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A proposito di EFT

A PROPOSITO DI EFT….

A volte, durante la nostra esistenza ci fermiamo e contempliamo a che punto siamo, che strada abbiamo fatto e quale abbiamo ancora davanti a noi.

Nel mio caso questo è avvenuto qualche anno fa.

Mi sentivo come in cima a una montagna faticosamente raggiunta ma con poco entusiasmo di procedere. Tra me e l’altra parte di terra c’era un baratro. L’unica soluzione mi pareva discendere piano piano traversare il baratro e riprendere la salita dall’altra parte fino alla cima della montagna di fronte. Ma ero stanca e incerta.

Sapevo fin troppo bene la fatica che avevo fatto per arrivare fin lì.

35 anni ad arrampicarmi e sudare godendo poco del panorama. Erano stati gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza, dell’andare a vivere con mio marito, del lavoro e ora che era nata mia figlia mi sentivo lì in cima alla montagna ma bloccata. I blocchi naturalmente erano solo i miei condizionamenti, le credenze che avevo fatto mie ma che non sapevo davvero se mi appartenevano.

In questo stato di confusione una notte, tra una poppata e l’altra, ho scritto questo:

ALLA RICERCA DI ME STESSA

Per ora in questo cammino mi sento un po’ spersa,

non so bene dove dirigermi per trovare me stessa.

Sento di doverlo fare per vivere la vita in modo pieno e degna di essere vissuta.

 

Non ho mai capito perché sono nata,

e quale fortuna mi sia capitata

ad essere concepita, partorita e cresciuta

in una famiglia e nazione agiata

 

Nonostante i problemi, le liti o i patimenti

Ho sempre avuto un tetto e pane insieme ai tormenti.

Dovrei sentirmi grata per quello che ho avuto

E invece piango e rimugino su ciò che mi è mancato.

 

Ho ancora due genitori che

Per quanto imperfetti,

mi stanno vicino come gli permettono i difetti.

Non solo i loro anche i miei,

a volte mi accorgo di avere spine alte.

 

Vorrei aprirmi all’amore per te bimba mia

Per farti arrivare la linfa della gioia,

della voglia di godere ogni istante della storia

che ci troviamo a interpretare

troppe volte frettolosi o addirittura annoiati.

 

Chissà quanta strada ho ancora da fare!

 

Chissà quante emozioni da ritrovare,

per cancellare dolori, pene

e vivere finalmente solo il presente.

Libera di ridere, giocare, amare o arrabbiarmi senza condizionamenti.

 

Voglio imbiancare le mie pareti per scriverci sopra versi di poeti

Musica struggente

E affrescarle di fiori

Voglio riempirle di tutti i colori.

Voglio…..

 

Voglio uscire allo scoperto

Uscire dal buco in cui per paura

Ho trascorso la vita in clausura

Affacciandomi appena

Non osando granchè

Per paura di essere ferita da te.

 

Così ho costruito la mia gabbia da sola

Credendo che lì sarei stata sicura.

Ma ho perso la gioia

L’entusiasmo

La passione dello spiccare il volo

E del sentirsi trasportare

Verso una meta

Un sogno

Un miraggio

Pensando, troppo spesso, che non sarebbe stato saggio.

 

Eccomi…NASCO ADESSO!

 

Provo a indietreggiare

Fino ad arrivare a ricordare cosa amavo prima che i condizionamenti

Mi inducessero a fare quei cambiamenti che ho creduto necessari

Per piacere ai miei cari.

Amavo disegnare, creare, cantare, coccolare

E chissà quante altre cose fare….

 

E’ una ricerca impegnativa ma necessaria

                                                                       Per sentirmi viva

                                                                       Per sentirmi vera

                                                                       Per sentirmi realizzata

                                                                       Per amarmi e sentirmi amata

 

Poi proprio quando mi sentivo così, seduta su un sasso a pensare cosa fare, qualcuno, mi ha indicato “un ponticino”.

Era lontano piccolo ma solido. Si trattava solo di raggiungerlo ed avere un po’ di coraggio per salirci su.

In poco tempo sarei stata dall’altra parte e avrei scoperto cosa mi attendeva di là.

Nel frattempo avevo anche capito che mi avrebbero atteso di là solo le mie aspettative presenti, se credevo che avrei trovato rifiuto e difficoltà avrei avuto ragione e se credevo invece che avrei trovato, gioia, amore e appagamento avrei avuto ragione lo stesso.

Le mie aspettative si basavano sulle esperienze passate e a vedere la salita che avevo fatto e la fatica che mi sentivo addosso sapevo che non erano quelle più ottimiste.

Ma sul ponticino accadeva una sorta di prodigio…. Durante il passaggio mi ripulivo del passato, lo rielaboravo e ne uscivo più forte, come se quelle esperienze le sentissi utili e CON ME non più CONTRO DI ME.

QUEL PONTE  è  STATO EFT!

Nessuno poteva passarlo al posto mio e mi sono sentita sempre più consapevole del mio potere e delle mie risorse via via che, con l’aiuto di EFT, scendevo dentro di me e dialogavo con la parte più autentica della mia persona. Finalmente qualcuno la ascoltava e quel qualcuno ero proprio IO.

Da allora mi sono aperta anche ad altre tecniche che mi hanno aiutato e mi aiutano a trasformare le ferite del passato, ma per cominciare, EFT è stato una tecnica insostituibile perché semplice da imparare e facile da usare. Resta sempre il mio PRONTO SOCCORSO qualsiasi emozione emerga.

In questi dieci anni sono cambiata molto.

 Ho smesso di vivere per compiacere gli altri.

Ho riscoperto e ancora sto scoprendo doni e strumenti da condividere per il bene di ognuno.

EFT è uno di questi.

 

GRAZIE A GARY GRAIG, AD ANDREA FREDI E A ME.

 

Buon EFT a tutti!  Marzia

www.latuavitapienamente.it

marzia@latuavitapienamente.it

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