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Viaggiare da sola

Viaggiare da sola 

 

Non ho mai avuto bisogno di viaggiare da sola nella mia vita, quindi quando se n’è presentata la necessità per frequentare i corsi che m’interessavano mi sono trovata del tutto impreparata davanti alle mie reazioni. In un primo momento, ho cercato di aggirare l’ostacolo cercando compagni di viaggio e per un po’ mi è andata bene, poi, però, un po’ riluttante ho dovuto affrontare il problema.

Premetto che la mia paura non ha mai riguardato gli altri, era un discorso di inadeguatezza mia.

Utilizzo EFT dal 2007 tutti i giorni e ho potuto verificarne l’efficacia in una infinità di sfaccettature così sono partita con la convinzione di risolvere tutto in quattro e quattr’otto. Dopo i primi “Anche se ho paura di viaggiare da sola…. Anche se mi sento inadeguata ad affrontare un viaggio da sola… “ mi sono resa conto che il problema era molto più serio di quanto pensassi.

“Anche se mi terrorizza anche solo pensare di viaggiare da sola… non mi viene neanche in mente di provarci…. non è poi così necessario farlo… e avanti di questo passo ho cominciato ad arrabbiarmi con me stessa (e a picchiettare anche su questo).

Per farla breve sono andata avanti alcuni mesi rivoltandomi come un calzino. Memorie mie di viaggi non ne avevo, così ho cominciato a scavare nelle memorie familiari: un viaggio(di cui non conoscevo alcun dettaglio se non la data:1900) della mia nonna paterna, che neanche ho conosciuto; un viaggio di mia mamma durante la seconda guerra mondiale finito con una prigionia di qualche mese e tutto quello che mi veniva in mente…

Intanto il tempo passava, io ero sempre a casa e mi ero persa un corso di Logosintesi.

Ero consapevole di sbagliare da qualche parte, ho smesso di ragionarci su e mi sono lasciata libera di picchiettare su qualunque cosa emergeva.

Per di più si avvicinava un corso di Logo a Brescia e, giusto così(!) ho scritto ad Andrea per chiedergli se c’era qualcuno delle mie parti che ci andava. Naturalmente no!

Così ho deciso di programmare il viaggio nell’eventualità che… e ho iniziato a lavorare con EFT su quel viaggio specifico. Non avevo più scuse: gli orari combaciavano alla perfezione. Ho cominciato a smantellare punto per punto tutte le fantasie negative.

“Anche se è una vita che non prendo il treno… Anche se la stazione di Porta Susa è tutta nuova e mi hanno detto che è un casino orientarsi…. io non ho il senso dell’orientamento…..mi prendono sempre in giro per questo… e se poi sbaglio treno… e se mi faccio ridere dietro…. e se invece di scendere a Brescia scendo da un’altra parte…”

Quando percepivo sensazioni in qualche parte del corpo davo forma e colore e andavo avanti. A meno di una settimana dal corso mi sono resa conto che percepivo il viaggio possibile e potevo rischiare di prenotare treno e albergo e avvisare Andrea che pensavo di partecipare. Avevo ancora delle riserve, tant’è vero che ho tenuto il mio progetto per me fino al giorno prima della partenza.

Volevo fare tutto da sola, quindi al sabato mattina sono andata in macchina fino alla stazione dove partiva il treno locale(per tutti e 15 km ho picchiettato e blaterato…), sono arrivata a Torino e ho continuato a fare SET mentre aspettavo il treno per Brescia. Una volta sul treno mi è sembrato di aver deposto un gran peso e ho cominciato a rilassarmi un pochino. Dopo Milano un rigurgito d’insicurezza: e se sbagliavo a scendere? Ho continuato con SET e frasi di Logo. Quando sono arrivata in albergo ero la soddisfazione fatta persona. Durante l’intervallo, mentre raccontavo ad un’altra partecipante che conoscevo le mie peripezie aggiungendo”Fino all’ultimo non sapevo se sarei venuta” Andrea che era lì vicino ha commentato”Pensa che non lo sapevo nemmeno io!”. Solo a quel punto mi sono resa conto che avevo dimenticato completamente di confermare la mia presenza…

 

Anna Maria

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