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Difficoltà con il compagno

Le difficoltà con il compagno

Agata è arrivata da me in uno stato di ansia e mi raccontava della sofferenza che le procurava il rapporto con il suo compagno, Valerio.  Nonostante la donna gli volesse molto bene e apprezzasse la sua personalità solare, Valerio aveva dei comportamenti che le mancavano gravemente di rispetto e in questo senso lei sentiva di non vivere un rapporto tra adulti alla pari. Quando Agata mi ha detto della rabbia che provava spesso nei confronti del compagno, abbiamo cominciato il lavoro su questa rabbia e le sensazioni  che sentiva di chiusura alla bocca dello stomaco e di battito forte del cuore. Il livello di intensità sulla scala SUDS da 0 a 10 era 8 al pensiero dell’ultima occasione di discussione che si era verificata la sera precedente.

“Anche se mi fa tanta rabbia quando Valerio fuma in cucina e lo sa che io non voglio e mi si chiude lo stomaco e mi parte il cuore all’impazzata dalla rabbia, non so cosa gli farei, ma mi amo, mi accetto e mi rispetto completamente lo stesso.”

Poi abbiamo cercato delle parole specifiche che rappresentavano il piagnucolare del compagno, continuamente a chiedere aiuto ma in modo subdolo e senza accettare critiche, suggerimenti o giudizi: proprio l’atteggiamento che la faceva infuriare.

“Anche se con il suo comportamento mi chiede continuamente aiuto, e me lo chiede ingiustamente e non accetta le critiche …”

Dopo il tapping di EFT la sensazione di rabbia si era attenuata e la sensazione di stretto allo stomaco si era calmata; l’aspetto nuovo che era emerso ora era un senso di tristezza e dispiacere all’idea che il rapporto sarebbe stato a rischio  se lei non riusciva a trovare un equilibrio sentimentale. Agata si era sorpresa da quanto era forte questo suo dispiacere perché all’improvviso aveva sentito un nodo in  gola e negli occhi la voglia di piangere.

Abbiamo lavorato sul dispiacere della possibile fine  del rapporto, e alla fine la voglia di piangere si era dissipata e aveva ritrovato la calma, ma un nuovo aspetto era emerso nell’ansia per l’incertezza su come affrontare il tormento del compagno senza sapere come avrebbe dovuto comportarsi per il meglio. Abbiamo trattato subito l’ansia del  non sapere come gestire i problemi, lasciando il compito di imparare delle competenze relazionali  utili a sessioni seguenti. 

Comunque Agata a questo punto aveva acquisito sicurezza su un aspetto della questione e cioè che finché riusciva a stare a distanza dai problemi del compagno, sarebbe riuscita ad evitare il coinvolgimento emotivo e sarebbe riuscita a rimanere piuttosto serena.

Eravamo arrivate al momento delle soluzioni con il metodo delle Scelte (Pat Carrington). Abbiamo costruito una frase iniziale in positivo, per lei emotivamente motivante, con le  parole  scelte da lei per rispecchiare le sensazioni  positive che aveva percepito e voleva sentire in modo continuo e stabile, come parte delle sue risorse personali.

“Scelgo di sentire grande quiete con la fiducia nelle mie capacità di mantenere la distanza emotiva dal tormento di  Valerio …”

“Scelgo di essere piacevolmente sorpresa dalla mia costanza a mantenere la distanza da Valerio quando i problemi sono suoi …”

“Scelgo di notare con soddisfazione come trovo il modo di rimanere fuori e non lasciarmi trascinare nella turbolenza di Valerio …”

Questa sessione è stata un primo passo nel viaggio di liberazione dall’angoscia, dalla frustrazione e dalla rabbia che avevano contrassegnato il rapporto da tempo. Agata ha preso la sua cartolina con su le scelte scritte da ripetere mattina e sera ogni giorno in modo da imprimere queste aspettative positive nel suo modo di essere quotidiano.  Alla fine della prima sessione si sentiva alleggerita da un peso, più determinata a seguire questo percorso per  rispettarsi veramente e farsi rispettare “pienamente e profondamente”. 

 

Lucy M. Pole BSc

www.psicosoluzioni.it

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