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Cause emozionali di una disfunzione erettile

Risolvere le cause emozionali di una disfunzione erettile

 

Eric Robins, Medico Urologo nella California del Sud, applica EFT ad un paziente maschio che aveva erroneamente concluso che la sua recente vasectomia gli stesse provocando problemi erettili.


Ciao Gary,

recentemente ho visitato un paziente di 30 anni che si era sottoposto a vasectomia presso la mia clinica un mese fa, operato da un mio collega.

Apparentemente, la vasectomia era un po’ più lunga della media, ed a causa di ciò il paziente sperimentava gonfiore e disagio durante il processo di guarigione. In aggiunta, aveva compreso male cosa aspettarsi dopo la vasectomia. Pensava di essere in grado di ritornare al lavoro, magari lo stesso giorno dell’operazione. Infatti, normalmente ci sono gonfiore e disagio da 2 a 10 giorni dopo l’intervento, e sono necessari un paio di giorni passati a letto, con impacchi di ghiaccio e piedi alzati.

Ad ogni modo, il paziente è ritornato perché ha iniziato ad avere problemi erettili ed ansia dopo la vasectomia. Il mio collega ha spiegato che non c’è un collegamento diretto tra l’intervento e le disfunzioni erettili, e me lo ha mandato.

Mentre mi facevo raccontare l’accaduto, sono uscite alcune chiavi di lettura:

•  Il paziente aveva un buon numero di emozioni irrisolte riguardo i disagi dell’intervento in sé;

•  Il paziente era arrabbiato per la lunghezza dei tempi di guarigione (oggettivamente non ci stava mettendo così tanto, ma soggettivamente ciò era basato sulle sue aspettativa sbagliate)

•  Circa 10 giorni dopo la vasectomia, ha cercato di far sesso con sua moglie, ma il primo tentativo gli ha causato una grande dolore, e nella sua mente ha iniziato a pensare “Potrei non migliorare più, ed il sesso potrebbe non essere più come prima, potrebbe sempre farmi male” . Come un singolo episodio può condizionare! Come risultato di questo doloroso tentativo, ogni seguente volta che provava a far sesso pensava a quell’evento, diventava ansioso e poi il suo “equipaggiamento” non funzionava.

Fortunatamente era disposto a provare EFT. Abbiamo fatto un paio di giri sulle emozioni irrisolte riguardo all’intervento ed alla guarigione, poi abbiamo picchiettato sul ricordo di quel primo “evento sessuale doloroso” fino a quando non è stato neutralizzato.

Come faccio spesso, quando una grande “carica” emozionale viene neutralizzata, cerco di “ridefinire” l’evento. In questo caso, ho cercato di scherzare sul fatto che un singolo evento era diventato un problema di tutta la vita. Abbiamo applicato ancora un po’ di EFT, incluse un po’ di Scelte; poi se n’è andato.

Mi ha chiamato una settimana più tardi per dirmi che andava tutto bene, che era un “animale da letto” più di prima, e potevo sentire che, dall’altra parte del filo, qualcuno stava ancora ansimando…


Eric Robins
MD
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