EFT per un cane dolorante
EFT artistico in coppia per un cane dolorante che zoppica
Peppa, la cagna di un mio amico, è il cane più vivace che abbia mai conosciuto. Non conosce freni e, soprattutto, non conosce i propri limiti. Chi esce con Peppa deve sapere che non avrà un secondo per godersi la passeggiata perché Peppa sa che il suo accompagnatore è venuto per lanciarle dei sassi che lei recupera e mastica. Arrivare al limite per Peppa vuol dire crollare a “pelle d’orso” sul pavimento finché non si riprende e riparte da capo.
Un giorno eravamo andati con lei al parco per “farla divertire”; ad un certo punto Peppa aveva incominciato a zoppicare e non si riprendeva più. Tastandola, capimmo che il fortissimo dolore era localizzato all’anca sinistra. Lentamente ci avvicinammo alla macchina e ritornammo a casa. Peppa non riusciva nemmeno a salire da sola in macchina o sul divano, così la aiutammo noi con molta delicatezza. Rimase per tre ore ferma sul divano e aveva un’espressione tristissima; non volle né mangiare né bere.
Il mio amico aveva già fatto un primo livello di EFT, quindi dopo un po’ abbiamo incominciato a usare EFT a distanza su Peppa, seduti di fronte a lei e “fingendo” entrambi di essere lei.
Picchiettavamo entrambi e parlavamo a turno. I nostri giri erano molto spontanei e riguardavano i dolori e la situazione disagiata di Peppa, rispetto al suo stato normale in cui sembrava una fontanella zampillante. Il tutto è durato circa 15 minuti. Ci alternavamo, come se il nostro fosse un dialogo riguardo a quel disagio, mentre ci picchiettavamo di continuo.
Ecco alcuni delle numerose frasi che abbiamo usato:
Io sono Peppa
Sono triste perché mi fa male l’anca
Non cammino!
Non so cosa ho fatto, mi sono solamente divertita e poi non so cosa sia successo.
Non so proprio come ho fatto
Ma fa malissimo
Non riesco più a camminare
Fa malissimo
Non mi muovo più.
Spero che poi mi passi tutto
Fa malissimo
E sono tristissima
Nemmeno i miei amici sanno cosa fare
Eh si, stanno lì e mi guardano e fanno dei movimenti strani con le loro mani
Di solito sanno come aiutarmi, ma questa volta nessuno ci capisce niente, nemmeno loro
Fa malissimo
Sono proprio triste
La vita non ha senso qui sul divano,
se il dolore continua, non voglio più vivere
Non ho nemmeno più voglia di mangiare e di bere
A che scopo?
Se poi non posso vivere
Se poi non posso correre come piace a me
Io sono nata per correre e per recuperare i sassi
E per far fare ginnastica al mio padrone che non si muoverebbe se non ci fossi io!
Questo dolore terribile all’anca…
……. Peppa si era addormentata per qualche minuto durante il picchettamento, mentre prima guardava con espressione triste nel vuoto…..
Durante il picchiettamento, il mio amico si ricorda di una scena successa qualche settimana prima dal veterinario, dove Peppa era stata portata per estrarle una scheggia di legno da una zampa:
… Se non mi passa devo ritornare da quella veterinaria.
Devo dire che è stata gentile, ma estrarre quella scheggia mi ha fatto malissimo, mancava poco che la mordessi.
Per favore, non andiamoci da quella tizia. Eh no!
Il mio padrone mi ha spiegato che in realtà mi faceva bene, ma quanto mi ha fatto male per poi avere il bene.
Preferisco le magie al veterinario!
Vorrei una bacchetta magica
La mia povera anca fa malissimo.
Chissà se ritornerò mai a correre,
se non posso più correre, non mi voglio più risvegliare – e qui l’abbiamo fatta anche tragica, ironizzando ed esagerando un po’, ridendoci sopra:
Ti immagini che vita se devo restare per sempre sul divano
Ci tocca comprare la sedia a rotelle!
Chissà se hanno già inventato quelle per cani
Speriamo di sì
Così almeno il mio padrone continua a muoversi, altrimenti ingrasseremo in due!!!!
e poi siamo ritornati ad essere seri:
Voglio veramente guarire da questo dolore
Ritornare a correre,
ritornare a vivere
ritornare a divertirmi…
e abbiamo anche usato al formula “come sarebbe se….” per fare EFT generativo:
Oh, come sarebbe se mi svegliassi e fosse tutto passato?
Come sarebbe se passasse un angelo e mi facesse guarire all’istante?
Come sarebbe se tutto fosse stato solo un brutto sogno?
Come sarebbe se mi risvegliassi, non ricordando nulla e ricominciassi a saltare come sempre?
Come sarebbe se riuscissi a convincere il mio padrone di fare ancora un salto al parco?…
Quando i giri si erano esauriti da soli, perché avevamo detto tutto quello che avremmo potuto dire, siamo andati in cucina per farci un tè. Dopo un po’ ci ha seguito anche Peppa perché aveva fame e sete, ma non zoppicava più per niente. Comunque avevamo deciso di non ritornarci più sopra, di non ricordarle niente e di rimanere in osservazione. Peppa quella sera è ritornata tranquillamente sul suo divano a dormire e la mattina dopo …. è ripartita per il parco J
Andi Fryges
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