padre. Mentre parla le faccio fare SET picchiettandosi le dita ed i polsi. Inizia a raccontarmi di lui e di come ha sempre fatto di tutto per accontentarlo. Ha studiato quello che voleva lui, ha sempre seguito quello che dice lui e ha sempre cercato la sua approvazione, anche durante questo momento della sua vita, che finalmente convive col suo ragazzo.
Dice di provare un po di risentimento perché lei ha sempre fatto quello che voleva il padre e lui non le ha dato mai le coccole che lei voleva. Capisce che lui sia una persona un po all’antica, dura e poco aperta alle effusioni pero dice che comunque è una presenza costante e pesante nella sua vita. Lo ama ma non si sente libera, ha un po di risentimento.
Facciamo un giro su questo:
Anche se provo rabbia per mi padre mi amo ….e scelgo di lasciarla andare
Anche se sento tutta questa rabbia mi amo…e lascio andare l’energia legata a questa rabbia e la rimetto a mia disposizione per la mia piena realizzazione
Anche se mio padre è una presenza costante nella mia vita e non mi sento libera io mi….
Ha gli occhi chiusi e si sente un pò a disagio. Di colpo mi dice che sente una presenza, un ombra vicino. Le chiedo dov’e e cosa o chi è. Non lo sa, solo sente che la disturba, forse, dice, è legata a padre.
Le chiedo “anche se non può essere qui, ma se lo fosse, tuo padre dove sarebbe?”
“E’ qui, seduto davanti a me alla mia destra”.
Sento di usare Logosintesi, le faccio ripetere le tre frasi, lasciandole tutto il tempo di agire.
Lara sente di ripetere la terza frase e lo facciamo per 2 volte.
Apre gli occhi, la presenza del padre non c’è più, ha preso un bel colore, parla a voce alta, respira, è seduta comoda e sicura, rilassata. Le chiedo come si sente se pensa al padre e se si dovesse trovare sola. Si sente tranquilla, quasi non ricorda da dove abbiamo iniziato e come stava quando è entrata.
La seduta è finita, si sente un po stanca ma mi dice di non sentirsi cosi bene da un sacco di tempo, continua a sorridere a dirsi sorpresa di EFT.

Ho rincontrato Lara nel luogo in cui lavora nei 2 mesi successivi un paio di volte e sempre l’ho vista sorridente e piena di energia, mi dice di essersi scaricata il libro di EFT e lo fa ogni momento che può, anche amici suoi mi dicono che dal giorno della seduta é cambiata tantissimo e sta molto meglio.
Lunga vita a EFT!!!! Andale Andale!!!

Danilo Ratti

Valencia, España
dano3hc@yahoo.it

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