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Counselling ed EFT

 Counselling +  EFT = nuovi punti di vista

Sto facendo un colloquio di counselling, la cliente è venuta per questo.
Mentre il tutto si sta approfondendo, noto dei segnali di disagio..la signora si discosta dal problema per cui è venuta e mi racconta con quanto disagio convive con i sintomi collegati alla menopausa…e dati i suoi 43 anni, pensava di chiedere al ginecologo la terapia sostitutiva.
Obiettivamente vedo: – è diventata  rossa,  i capelli le si sono appiccicati al viso,  il battito cardiaco è  aumentato ed il respiro si è accorciato..tutto in brevissimo tempo
sento profondamente il desiderio di farle sperimentare EFT, .. le chiedo se posso, uscendo dal ruolo per il quale lei è venuta,  facilitarla in questa esperienza “diversa”
Acconsente, non fornisco spiegazioni teoriche, useremo il momento di disagio per vedere cosa accade
Le chiedo di imitare i movimenti che faccio …e ripetere quello che dico: “ anche se sono paonazza ..mi amo e mi accetto..-anche se sudo così tanto e sono tutta bagnata..mi amo e mi accetto..- anche se il mio cuore batte così forte..mi amo…- anche se faccio fatica a respirare..mi amo e mi accetto…
Questo in vari giri, mi ha chiesto di insistere sul respiro..” perchè quando si accorcia, mi sembra di dover morire…” Anche se ..ho bisogno di respirare più profondamente e sento un  grande desiderio di vita, …
.dice:-  “è come se il corpo mi stesse tradendo”..anche se in questo momento sento che i segnali del corpo sono diversi da quello che desidero….
Anche se mi sento ancora giovane..lei aggiunge.. PIMPANTE e ..sorride
Anche se mi sento così pimpante  e desiderosa di sorridere alla vita..
E’ tornata ed ha chiesto personalmente un’integrazione al counselling con EFT,  perché nei giorni sucessivi al nostro incontro, le pareva di aver avuto meno inconvenienti.
Al secondo incontro, son emerse cose che avrebbe desiderato fare, ma che temeva di non potersi più permettere…:”ora che sono vecchia” e li..mi è venuto in mente quanto un pizzico di ironia, se messo al punto giusto nel momento ottimale possa far splendere il sole anche in un giorno uggioso e così… anche se ho le vampate…sempre meno.. divento rossa…sudo,  mi sento vecchia, …respiro profondo…GALLINA VECCHIA FA BUON BRODO….
E’ scoppiata in una fragorosa risata, immaginando quanto ci sia anche del vero nel vecchio detto popolare
Al terzo incontro , abbiamo lavorato sul senso dei segnali corporei..ringrazio il mio corpo che mi fa sentire quanto desidero respirare,  palpitare..vivere
..Accetto che il tempo passi e che accettando posso davvero viverlo intensamente come desidero
visto che non era andata a cercare da nessuna parte..si è solo totalmente fidata, prima l’ho ringraziata, poi le ho detto:
“EFT non è una bacchetta magica, è  un metodo che agisce sui pensieri e l’energia che scorre lungo i Meridiani attraverso la stimolazione semplice con l’uso delle mani”.
 Mi son accertata che ricordasse i punti, invitandola a provare anche da sola quando  avesse sentito l’esigenza di mettere al loro posto reazioni emotive da lei considerate esagerate.
La cosa bella, è che alla fine, mi sono accorta che il problema che ha portato all’inizio dei  colloqui, era strettamente correlato con la visione che la menopausa, si sarebbe portata via anche lei, non vedeva futuro possibile come persona né come donna, e che a 43 anni aveva ancora tante , ma tante cose che desiderava fare e la saggezza del suo corpo aveva inviato segnali impossibili da negare, ma talmente forti da impedirle l’azione.
Un grazie di cuore alla vita che promuove Vita

Gabriella Piazzon

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SECONDO CASO:     INCAPACITA’  A  DIRE :”NO”
Bella ragazza, 37 anni, lavoro importante ma  soffre come un cane, perché è incapace di dire no, ed è diventato ormai un peso insostenibile
..anche se non ce la faccio proprio a dire no..mi amo ..(fa cenno che non è vero)
Anche se fatico davvero a volermi bene..(accenna un sorrisetto con le lacrime che iniziano a scendere)
Anche se questa fatica mi fa proprio venir da piangere…
….”ma io..ho paura , cosa faccio se perdo il lavoro..io non posso dire no”..
Anche se la paura mi impedisce..dice :”anche del  giudizio hp paura, ..cosa diranno, sono abituati che dico sempre di si”
..ma io.. sono fatta così.. anche se son fatta così..e non mi va più bene di essere fatta così e basta…
..poi sul fatto che è una persona buona, che i buoni..dicono di si..
..ci avviciniamo a qualcosa che non è in grado di sostenere, da cenni evidenti di insofferenza e vuol chiudere..
Ok..ultimo giro..anche se dopo un’ora non ce la faccio proprio più, sono stanca..e anche un po’ arrabbiata perché esce quello che tento di proteggere, mi do la possibilità di ripartire da qui la prossima volta..mi amo..
 II incontro
Dopo il primo giro, respiro affannoso..anche se il respiro è affannoso “ho l’affanno” dice..anche se ho l’affanno, ed il no che ho in gola mi blocca persino il respiro…
“mi sembra di rivedermi bambina..no.. cioè..vedo mia mamma”  batte i pugni sulle ginocchia..le spalle si chiudono davanti, le esce un flebile no..quasi un sussurro, ma abbastanza perché lo possa sentire anch’io, con questa postura sembra davvero una bimba di 4 ..5 anni, arrabbiata
Mi viene da chiederle quanti anni ha in questo momento, risponde 5, anche se in questo momento mi sento come una bambina di 5 anni mi amo…
Chiedo allora alla bambina che è stata se ha voglia di dire qualcosa all’adulta che è .:
..la risposta è immediata: “sono arrabbiata perché dici sempre si agli altri e mai a me”….
Anche se per dire si agli altri dico No a me stessa…. (piange)
..”ho capito..la mamma mi vedeva solo quando facevo la brava..cioè..tutto quello che mi diceva lei, e anche se ero arrabbiata o non volevo lo facevo per sentirmi amata…”
Anche se ho passato la mia infanzia a fare la “brava bambina” perché era l’unico modo che potevo avere per sentirmi vista..mi amo..e desidero provare a darmi l’amore che avrei desiderato..
..sorride..”mi piace” dice..mi piace pensare che posso darmi l’amore che avrei desiderato..credevo di aver perso tutto…
Anche se ho creduto per tanto tempo che tutto..o tanto fosse perduto scelgo di ricredermi e amarmi al meglio che posso..
III incontro:
dice. “vorrei tanto saper perdonare”
..anche se mi rendo conto che faccio fatica a perdonare mia mamma, provo prima a perdonare me stessa.. (sorride)
Scelgo di perdonarmi per i sentimenti che provo, scelgo..(fa cenno di no con la testa..) provo..(ok ) a perdonare mamma per avermi amata com’è stata capace…(sospira) “mi rendo conto di aver aperto un vaso chiuso da tempo, e mi rendo conto che nei nostri incontri ho più volte detto NO
Anche se mi sembra ancora tutto un po’ difficile, posso fare piccoli passi, e posso rendermi conto che a volte un no detto ad altri è un si a me stessa..
IV incontro:
il datore di lavoro voleva farle un cambio di mansione che l’avrebbe portata lontano dalla sua abitazione ed altri disagi, seppur con un incremento nello stipendio, la signora riferisce di aver pronunciato un “NO Grazie”, molto ..da dentro  e mentre lo racconta si siede più dritta e mi guarda negli occhi
Non so come andrà con sua madre, ma..ogni viaggio inizia col primo passo.
Auguri per un tempo che ci sostenga nel nostro cammino verso la Consapevolezza

Gabriella Piazzon

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