+393356646951

Un ricordo doloroso

Un ricordo doloroso

 

Ciao Andrea….

Una signora desiderava “liberarsi” di un ricordo doloroso della sua infanzia … episodio che continuava a “disturbarla” parecchio e quasi quotidianamente, nonostante fosse accaduto circa 25 anni prima e (a suo dire) non si trattasse di un evento particolarmente grave.

Durante una vacanza estiva con la famiglia, aveva assistito alla morte del suo gattino, incidentalmente finito sotto un’auto e, scoppiata poi a piangere, si era sentita dire da un genitore qualcosa tipo “ma non piangere, stupida ”.

Le propongo di procedere con la Tecnica del Racconto, spiegandole che era necessario che mi raccontasse l’evento, procedendo lentamente (tipo moviola) ed evidenziandomi ogni particolare o aspetto percepito.

Prima abbiamo fatto 2/3 giri sul ….anche se già mi agito solo a ripensarci…e altre frasi del genere.

Poi gradatamente siamo arrivati al momento dell’incidente e, mentre lo raccontava, col braccio ha mimato il “saltellamento” che il povero gattino fece dopo l’urto con l’auto, evidenziando che quel “saltellamento” era un’aspetto veramente molto importante. Infatti, sono serviti diversi giri: inizialmente richiamando il… “saltellamento”.. del micio, e poi sul sintomo fisico… respiro affannoso…. divenuto tale durante i giri precedenti. Ritrovata la giusta calma portando ad intensità 0 sia il saltellamento che il respiro affannoso, abbiamo proseguito col racconto e le sensazioni provate, facendo con alcuni giri sul .. mi sento in colpa per non essere riuscita ad impedire l’incidente… a salvare il mio gatto…ecc.

Dopodiché, altri giri su ..anche se___ mi ha detto stupida …. qui si è liberata diversa rabbia, trattata con altri giri … ed infine abbiamo chiuso con un giro in cui, con gli occhi chiusi (e picchiettando tutti i punti della sequenza EFT), diceva al genitore: …Bip…bip…(alcune cose che avrebbe voluto dirgli quella volta!).

Sensazione di leggerezza, tanti grandi sbadigli e una buona stanchezza.

Successivamente alla sessione, avevo modo d’incontrarla spesso, ma non mi diceva mai nulla di come si sentiva. Dopo due mesi, mi sono permesso di chiederglielo, e la risposta è stata questa:(con lo stupore in viso) Solo ora che me lo chiedi tu, mi rendo conto che in effetti non ho mai più pensato a quell’evento. Ricordo il fatto… ora che ci penso…. ma è come se non avesse più il minimo peso. Se non me lo chiedevi, chissà quando me ne sarei accorta!!

Ridemmo entrambi!!! E poi le spiegai che questo “effetto” (per quanto curioso) avviene normalmente con l’EFT, e spesso sono gli operatori a dover evidenziare il cambiamento. Concordammo sul fatto che probabilmente non vi era migliore evidenza dell’avvenuto rilascio che desiderava.

Buone cose

 

Sandro Gozzoli

www.eft-rimini.it

  •  

    0 Comments