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Caso di abbandono

Clara(nome di fantasia) usa già Eft, ha frequentato un corso base qualche tempo fa. Mi telefona e faccio fatica a riconoscerne la voce. Ne tira fuori un filo tanto che le devo chiedere di parlare più forte. Piange e mi dice che il marito se n’è andato di casa il giorno di Natale e non vuole più saperne di lei. E’ disperata e mi dice che vuole solo morire. Al mattino ha già fatto la fiancata alla macchina e non se la sente di muoversi. Le chiedo se vuole che proviamo su Skype e dopo inconvenienti tecnici vari, dovuti al suo stato emotivo finalmente possiamo cominciare.
Anche se mi sento morire…. Anche se mi sento persa senza di lui… Anche se soffro tanto e a lui non importa niente… Anche se….
Sono andata dietro a tutto quello che tirava fuori perché si calmasse e recuperasse almeno un po’ di lucidità tanto da arrivare al giorno dopo perché voleva che ci vedessimo di persona.
La mattina dopo è arrivata con un viso tiratissimo e mi ha subito detto che non riusciva a mangiare e a bere. La voce era ridotta ad un bisbiglio.
Avevo già l’acqua pronta e l’ho invitata a bere almeno un sorso.
Provo angoscia, tanta angoscia, mi dice.
Quanto da 0 a 10? Mille…
Dove? Dentro il cuore, è tutto rosso e c’è la faccia di mio marito.
Anche se dentro il cuore ho la faccia di mio marito…. Anche se soffro non voglio che se ne vada di lì……… Anche se adesso lo vedo a figura intera e mi gira la schiena… non mi guarda… (e giù lacrime)………. non gli importa niente che io stia male………….. non riesco ad accettare che sappia che soffro e non gli importi niente….
A mano a mano che le venivano fuori le frasi e continuava a picchiettare il tono di voce si alzava, migliorava il respiro e subentrava la rabbia. Allungava anche la mano a prendere il bicchiere senza che glielo suggerissi io.
Dopo alcuni giri il viso del marito è sparito dal cuore e mi ha detto che si sentiva meglio… e si vedeva anche. E’ persino riuscita a sorridere.
Per il momento preferiva fermarsi lì così ho usato la frase: “Armonizzo tutti i miei sistemi ai cambiamenti in corso e a questo nuovo livello di consapevolezza”.
L’ho invitata a ripeterla tutte le volte che le veniva in mente.
E’ chiaro che servono altre volte per continuare a portare a galla con più calma e serenità tutto l’irrisolto che ha dentro al riguardo.

Anna Maria

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