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9 Blocchi ad EFT

9 blocchi ad EFT


parte 1: l’Inversione Energetica

 

In qualche modo ho sviluppato la fama di esperta quando EFT non funziona. Non lo nego, eccetto il fatto che EFT funziona il 99% delle volte…se eseguita correttamente. Infatti molti potrebbero tentare una volta, scrollare il capo e dire “per me non ha funzionato!”. Se questo accade, è raramente, semmai, un malfunzionamento di EFT. Una delle principali ragioni per cui EFT sembra non funzionare risiede nelle capacità del praticante (la persona che tratta qualcun altro o se stessa).

EFT è più un’arte che una scienza, e stiamo ancora imparando come funziona. Sappiamo però, con sicurezza, queste cose:

•  nelle giuste mani EFT può produrre risultati miracolosi.

•  problemi semplici come paure, stress, rabbia (recente), dolore, frustrazione e centinaia di problemi non complessi possono spesso essere sradicati in pochi minuti grazie ad EFT.

•  Problemi molteplici, come trauma, ansia cronica, abusi, malattie gravi e depressione possono richiedere più tempo ed esperienza di quella di un novizio EFT.

•  Anche qualcuno nuovo ad EFT può spesso ottenere risultati sorprendenti il 70% delle volte—questa è una percentuale incredibile che la classe medica amerebbe avere.

•  EFT spesso funziona quando tutto il resto ha fallito.

•  In mani esperte, EFT può funzionare più del 95% delle volte.

•  Ci sono certe cose che bloccano EFT; esse sono alla base di questo articolo.

Diventare consapevoli di questi blocchi e sapere come risolverli incrementerà l’efficacia di EFT, anche per un principiante. Non essere specifici, non trovare o risolvere il problema centrale, non essere sufficientemente idratati, e non vedere i cambiamenti d’Aspetto sono alcune della ragioni che portano a non risolvere una problematica. Iniziamo con il primo:

 

INVERSIONE ENERGETICA o AUTOSABOTAGGIO

 

Gli autosabotaggi, spesso chiamati Inversione Energetica o Psicologica, sono tra le cause di blocco ad EFT più note. C’è così tanto su questo fenomeno, rispetto a quanto originariamente pensavamo. Quando appare che EFT non funziona, una chiave primaria per un’efficacia rapida ed efficace spesso risiede nell’individuare le differenti qualità di Autosabotaggio, e nel sapere come neutralizzarle.

Correggere l’Inversione è perciò decisamente importante, perché se non vengono riconosciuti e trattati, gli autosabotaggi possono bloccare EFT, o rendere più dispendioso e difficile risolvere un problema. La buona notizia è che, una volta scoperti, le strategie per risolvere gli autosabotaggi sono straordinariamente semplici ed altamente efficaci. La mia esperienza è che con molte persone alle prese con casi semplici, l’Inversione Energetica non è un problema. Per coloro che si trovano a lavorare con problemi cronici, complessi, e con malattie gravi, gli autosabotaggi sono quasi garantiti.

Un buon modo per sapere se l’Inversione Energetica è presente è accorgersi che, dopo un paio di giri di EFT, l’intensità 0-10 è rimasta tale e quale. Ci sono altre ragioni per le quali l’intensità può rimanere invariata –altri blocchi- che tratteremo più avanti. Divido l’Inversione Energetica in due tipi, ognuno con differenti sub-categorie.

A) Inversioni di Polarità Generiche

Il primo tipo lo chiamo IPG e può essere causato da diversi fattori:

– Negatività – pensieri negativi cronici, comportamenti negativi, eventi negativi.

– Essere in prossimità di apparecchi elettrici per molto tempo.

– Dipendenze – da persone o da sostanze.

– Depressione – se cronica può causare lentezza o blocchi nel fluire dell’energia nel corpo.

Applicare la normale Preparazione (massaggiare il Punto Doloroso o Picchiettare il Punto Karate) spesso corregge l’IPG da negatività o da elettricità. L’IPG da dipendenze o da depressione sono difficilmente corrette con la Preparazione standard, e necessitano di ulteriori procedure.

IPG significa che l’elettricità (o energia) del corpo è “agitata” o “fluisce nella direzione sbagliata”, perciò la Polarità è Invertita. Pensate agli esperimenti scolastici, quando su un pezzo di carta era posizionata della limatura di ferro che veniva attratta dalla parte positiva di un magnete, ed orientata nello stesso modo. Quando si invertiva il polo della calamita, le particelle ferrose venivano respinte dal magnete, e scagliate in direzioni diverse.

Un altro modo di guardare al fenomeno dell’Inversione Energetica è di compararlo alle batterie di un registratore. Le pile devono essere installate con i poli positivo e negativo nella maniera corretta, altrimenti l’attrezzo semplicemente non funziona. Poiché il nostro corpo ha il suo “sistema elettrico”, le “batterie” devono essere posizionate nel modo giusto, pena il malfunzionamento. Se la tua polarità è invertita, hai un IPG che va corretto.

B) Sindrome da Beneficio Secondario (SBS): è la seconda è più diffusa specie di Autosabotaggio. Avviene quando la mente subconscia percepisce che è meglio o più sicuro trattenere un problema (come emozioni negative, dolori cronici, soprappeso, o una cattiva abitudine) che eliminarlo. O, come il film “Che *#@!# ne sappiamo?” dimostra, i nostri corpi possono divenire dipendenti da un problema o emozione negativa.

Dopo un periodo di tempo si può diventare così abituati ad essere arrabbiati, feriti, ansiosi, vittime, etc. che il nostro corpo è riluttante a lasciar andare queste emozioni. La condizione negativa può essere scomoda, ma se siamo in quello stato da un po’, cominciamo a sentire come “naturale” tale stato.

Poiché SBS è raramente una scelta consapevole, molte persone inizialmente sono in disaccordo con voi quando dite loro che la mente subconscia non vuole lasciar andare il problema. Ovviamente la maggior parte delle persone non desidera restare emotivamente alterata o fisicamente dolorante, ma il subconscio è molto potente, e spesso domina sui nostri desideri consci.

Per qualcuno che ha portato con se un trauma, dolori cronici, fobie o altri problemi per molti anni, l’emozione diventa parte della sua personalità o addirittura identità. Quanto spesso avete sentito frasi come “E’ un ragazzo arrabbiato” o “E’ una persona così ansiosa”? Superare o perdere questa “identità” potrebbe essere terrorizzante per la mente subconscia, che non è razionale.

Per esempio, il subconscio potrebbe pensare…”Se supero questo problema…”

•  “…non avrò più scuse per non lavorare…”

•  “…potrebbe essere spaventoso…”

•  “…potrei non sapere più chi sono…”

•  “…potrebbe non essere sicuro lasciarlo andare…”

•  “…non saprei agire come persona funzionale e non-vittimista…”

•  “…non attirerei più l’attenzione e la simpatia che attiro ora…”

Se qualcuno ha cercato di perdere peso per molto tempo, e non c’è riuscito, quasi sicuramente ha Inversione Energetica. Consciamente vuole perdere peso ma il subconscio potrebbe pensare: “Ehi, aspetta un attimo! Se perdo peso i miei vestiti non andranno più bene e sarà privato dei cibi che amo. E cosa succede se perdo peso e poi non ottengo comunque la promozione che cerco, il ragazzo che sto “puntando” o gli amici che desidero? Forse se perdo peso sarò così attraente per gli uomini che sarò abusata di nuovo… E cosa succede se i miei amici mi abbandonano, e se divento magra ma comunque non attraente? No, perdere peso non vale la pena, perciò resto grassa.”

Una volta ancora, ricordate, questa è la mente subconscia che esercita controllo su ciò che la mente conscia desidera.

Finche il subconscio non vuole lasciar andare il problema (Autosabotaggio) è molto difficile risolvere un problema, con o senza EFT. Quando sento qualcuno dire “Ho avuto questo_______per anni, ed ho provato qualsiasi cosa” la parola Inversione Energetica sale subito alle mente. Personalmente, utilizzo il test muscolare per dimostrare questo fenomeno. Chiedo al cliente di pronunciare un’affermazione positiva come “Io voglio veramente lasciar andare questa rabbia per papà” mentre esercito una pressione sul braccio teso, che risulta debole. Ovviamente protestano, dicendo “Ma io voglio veramente lasciar andare!” Infatti, ma solo a livello conscio.

Quando poi eseguiamo la Preparazione, testiamo di nuovo il braccio ed il muscolo è forte. Questo meraviglia le persone come del resto fa EFT. Dimostra fisicamente una nozione difficile da concepire. La gente è spesso scettica su questo concetto fino a quando non neutralizziamo l’Autosabotaggio, applichiamo EFT ed il problema a lungo bloccato miracolosamente sparisce.

 

RISOLVERE SBS


La buona novella è che è molto facile correggere SBS: picchietta il Punto Karate usando frasi come Anche se…

•  non voglio veramente lasciar andare questa depressione (trauma, dolore cronico, etc.) mi amo e mi accetto completamente e profondamente.

•  potrebbe essere pericoloso risolvere i miei problemi…

•  potrei non meritare di risolvere questo problema…

•  non saprei come agire se guarisco…

•  non avrei più una scusa per la mia vita incasinata…

•  non voglio perdonare la persona che ha rovinato la mia vita…

•  non voglio essere “normale”…

•  ho paura che se questo non funziona non sarò mai guarito…

•  per qualsiasi ragione, non voglio superare questo problema…

Uso quasi sempre la prima e l’ultima frase che spesso colpiscono tutto ciò che c’è nel mezzo. Anche il “non meritare” è in cima alla hit parade, perciò provate, male non fa. Saprete che l’Inversione è neutralizzata quando applicherete nuovamente EFT ed essa inizierà a funzionare. Gli autosabotaggi possono essere un grande blocco, ma possono così facilmente essere corretti che non dobbiamo tenerceli fra i piedi.

Ricordate, correggere l’Inversione Energetica non risolve il problema, semplicemente elimina gli impedimenti alla sua risoluzione. Avrete comunque bisogno di EFT come di consueto, ovvero Preparazione e Sequenza.

 

Parte 2: Disidratazione o “batterie asciutte”

 

Spesso quando non ottengo risultato con un cliente gli chiedo quanta acqua abbia bevuto fino a quel momento durante la giornata. Se dicono: “Ho bevuto 1 caffè ed un po’ d’acqua con le vitamine”, allora faccio in modo che bevano almeno 1 grande bicchiere d’acqua. Sono ancora sorpresa da quanto spesso ciò sia un impedimento ad EFT. Ho letto una recente statistica che dice che il 70% della nostra popolazione (USA) è disidratata, perciò pongo spesso una domanda sul consumo d’acqua e la rendo disponibile nel mio studio.

Svolgo un lavoro in un centro di riabilitazione per problemi di droga ed alcool, e vi dico che la disidratazione è un fattore comune per il 90% dei pazienti.

Non so perché ma chi ha dipendenze sembra beva pochissima acqua. Perciò, prima di iniziare un corso mi assicuro che tutti abbiano acqua.

Una volta ho tenuto un corso dove non ottenevo grandi risposte in termini di risultato. Improvvisamente ho chiesto:”Quanti di voi hanno bevuto più di 2 bicchieri d’acqua questa mattina?” Nessuno ha alzato la mano! Ci siamo fermati per una “pausa-acqua” e quando abbiamo ricominciato abbiamo avuto una percentuale di successo del 90% sulle stesse problematiche che prima sembravano non volersi risolvere.

Quando, molti anni fa, ero nuova ad EFT, avevo un cliente difficile, Ruben, che mi faceva diventare matta. Era un problema relativamente semplice ma non riuscivamo a fare alcun progresso. Gli ho chiesto milioni di domande e stavo diventando un po’ frustrata. Così dal nulla gli ho chiesto quanta acqua avesse assunto quel giorno e la sua risposta è stata “zero”. Essendo io una grande consumatrice d’acqua non riuscivo a comprendere come riuscisse a non berne neanche un po’ in una giornata. Gli ho fatto bere un bel bicchiere d’acqua, e Ruben è passato da un livello 10 (scala 0-10) ad un 3 nel primo passaggio, ed al secondo era a 0. Questo è stato il primo delle centinaia di casi che ho risolto aumentando l’acqua nel corpo. Ora i miei clienti portano sempre con se una bottiglietta d’acqua!

Essere disidratati è piuttosto comune, ma facile da risolvere. Basta ricordarsi di chiedere “Quanta acqua hai bevuto oggi?” e presentare un bel bicchiere d’acqua! Fa parte dell’Arte di EFT.

 

PARTE 3: ESSERE SPECIFICI


Quando si utilizza EFT è molto importante essere specifici riguardo ad un problema o emozione. Spesso i novizi creano frasi troppo generali, ad esempio, cercando di risolvere una cattiva autostima, utilizzano “anche se non mi sento bene con me stesso” (anche se questa frase può essere utilizzata per un lungo periodo, sì da “abbassare” l’intensità del problema generale, n.d.r.).

Piuttosto, sarebbe meglio usare “Anche se mio padre mi ha picchiato di fronte ai miei amici a cena, dicendomi che non avrei mai combinato nulla di buono, io voglio amarmi ed accettarmi comunque”.

Essere troppo vaghi, generali o globali rispetto ad un problema spesso impedisce di risolverlo. Gary Craig ha scoperto molto presto l’imperativo di essere il più specifici possibile riguardo alle circostanze di un problema. Per scavare ancora di più spesso chiedo ai miei clienti di entrare nel ricordo o situazione con grande attenzione per i particolari, ad esempio sensazioni, profumi, colori, etc.

Per esempio, invece di dire “Questo dolore al ginocchio” è meglio dire “Questo dolore ai legamenti crociati del ginocchio destro”. Oppure invece di “paura dell’acqua” usare “la mia paura dell’oceano…acque profonde…laghi…piscine…etc.”

Esempio 1

Recentemente ho visto una ragazzina di 10 anni, “Terri”, che era caduta durante un allenamento ed aveva paura di allenarsi con la sua squadra di atletica. Adorava saltare ed era molto arrabbiata perché questa sua paura le impediva di farlo. Era terrorizzata all’idea di fare nuovamente ginnastica. Abbiamo iniziato a picchiettare in generale su “Anche se ho paura di cadere, dopo che sono caduta quella volta…” ma questo non sortiva effetti.

Le ho chiesto di descrivermi esattamente quello che era successo, come si era sentita, e cosa aveva visto; è divenuto chiaro che ciò che più temeva era “cadere all’indietro” perciò abbiamo usato “Anche se ho paura di cadere all’indietro…” ma questo ha avuto poco effetto. Le ho chiesto di rivivere la manovra e di descrivere le sue sensazioni. Ha detto che avrebbe saputo concludere la manovra se ci fosse stato qualcuno a supportarla, ma non poteva “vedere” se stessa farlo da sola.

Quindi “Anche se ho paura di cadere all’indietro senza qualcuno che mi supporta…” ed a questo punto abbiamo immediatamente ottenuto risultati. 2 o 3 giri e la paura era sparita, tanto che Terri voleva provare direttamente nel mio studio. le ho detto di attendere il pomeriggio in palestra, ed in una mail sua madre mi ha riferito che Terri aveva compiuto parecchi salti all’indietro, senza aiuti e senza paura.

Esempio 2

Un altro cliente, Vinnie, si lamentava per un dolore al piede destro. Siamo stati in grado di portare l’intensità da 9 a 4, ma poi i progressi hanno subito una battuta d’arresto. Gli ho chiesto di toccare il punto esatto del dolore, ed abbiamo formulato la frase “Anche se ho questo dolore alla caviglia destra esterna, sotto l’osso…” ed ha funzionato. Il suo dolore è sparito completamente con un successivo giro. Se questa procedura non avesse funzionato, sarei andata alla ricerca della causa di quel dolore, ma il solo essere specifici sulla zona del dolore ha funzionato. L’ho visto 2 mesi dopo, ed il dolore non era più tornato.

A volte alcune persone sono riluttanti ad essere troppo specifiche riguardo ad un problema, specialmente se fosse troppo doloroso da rivivere. Nessun problema, basta utilizzare la “Tecnica del Film” o la “Tecnica del Trauma Lontano” (vedi Il Codice del Benessere n.d.t.). Dopo aver ridotto l’intensità sotto il 5 si può essere specifici senza infliggere dolore emotivo inutile.

 

Parte 4: non è ancora stato trovato il problema centrale


Questo punto è molto importante e spesso non viene preso in considerazione. A volte abbiamo bisogno di svolgere un lavoro di “detective” attraverso domande e tentativi fino a quando non troviamo la causa principale o “problema centrale”. Se siete bloccati, ponete domande quali “Quando è iniziato il problema?” o “Cosa succedeva quando tutto questo è iniziato?”. Spesso scopro che l’allergia, l’asma o le emicranie della persona sono iniziate in coincidenza con un divorzio, un lutto, o un evento traumatico in famiglia.

Questa ovviamente non è una coincidenza, ma la causa principale di molti problemi. I nostri corpi possono trovare modi creativi, inusuali ed a volte ridicoli per gestire situazioni difficili. Possiamo tramutare un evento emotivo in un problema fisico senza essere coscienti della connessione. Per esempio, ho avuto un cliente che ha sviluppato emicranie dopo che il suo gemello è morto per le ferite riportate in un incidente stradale; non aveva visto la correlazione. Un altro cliente ha iniziato a balbettare da quando una sera suo padre è uscito di casa e non ha più fatto ritorno. Inizialmente, il cliente non ricordava che la balbuzie era iniziata in quell’occasione.

Una correlazione ancor più ovvia tra problema centrale e sintomi è accaduta in un caso con “Angie” che si svegliava in preda all’ansia “per nulla”. Dopo alcune prove abbiamo scoperto che suo padre alcolizzato soleva tornare nel cuore della notte e trovava divertente svegliare i suoi bambini soffiando nelle loro orecchie un corno. Penso che ciò avrebbe causato ansia anche ad una roccia.

Ci sono casi che necessitano metodi “dolci” per giungere al cuore del problema (Tecnica del Film e Tecnica del Trauma Lontano). Spesso questi metodi necessitano dell’aiuto di un operatore, altrimenti sarebbe come un dentista che cerca di estrarsi un dente da solo.

Altre domande molto efficaci sono: “Se dovessi rivivere la tua vita, quale evento o persona preferiresti evitare?” e “Cos’altro questo problema ti ricorda?”. Queste domande spesso conducono ad un problema che non sembra correlato ai sintomi del cliente. Ecco un esempio:

–Alcuni anni fa un cliente, “Tim” (73 anni) aveva ancora dei sentimenti di rancore e tristezza verso sua madre per averlo inesplicabilmente colpito in viso durante una cena di famiglia quando aveva solo 6 anni. Ha provato forti sentimenti di inadeguatezza umiliazione e senso di non valore a causa di quell’evento, anche dopo tutti quegli anni. Con il picchettamento non stavamo andando da nessuna parte, così gli ho chiesto di descrivermi cosa indossava, com’era vestita sua madre e chiunque altro gli venisse in mente. Aveva un’estrema chiarezza sui dettagli dell’evento, mentre io non ricordo nemmeno cos’ho mangiato a pranzo.

Quando è arrivato alla descrizione di sua nonna, ha descritto lo sguardo sul suo viso nel momento in cui la madre l’ha colpito, e quando lui ha iniziato a piangere. Sua nonna, che lui adorava, aveva uno sguardo di disgusto e disapprovazione, invece dell’empatia che lui si aspettava. Era certo di aver fatto qualcosa che aveva turbato sua nonna, e ne era addolorato. Aveva guardato a lei sperando di ottenere la sua simpatia mentre aveva ricevuto rabbia e disapprovazione per come aveva gestito l’essere picchiato in volto. Perciò, il CUORE del problema era La reazione della Nonna, invece dello schiaffo di sua madre. Quella era la scena più forte per Tim. Per lui è sembrata una rivelazione, ma una volta che è emerso il cuore del problema abbiamo picchiettato su “Anche se mia nonna era arrabbiata con me, quale che sia la ragione…” Ciò ha funzionato benissimo in un paio di “giri”.

I problemi centrali sono differenti dall’essere specifici riguardo ad un problema poichè spesso sono celati e non ovvi. Trovare una “radice” è spesso necessario per arrivare alla soluzione di casi difficoltosi. Non è spesso facile farlo su casi propri, perché abbiamo la tendenza a bloccare eventi spiacevoli o le connessioni a tali eventi. Vedere un operatore qualificato potrebbe essere benefico quando ci si trova bloccati in problemi impegnativi.

 

Parte 5: Cambiamento di Aspetti


Gli Aspetti che cambiano sono come rami dello stesso albero. Il tronco può rappresentare il problema centrale, per esempio un tremendo incidente stradale. I rami sono problemi a sé, come ad esempio la colpa che qualcuno può sentire per aver causato l’incidente, o la rabbia nei confronti dell’altro guidatore ubriaco. Un altro Aspetto dello stesso albero può essere il trauma di veder morire una persona amata, o sentire le urla di qualcuno che grida.

I problemi complessi spesso hanno molteplici Aspetti che appaiono quando l’intensità del problema generale viene abbassata, rivelandone uno meno intenso. Sarebbe simile al cadere dalla bicicletta rompendosi un braccio, sbucciandosi il ginocchio e procurandosi un taglietto al mignolo. Uno all’inizio non nota il ginocchio fino a quando il medico non ha sedato il dolore al braccio rotto. Solo allora si noterebbe il ginocchio e, una volta che quest’ultimo è stato curato, ci si accorgerebbe del mignolo.

Così, un cliente potrebbe non notare un problema secondario finché quello principale non venisse ridotto d’intensità. Spesso, quando il livello passa da 10 a 3, un cliente potrebbe dire “Sai, il vero problema è….”. Ad ogni modo, il VERO problema è quello più intenso all’inizio, e generalmente è meglio portare quest’ultimo a zero prima di passare ad altri Aspetti emergenti.

Occasionalmente, è buona cosa lasciar passare il cliente ad altri Aspetti, soprattutto se sono chiaramente correlati con il problema principale. Una volta che il nuovo Aspetto è stato completamente risolto si può tornare alla problematica lasciata incompiuta e velocemente risolverla.

Ad esempio, il Dr. Dave è venuto da me per il lutto vissuto alla morte di suo fratello 12 anni prima, ucciso da una valanga, dato che questo trauma lo feriva come se fosse avvenuto il giorno prima. Era bloccato in questa problematica, e non riusciva a portarla a zero. Quando l’intensità era a 4, Dave è passato al suicidio di sua madre, avvenuto molti anni prima della morte del fratello.

E’ emerso che né lui, né suo fratello o suo padre sapevano che la madre aveva una relazione ed rea così depressa da arrivare a tendenze suicide. In questo caso abbiamo messo tra parentesi la morte del fratello e lavorato su quella della madre. Così, è emerso che Dave aveva fatto voto di non essere più così insensibile ai problemi della sua futura moglie o ai sentimenti dei suoi figli sì da non accorgersi delle loro sofferenze.

Credeva che l’insensibilità di suo padre avesse contribuito alla morte di sua madre. Così Dave aveva fatto voto di essere ultra-sensibile. Il risultato era la iper reazione alla morte del fratello. Una volta lavorato sul suicidio della madre (che includeva colpa, rabbia, tradimento e lutto) siamo stati in grado di tornare alla morte del fratello e neutralizzare completamente ogni intensità residua. Abbiamo effettuato una Preparazione anche sul lutto, visto che l’inconscio di Dave non voleva lasciarlo andare. Una combinazione di questi due Aspetti ha aiutato Dave a lasciar andare le sue problematiche. Ora, oltre due anni più tardi, è completamente libero dal lutto e può parlare di suo fratello senza tristezza o dolore.

Ancora, quando si lavorano gli Aspetti sarebbe meglio restare su uno fino alla sua neutralizzazione, prima di passare ad un altro. Lasciate che il buon senso, l’intuito e le circostanze vi facciano da guida. Parte dell’Arte di utilizzare EFT è conoscere quando passare da un Aspetto all’altro e quando invece “giostrarli”. Ad ogni modo, è meglio assicurarsi di trattare tutti gli Aspetti di un problema prima di passare ad un altro.

 

Parte 6: Il bisogno di “tocco” umano


A volte le persone hanno semplicemente bisogno dell’aiuto di qualcun altro, che sia attraverso il picchettamento o il fornire una prospettiva diversa. Quando sospetto ciò, chiedo al cliente il permesso di picchiettarlo io stessa, soprattutto se ha emozioni molto intense. Questo spesso porta risultati quando tutto il resto non è riuscito. Nel peggiore dei casi dà una ulteriore comodità a chi riceve. Vediamo Gary Craig fare spesso in questo modo, con grande efficacia. Sembra intuitivamente sapere quando il “picchiettare” il cliente sia benefico.

Se avete solo picchiettato su voi stessi, potreste avere bisogno dell’energia di qualcun altro per aiutarvi a chiarirvi le idee. Inoltre, avere la prospettiva di un’altra persona è senza prezzo. Anche il miglior dentista o chirurgo del mondo non considererebbe nemmeno di poter operare se stesso. Non sarebbero semplicemente in grado di “vedere” gli ostacoli lungo il cammino, così come un individuo non sarebbe capace di vedere un ovvio impedimento al suo problema. La sua psiche potrebbe cercare di proteggerlo da eventuale dolore emotivo bloccando la strada all’auto trattamento.

Ho avuto una cliente chiamata “Sheila” alla quale riusciva difficile focalizzare, parlare e picchiettare allo stesso tempo; per questo motivo andavamo molto lente nel processo. Avevamo fatto qualche progresso, ma non molto. Così ho iniziato a picchiettare su di lei mentre si concentrava sulle parole che stava dicendo, cosa che l’ha immediatamente portata a dissolvere le sue problematiche. Ogni tanto le dicevo:”Ora prova a picchiettare da sola” ed ogni volta la velocità di risoluzione rallentava o si fermava.

Un partecipante ad un workshop, Artie, sembrava particolarmente teso. Aveva una postura rigida e difficilmente toccava il suo corpo picchiettando. con i suoi occhi aperti e sfocati. Dopo due giri di EFT potevo sentire che non avveniva alcun progresso. Gli ho chiesto se potevo picchiettare per lui (sempre meglio chiedere il permesso) e lui s’è detto d’accordo. (notate che –in alcuni stati USA- ad alcune categorie di terapisti è proibito toccare le persone, perciò è meglio informarsi sulle leggi vigenti nel proprio stato)

Artie visibilmente si è lasciato andare e si è rilassato all’istante. Un paio di lacrime sono uscite dai suoi occhi, ed ha sospirato con sollievo. Gli ho chiesto cosa stesse accadendo ed ha risposto “non lo so, ma sembra la cosa giusta e mi fa sentire così bene!”. Dopo di ciò ha risolto la sua problematica molto velocemente.

A volte una persona ha semplicemente bisogno di assistenza da parte di qualcun altro. La maggior parte degli operatori che conosco, io inclusa, scambia sessioni tra loro per poter lavorare sui propri problemi. Qualcun altro può spesso vedere ciò che voi non riuscite a vedere da soli. Capite cosa intendo se avete mai provato a tagliarvi i capelli da soli guardando nello specchio, specialmente dietro la testa. La prospettiva che vedete, guardando allo specchio, è diversa da come il resto del mondo vi vede. Spesso funziona così anche per quanto riguarda l’applicare EFT a voi stessi, in particolare per i casi complessi.

Se vi sentite bloccati, cercate l’assistenza di un amico o, meglio ancora, di un operatore esperto.

 

Parte 7: La conoscenza inadeguata di EFT


EFT è una tecnica relativamente semplice. Ma ci sono molti componenti di EFT che richiedono lo studio e la pratica. Se l’abilità del praticante è incompleta (che puoi essere TU che lavori su te stesso) i risultati che si ottengono rifletteranno il suo livello di esperienza. Ciò detto, EFT funziona spesso anche quando eseguito in modo incompleto o nelle mani di un novizio che ha letto soltanto il libro su EFT. Spesso, tuttavia, questi risultati possono avere vita breve quando si incontra un problema complicato o uno degli ostacoli che discutiamo in quest’articolo.

Un praticante realizzato o quelli come voi che si prendono il tempo di conoscere gli impedimenti ad EFT avranno generalmente dei risultati migliori perché hanno impiegato il tempo realmente a studiare l’arte di EFT.

Si può imparare la Sequenza dalla lettura del libro e guardando il primo video di EFT. Molti di noi “datati” hanno cominciato così. Da lì, molte persone escono nel mondo e l’applicano ai clienti, agli amici e alla famiglia—spesso con risultati superbi (includendo alcune “Meraviglie Istantanee”). Comunque, se non studiano il Corso di EFT nel proprio ordine, questi praticanti saranno certi di grattarsi la testa in alcuni casi e dire “EFT non funziona” Ho effettivamente conosciuto dei praticanti che hanno detto “EFT è grandioso per i miei clienti ma su di me non funziona” ai quali ho detto, “Ciò significa che ti manca qualcosa”. Se EFT funziona per milioni di persone, perché non dovrebbe funzionare per te?

Il Corso di EFT insegna non solo la Sequenza di Base nei più piccoli dettagli ma anche “l’arte di EFT” durante sessioni dal vivo. Più indicazioni raccogliete più esperti diverrete ed meno probabilmente direte “EFT non funziona per me.”

Non è necessario sapere ogni cosa su EFT prima di usarla ed ottenere risultati. La parte di magia dell’EFT è nella semplicità del suo utilizzo. Ma per favore — se non vi prendete il tempo per impararla correttamente, soprattutto per le questioni più complicate—non pensate che sia un’insufficienza di EFT quando non riuscite ad ottenere i risultati che volete. Non è giusto biasimare EFT se non produce un risultato desiderato, quando in effetti è la conoscenza insufficiente della persona che la applica.

 

Parte 8: la mancanza di Motivazione


A volte incontro persone che preferiscono restare bloccate piuttosto che cambiare la loro vita che non funziona. È una scelta triste, ma troppo spesso vera.

Mi viene in mente un cliente particolare, “Ken”, che aveva uno strano feticcio sessuale che non voleva realmente lasciare. Ha finalmente ammesso che veniva da me soltanto dietro insistenza della moglie e che non voleva per niente cambiare. PUNTO. Amava il suo feticcio e non voleva lasciarlo andare. Per me, andava bene. Dunque l’ho spedito la casa a discuterne con sua moglie.

Un altro cliente, “Jerry”, aveva il Disordine Ossessivo Compulsivo (OCD). Con una forte fobia dei germi si lavava le di mani centinaia di volte al giorno. Si faceva la doccia e si lavava i capelli in parecchie occasioni durante la giornata. Inoltre faceva eseguire alla sua famiglia le stesse procedure in modo da rimanere “puliti ed accettabili”. Se non si facevano il bagno ogni volta che entravano in casa loro, li considerava “sporchi e disgustosi”.

Il resto della famiglia ha fortemente voluto che Jerry ricevesse un aiuto per eliminare le sue compulsioni. Ma quando Jerry ha cominciato a parlare con me ha precisato che amava effettivamente l’attenzione ed il sentirsi speciale e non ha voluto superare il suo OCD. Quando gli ho chiesto se voleva almeno superare la sua paura di germi ha risposto “No, no! Avere la paura dei germi mi mantiene al sicuro e vivo, dunque non voglio lasciarla andare.”

Questa non era un’Inversione, questa era una scelta. Non voleva cambiare ed ha ammesso che nemmeno voleva cambiare. Non sento che sia la mia responsabilità tentare di spingere qualcuno a cambiare. Posso offrire la opinione ed i miei suggerimenti. Comunque, sento di avere l’obbligo di rispettare il diritto di scegliere per se stessi a meno che questo non possa nuocere a loro stessi o agli altri.

Una dei miei primi clienti al telefono era “Betty” che era stata vittima cosi a lungo che era diventata una parte della sua identità. Aveva sperimentato molta tristezza nella sua vita; aveva sopravvissuto ad un tumore al seno e ad una mastectomia doppia, ha avuto un fratello che è stato brutalmente assassinato, i suoi genitori erano superstiti dei campi di concentramento, suo marito l’ha lasciata per una donna più giovane, suo figlio ha perso una gamba in un incidente automobilistico, è stato licenziato dal suo lavoro, ecc. Sembrava che la sua vita fosse una tragedia senza fine e naturalmente il suo atteggiamento era estremamente negativo.

Si lamentava quando parlava e rispondeva alla maggior parte delle domande con una risposta negativa come “OK tenterò, ma non funzionerà — niente mai lo fa”. Con EFT non riuscivamo ad ottenere alcun risultato. Avevo già provato a scoprire le questioni centrali, specifiche, ecc. Le ho chiesto “Betty, vuoi sentirti realmente meglio e far funzionare la tua vita?” Ha risposto pacatamente “sono cosi da troppo a lungo, non penso che saprei come agire se le cose andassero per il verso giusto per me.”

Io ero una principiante e, scioccamente, ho tentato con altri approcci come “Dimmi come la tua vita sarebbe diversa se tutto funzionasse e le cose realmente andassero per il meglio.” lei ha risposto “Non posso nemmeno immaginarlo, ed anche se le cose andassero come dico io, sarei fregata ancora una volta; lo sono sempre”. Le ho infine chiesto “vuoi che continui a tentare di aiutarti? ” Ha risposto “No, non realmente. Ho tutto ciò di cui ho bisogno”. Quando le ho chiesto cosa ciò fosse, ha detto “la comprensione e l’attenzione di amici che si sentono dispiaciuti per me e che vogliono aiutarmi”. Me l’aveva detto in modi diversi per un’ora. Finalmente, ho compreso ciò che significava realmente. Le ho fatto i miei auguri e l’ho salutata.

Il punto è che non si può aiutare qualcuno se non vuole essere realmente aiutato. Questo è diverso dalle persone che sono Invertite Energeticamente o sono scettiche di EFT. Non bisogna credere in EFT, o capirla, perché funzioni. Alcuni dei più grandi fan di EFT all’inizio erano degli scettici (come me). Se qualcuno vuole cambiare, EFT può funzionare. Se non sono motivati, non coopereranno. Di conseguenza, avrete una strada in salita e difficilmente andrete lontano

 

Parte 9: Tossine energetiche


Una tossina abbastanza forte o una notevole sensibilità nei suoi confronti può impedire di funzionare anche ad EFT. Le sensibilità alle Tossine Energetiche sono il più raro degli ostacoli, ma succedono. Le sensibilità possono essere causate da qualcosa che si è mangiato, dall’abbigliamento, da pavimenti con moquette, da animali domestici, da un orologio, dai gioielli, o dal metallo nel corpo — come aghi, attacchi, o piastre di metallo. La sensibilità può essere causata anche da un telefono cellulare, dal cercapersone o da altri dispositivi elettrici! Tossici possono essere le medicazioni che una persona porta o i farmaci che assume. Per eliminare una sensibilità o una tossina bisogna identificarla, e ciò può significare molto lavoro di detective. A questo riguardo può aiutare il porre domande ed ottenere conferma con un test muscolare.

Una volta Gary durante un corso sperimentava un raro fallimento di EFT mentre stava lavorando con molte persone. Infatti sembrava che nessuno sperimentasse risultati. Si è scoperto che l’hotel aveva appena installato un nuovo pavimento con moquette, che è tossico per molte persone. Gary ha portato tutti i partecipanti a picchiettare fuori ed ha cominciato ad ottenere grandi risultati immediatamente.

Una volta scoperta, eliminare la sensibilità è di solito semplice, piuttosto è trovarla che può essere un problema. Pochi anni fa ho avuto un cliente, Denny, che sembrava bloccato su un problema semplice. Non c’era un problema nascosto, né c’era un’Inversione a prevalere, o qualunque altro blocco, dunque ero realmente bloccata. Stavo per lanciare Denny fuori dalla finestra, ed il suo telefono cellulare ha squillato. L’ha tirato fuori della tasca per rispondere, ed una luce si è accesa nel mio piccolo cervello. Ho testato muscolarmente Denny per la sensibilità al suo telefono cellulare ed è risultato positivo (cioè un sì!) Dunque gli ho chiesto di allontanare il cellulare, abbiamo ricominciato EFT e nel giro di 2 o 3 rounds il problema è sparito. Ringrazio Dio per quella telefonata opportuna!

Ho scoperto che molti dispositivi elettronici possono interferire con il sistema elettrico del corpo, se esso è sensibile, impedendo così EFT. Dunque prima di iniziare una sessione con qualcuno chiedo che tolgano qualunque cercapersone, telefono, Gameboy, palmare, ecc. dalle loro tasche. Gli orologi anche digitali possono causare a volte dei problemi. I blocchi da dispositivi elettronici sono facili da rimediare, basta toglierli.

Eliminare la sensibilità ad una sostanza:

Se ti gonfi come un puff quando mangi i gamberi, se le arachidi ti devastano, o la tua gola diventa compressa se punto da una vespa, allora hai un’allergia seria, non una semplice sensibilità. È possibile che EFT sia in grado di aiutare le reazioni allergiche estreme. Ma per quel che ne so non è stato tentato o testato. E non pretendo che cominci adesso.

Parliamo delle sensibilità non estreme, le allergie respiratorie. Dunque per favore siate responsabili con queste informazioni.

Molte sensibilità possono essere eliminate con EFT ed è una procedura abbastanza semplice. Lo si può fare toccando l’oggetto in questione con una mano mentre si picchietta con l’altra. Ecco come:

Metti una mano sull’oggetto e picchietta con l’altra. (Se il problema è una otturazione o una piastra di metallo nel corpo, poni una mano sulla posizione del metallo mentre picchietti con l’altra. Se il problema è una sensibilità al cibo, metti una mano sul piatto col cibo…o anche sul cibo in sé —con gli spaghetti si può fare un po’ di casino—e picchietta con l’altra).

La Preparazione può essere “anche se posso essere sensibile a questo ______, chiedo al mio corpo di accettarlo come sicuro e sano.” Esegui la Preparazione, come sempre, tre volte. Poi fai un giro usando il promemoria “questa sensibilità al mio telefono cellulare (a questo cibo, o qualunque cosa)”.

Fai il secondo giro dicendo “chiedo al mio corpo di accettare queste otturazioni in oro (o qualunque cosa) come sicuro e sano”. Fai un giro finale alternando queste dichiarazioni su ciascuno dei punti. Cioè, sul punto del sopracciglio ripeti “Rimanente sensibilità a _____”, all’esterno degli occhi “chiedo al mio corpo di superare questa sensibilità” Sotto gli occhi “rimanente sensibilità a _____ ” e così via.

Ancora, le sensibilità a sostanze sono meno comuni di qualunque dell’altro blocco, dunque non perdete troppo tempo a preoccuparvene. È bene esserne consapevoli, comunque, se ci si ritrova bloccati. Comunque, la sensibilità al telefono cellulare è effettivamente piuttosto comune, o potrebbe semplicemente essere l’interferenza elettrica. In entrambi i casi, la rimozione del dispositivo dal corpo è di solito sufficiente a rimediare a questo problema. Più informazioni sulle tossine possono essere trovate sul sito web di Gary.

Questi sono i 9 ostacoli a EFT, c’è ancora una cosa importante che può aiutare ad ottenere sessioni EFT di successo; semplicemente Essere Tenaci. A volte rinunciamo troppo presto. Spesso l’essere tenaci può fare la differenza nel raggiungere la soluzione di un problema.

Ho avuto recentemente un dolore posteriore che non cessava. Avevo provato EFT, ero andata da un chiropratico, di nuovo EFT, antidolorifici, yoga, riposo e rilassamento, e ancora più EFT. Niente riusciva a darmi sollievo totale. Una notte stavo così male che ho deciso che avrei continuato a picchiettare finché il dolore non fosse andato via. Bene, è saltato fuori che il mal di schiena ha avuto bisogno di 10 ripetizioni di EFT in una sessione per essere risolto, invece dei 3 o 4 giri normalmente necessari per risolvere un problema. La sola cosa che mi separava dal successo era la mia mancanza di tenacia in ogni sessione. Ero sviata dalle Meraviglie Istantanee e così rinunciavo dopo un paio di giri. Con il picchiettamento continuato per quei 10 passaggi il dolore è scomparso e mai più ritornato.

Ho imparato la lezione.

La conclusione è: che tu sia un professionista che cerca di perfezionare la sua tecnica o un individuo che applica EFT per se stesso, conoscere e praticare i 9 ostacoli ad EFT può essere inestimabile per la tua riuscita. Quelli di noi che praticano EFT da anni sanno che funziona, dunque è più facile per noi essere persistenti e cercare qualunque impedimento. Se non otteniamo un risultato immediato non diciamo a noi stessi “EFT non funziona”. Chiediamo semplicemente “Cosa ne impedisce il successo?” Così se non ottieni i risultati che desideri o che ti aspetti, ricordati di questi 9 ostacoli e di come rimediarvi, dopodichè pratica, pratica, pratica, ed il tasso di successo migliorerà considerevolmente. Prometto!

Lindsay Kenny

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