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Non mi amo e non mi accetto

NON MI AMO E NON MI ACCETTO: PROTOCOLLO DI JO HAINSWORTH

 

1. Far pronunciare alla persona a voce alta: “Io accetto me stesso”, e osservare quanto loro lo sentano emotivamente( emozionalmente) su una scala da 0 – non vero, 10 totalmente sentito. Bisogna cercare la risposta emozionale immediata, piu che un ragionamento logico.

2. La seconda cosa da fare e’ chiedere alla persona di completare questa frase, con qualsiasi cosa le viene in mente (anche ora stiamo crecando la risposta emotiva piu che quella ragionata): “Per accettare me stesso ho bisogno di ………… ……… ……..”

3. Ogni frase che viene come d’impulso va utilizzata come segue: “Anche se ho bisogno di ………… ……. per accettare me stesso, io accetto come sono adesso.”

4.Cerca di ricavare qualsiasi cosa collegata con la frase stessa. Per esempio, una risposta comune sara’: “Per accettare me stesso ho bisogno di essere perfetto”.
In questo caso cercherai di indagare per le prime volte che la persona ha sentito la voglia di essere perfetto per piacere a qualcuno.

5. Ripercorri il passo 1 piu volte per controllare un eventuale miglioramento, e ogni volta che l’ultimo procedimento non porta nulla di nuovo, ripercorri il passo 2 finche’ non si nota un buon miglioramento.

6. Chiedi alla persona se ci sono cose nella loro vita per cui si sentono in colpa quando ci pensano. Procedi fino a che ognuna e’ arrivata a 0.

Un altro blocco e’ spesso la credenza che la persona non si senta protetta dal mondo. Questa idea potrebbe essere conscia, o come nel mio caso, potrebbe non essere riconosciuta per nulla. Devo ancora trovare qualcuno con problemi sull auto-immunita’ che non avesse avuto un trauma in cui si sono sentiti indifesi nel mondo, e che non sentisse quel trauma come una chiave importante nel risolvere i loro problemi. Per eliminare questi io uso lo stesso processo sopra descitto cambiando solamente le frasi:

“Mi sento sicuro e protetto.”
“Per sentirmi sicuro e protetto ho bisogno di ………… ……… ‘
Chiedere se ci sono eventi nella loro vita in cui si sono sentiti indifesi o in pericolo.

Tradotto da Roberta, Roma

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