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Divorzio – Problemi a scuola

Divorzio

 

By Baerbel Psicoterapeuta che utilizza EFT

 

Questa è la storia di Johnny, un bambino di nove anni, i cui genitori stanno patteggiando un difficile divorzio da quasi due anni. Durante questo lungo periodo di sconvolgimento emozionale, suo papà andò a vivere altrove. Johnny ha risentito tantissimo da questa situazione, al punto tale che la madre l’ha portato da me per vedere come aiutarlo a superare meglio questo periodo.
Johnny è un bel bambino, longilineo, molto sensibile, con grandi occhi castani, quando mi sorride mi sembra che il sole sia più luminoso e caldo. Ho l’impressione che lui ascolti una musica interiore e sogni spesso durante il giorno come fanno i ragazzi della sua età. Piange facilmente e sembra completamente sconvolto a seconda di quello che accade intorno a lui. Johnnny è un bambino particolare e si impegna a fondo in qualsiasi cosa sia coinvolto; gli piace passare il tempo in progetti creativi da assemblare, ed è molto bravo in questo fin da quando era piccolo.
Oltre al fatto che Johnny sta soffrendo per i cambiamenti a casa, non gli è mai piaciuto andare a scuola; la scuola, con tutte le sue richieste e pressioni, sono un grosso problema per lui: aveva sempre bisogno di più tempo degli altri per finire i compiti. Spesso saltava le ricreazioni per questo. Non gli piaceva leggere e non era bravo a farlo. Sentiva molto la pressione di tenersi al passo con i compagni. Ogni mattina, prima di andare a scuola, piangeva amaramente dicendo quanto odiava andare a scuola.

I suoi problemi di scuola peggiorarono quando il padre lasciò la famiglia.
Noi iniziammo a picchiettare:
“Anche se il papà e la mamma non vogliono più vivere assieme…”
“Anche se mi manca molto mio padre…”
“Anche se sono molto triste per questa situazione…”
Gli ho suggerito di finire con: “…sono comunque un bambino fantastico…”
Non avevo fatto in tempo a finire che lui mi ha fermato dicendo, invece,:…ma è ancora divertente stare in mia compagnia… e così abbiamo proseguito…
Non abbiamo MAI parlato di scuola.
Per lui era importante sottolineare quanto gli mancasse il padre e aveva bisogno di dire: “E’ ancora divertente stare con me”. Spesso i bambini pensano di essere i responsabili per i problemi che hanno i genitori,; per Johnny era importante che agli altri piacesse ancora stare con lui.
Mentre parlavamo dei suoi amici e dei giochi che faceva insieme a loro, lui insistette dicendo: “Anche se gioco di più con alcuni bambini piuttosto che altri…è ancora divertente stare con me…”
Abbiamo finite la sessione dicendo: “Anche se papà e mamma non vogliono stare più insieme…a loro piace ancora stare con me…amano stare insieme a me e so che è ancora divertente stare con me!”
L’espressione del suo viso cambiò, nei suoi occhi c’era una scintilla e sorrideva apertamente. Mi diede un abbraccio e decise che adesso stava bene e che era pronto ad andare via. Brevemente decidemmo su cosa picchiettare prima di dormire o quando si sentiva solo o triste.
Alcune settimane più tardi sua mamma mi diede questo aggiornamento:
Johnny era migliorato molto a scuola. NON PIANGE PIU’ PRIMA DI ANDARE A SCUOLA.
Adesso gli piace leggere ed è migliorato molto. Non salta più le ricreazioni perché non rimane più indietro. Riesce a fare tutti i compiti in tempo e a stare al passo con gli altri. La sua energia è migliorata molto ed è generalmente di buon umore. I miglioramenti a scuola sono accompagnati da una migliore gestione emotiva della situazione famigliare piuttosto complicata.
L’altro ieri la mamma lo sentiva mentre spiegava a suo padre per telefono su quali punti picchiettare e come fare EFT.
E’ una gioia insegnare EFT ai bambini!
Amore a tutti!

Baerbel Froehlin,

CHt./HypnoCoach, EFT-ADV



Problemi a scuola

 

Caro Gary,

Sono stata molto contenta quando ho avuto la possibilità di aiutare un giovane adolescente che veniva espulso da scuola perché non stava attento, disturbava in classe, ecc. Mio figlio conosceva questo ragazzo che, rapidamente, stava prendendo una brutta strada…
Gli offrii una sessione gratuita nel mio studio accogliente e protettivo.
Dopo avergli chiesto come mai veniva espulso da scuola, lui disse che si sentiva molto imbarazzato perché non sapeva leggere molto bene. Gli diedi un libro e verificai che aveva ragione. La seconda parola era “guardava” e ci ha messo alcuni secondi per avere il coraggio di provare a leggerla.
Abbiamo fatto EFT: prima della fine di questa breve sessione di 45 minuti, (abbiamo affrontato altri due problemi presenti) lui lesse due pagine intere senza fermarsi: incluse le parole “meticoloso” e “fantasticheria” . Era contentissimo perché adesso poteva leggere le sue riviste di football e i suoi amici non lo avrebbero più preso in giro.
Davanti ai miei occhi ho visto la sua vita cambiare percorso. Eravamo entrambi molto commossi.
Con amore e gratitudine,

Sue

 

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