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Perdita del padre

Depressione per la perdita del papà

 

Una bella signora di sessant’anni, maestra in pensione, ha sentito parlare di EFT, da un’amica che ha partecipato al corso base, mi telefona e chiede un incontro. La chiamerò Valentina (nome fittizio), le spiego brevemente EFT e la invito a fare SET mentre  parla dei suoi problemi, le chiedo cosa la disturba di più in questo momento. Esordisce, dicendomi che la sua vita è ed è stata tutta un casino, ma il pensiero più assillante adesso è il dispiacere per la perdita del padre, morto pochi mesi fa, questo evento l’ha mandata in depressione, e continua dicendomi che vive in ansia con un senso di morte nel cuore, per il timore di perdere le persone che ama. Noto anche che ha il respiro corto, mi confessa che quasi ogni notte resta in apnea. Così cominciamo con qualche giro in generale: “anche se ho il respiro bloccato mi amo e …..”
“anche se spesso la notte resto in apnea ….”
 “anche se quasi ogni notte mi manca il respiro ……..” su tutti i punti più giri, l’intensità soggettiva che prima era 3 (respiro bloccato) è passata a 8-9 (respiro più libero). Continuiamo con:
“anche se vivo in ansia con un senso di morte nel cuore io mi …”
“anche se temo di perdere le persone che amo…. “anche se ho paura della morte…”
 “anche se sono depressa perché il mio papà mi ha lasciata, io  mi ……”  (piange), le chiedo cosa emerge? Dice di sentirsi in colpa per non essere stata vicino a lui e non averlo salutato, nel momento del “passaggio”.
 “Anche se quando lui se ne è andato io non c’ero mi ….” (piange molto), dopo alcuni giri, dice di sentirsi meglio, ma le gira un po’ la testa, la faccio rilassare e respirare profondamente e mentre continua con SET, la invito a visualizzare il papà durante gli ultimi istanti di vita e le chiedo di immaginare lei stessa mentre lo abbraccia, lo saluta, lo ringrazia e gli dice: “papà ti voglio bene”. Dopo un altro bel pianto si sente sollevata e leggera ed è sbalordita per la velocità del cambio di umore, dopo molti mesi finalmente è tornata a sorridere.
Fissiamo un altro incontro per trattare “anche se la mia vita è ed è stata tutta un casino io mi …..”

 

Riassunto del secondo incontro:

ESSERE DONNA

 

Questa volta davanti a me c’è una persona più luminosa, iniziamo subito e picchiettiamo d’accordo con Valentina: “anche se la mia vita è ed è stata tutta un casino io mi …” su tutti i punti più giri, mentre la invito a chiudere gli occhi e a respirare profondamente. Emerge il ricordo e la rabbia di quando a 20 anni è stata costretta a farsi togliere un seno e l’utero. Picchiettiamo: “anche se a 20 anni mi hanno tolto un seno e l’utero io mi …”
“anche se sono arrabbiata con i medici perché mi hanno tolto la mia femminilità …”
“anche se  non sono mai stata una vera “donna”…
“anche se non ho potuto avere figli io mi …… e scelgo di volermi bene e accettarmi lo stesso così come sono”   “Mi perdono e perdono i medici che comunque, mi hanno salvato la vita!”  E’ più tranquilla, ma insisto sull’accettazione di essere “donna”.
“anche se ho avuto problemi al seno e all’utero io mi ….”  emerge il ricordo della sua prima mestruazione,  (la mamma non l’aveva preparata), aveva 10 anni, era terrorizzata e si convince di essere ammalata, come la sua nonna alla quale hanno tolto l’utero in giovane età!     Picchiettiamo:   “anche se a 10 anni, durante la prima mestruazione mi sono molto spaventata e ho creduto di essere ammalata come la nonna io mi …..” e lascio andare ogni paura proprio perché io mi…..dopo alcuni giri, le chiedo con chi è più arrabbiata in questo momento, risponde: “con la mamma”.  Continuiamo:
“anche se sono molto arrabbiata con mia mamma io ….
“anche se provo rabbia per la mamma perché non mi ha data nessuna spiegazione ….
Le chiedo dov’è la rabbia nel corpo? “Nella pancia”
“anche se provo rabbia per la mamma nella pancia ……  “ Che forma ha? “ E’ una massa nera” “anche se ho questa massa nera nella pancia …
Dopo alcuni giri:
“anche se c’è ancora un po’ di rabbia nella pancia, per la mamma, mi apro alla possibilità di perdonarla, proprio perché io mi ….
Decido di farle ripetere le frasi di Logosintesi:
“Recupero tutta la mia energia collegata al mio seno, all’utero e alla mia femminilità e la riporto nel giusto posto dentro di me”
“Recupero tutta la mia energia connessa alle mie reazioni, collegata al mio seno, all’utero e alla mia femminilità e la riporto nel giusto posto dentro di me”.
“Allontano ogni energia estranea da ogni mia cellula, da ogni mio corpo,dal mio spazio personale, collegata al seno, all’utero e alla mia femminilità e la rimando nel luogo al quale realmente appartiene.”
Le gira la testa, ma dopo qualche respiro si sente molto bene.
Decidiamo di concludere, fisseremo altri incontri quando rientra dalle vacanze, vorrebbe partecipare al prossimo primo livello EFT.
Prima di salutarci le faccio ripetere ad occhi chiusi: “Adatto tutti i miei sistemi al cambiamento in atto”:
Grazie EFT per aver alleggerito il fardello che a volte, comporta l’essere donna.

 

Clara Lanfredi

Operatrice III Liv. ed Insegnante EFT Base

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