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Ansia per il figlio

Ansia per il figlio

 

Il primo intervento è relativo ad una donna che chiamerò Lucia.

Lucia si è separata, è scappata dal marito a causa di pesanti maltrattamenti.

Hanno un bambino di due anni, madre e figlio sono ospiti in una casa protetta.

Lucia, suo malgrado, è costretta a mandare il bambino dall’ex marito per le feste natalizie.

Si sente agitata e preoccupata per la separazione dal figlio.

Partiamo con un SUDS 7

Le mostro come effettuare il picchiettamento e le raccomandato di prestare attenzione a emozioni e pensieri che possono emergere.

La invito a focalizzare su ciò che prova.

Le dico che pronuncerò delle frasi, le chiedo di ripeterle facendo attenzione a quanto le “suonino”, in caso contrario esprimere quale sia la reale emozione.

“Anche se sono piuttosto in ansia perché mio figlio deve andar via 15 giorni, io mi amo e mi accetto completamente e profondamente”

“Anche se sono incazzata nera con il mio avvocato che mi ha detto che sono obbligata a mandare il bambino dal padre io mi amo e mi accetto…

Lucia ripete, ride, picchietta e ride, dice “ si, si è così “

“Anche se sono preoccupata perché non vedrò mio figlio per 15 giorni mi amo e mi accetto…”

Cambio frase con

“Anche se ho paura che mio figlio sia condizionato dal padre contro di me, mi amo e mi accetto …”

Dice “si è così, …”

Le dico “tu non hai forse appena passato momenti bui nella tua vita? E come ne sei uscita?”

Si è vero, e sono qui adesso…

Cambio frase con

“Anche se ho passato momenti bui sono riuscita a venirne a capo e mi amo e mi accetto…”

Lucia smette di ridere e dice “si certo, mio figlio è ancora piccolo ma sono più che certa che ce la farà a superare le difficoltà che gli si presenteranno… proprio come ho fatto io”

Dopo questa frase Lucia sembra “atterrata” non è più in preda all’ansia, si sente molto più calma e contenta. SUDS 0.

 

Giuseppina Pieragostini

Gestalt Counselor, Operatore EFT II livello, Facilitatore Psych-k

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