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Dipendenza dal fumo

Fumo negli occhi

 

Ciao Andrea sono Angelo di Reggio Emilia.
Ti scrivo per portare la mia personale esperienza nella dipendenza dal fumo. Il mio vizio affonda le radici in 13 anni da buon fumatore. Ne periodi belli , ne periodi brutti della mia vita erano riusciti a separarmi dalle mie belle “bionde”. Negli ultimi anni ero quindi arrivato alle mie belle 25/30 sigarette al giorno, nei week wnd anche 40. Da ottobre del 2007 dopo il corso di eft 1° livello ho voluto fare una prova. Avendo già notato una buona efficacia della tecnica su problemi emozionali intensi, ed avendo avuto un buon risultato , mi sono detto “ e se funzionasse anche con il fumo?”.
Detto fatto ho cominciato a lavorarci.
Ho indagato su vari aspetti , alcuni suggeriti da te , altri nati nei vari giri.
Quindi ho cominciato con l’indagare sulle origini del mio vizio ,
sulle sensazioni che ricevevo dal fumare, sui momenti nei quali fumavo, poi sono venute fuori le fobie che soffocavo nel fumo,nei sensi di colpa necessari che il fumo mi dava.
Ma partiamo con ordine, le origini. Scavando nella memoria sono arrivato ai miei 22 anni. E li che è cominciata, ed il tutto e cominciato per il bisogno di condividere dei momenti, che ritenevo intimi , con i miei amici. Quindi “ anche se il fumo mi rende più vicino a i miei amici ………”; “ anche se il fumo fa male , ma fa accettare di più da gli altri…..”; anche se il fumo fa male ma mi rende più adulto…………………….”. Nel compiere pochi giri ho cominciato a sentirmi più sollevato nel momento in cui fumavo , ed ero meno nervoso quando non fumavo. Ma perché più sollevato? Cosa era presente nella situazione di prima che mi appesantiva? Forse la cosa che mi appesantiva era la mia convinzione , il fimo fa male, è visto che era così , fumando compievo un gesto sbagliato e quindi senso di colpa. Ma perché continuavo a punirmi? Ho cominciato quindi a lavorare con eft su questo fronte. E’ ho eseguito una preparazione un po’ strana “ anche se fumo una sigaretta non lo faccio per punirmi , ma mi amo e mi accetto completamente e profondamente”. Continuando così ho sentito la mia persona scindersi. Una parte di me cominciava a razionalizzare un consumare una sigaretta al pari di mangiare un gelato, ti piace non lo mangi tutti i giorni, ma quando ne hai voglia lo mangi, idem la sigaretta , ti può piacere fumarla non la fumi tutti i giorni , ma quando ne hai voglia lo fai. Una parte di me protestava “ mi togli tutte quelle sigarette, mi togli tutto quel male , adesso come faccio a colpire ancora la mia autostima, rischia di crescere a dismisura” . Ecco il punto , anche non avendo ancora frequentato un corso di secondo livello EFT , quindi non conoscendo ancora alcuni concetti che vengono ben spigati in quell’ambito, ho elaborato un giro “ anche se ho eliminato tutte quelle sigarette , che mi hanno tenuto compagnia per ben 13 anni, e che mi assicuravano sempre la giusta punizione e senso di colpa, io mi amo e mi ………………….” Alcuni giri e via ho allentato l’ultima tensione. Questo mi ha permesso in seguito di vedere il perché avevo elaborato un modo per punirmi, un modo che non era riconoscibile dagli altri , perché tanto i miei amici fumavano , i miei fumavano, e chi si poteva accorgere di quello che stavo facendo, ma io in fondo , in fondo lo sapevo. Poi ho lavorato con la ppp e ‘ultimo ormeggio e stato mollato. Oggi sono orgoglioso di dire che fuma max 20 sigarette al mese , e lo faccio solo quando ne ho voglia, da una dipendenza e diventato uno sfizio. Sperando che la mia esperienza possa essere utile ad altri auguro buon EFT a tutti.

Grazie ancora Andrea!

 

Angelo

 

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