+393356646951

Bullismo

GRAVI CONFLITTI E AZIONI DI BULLISMO IN CLASSE

Mi chiamarono a fare un progetto di prevenzione e gestione dei conflitti in una classe di 5^elementare. Come purtroppo, per mancanza di fondi o orgoglio educativo, molti insegnanti chiamano gli esperti quando le situazioni sono abbastanza fuori controllo. Si trattava di una classe di tutti contro uno, dove però, quell’uno non era la “vittima di turno”, il capro espiatorio o il “mobbizzato”, bensì colui da cui tutti quanti (e parlo di una ventina di bambini) avevano paura. Era un bambino, a detta degli insegnanti, estremamente aggressivo, violento, intrattabile che non ascoltava nessuno ecc. ecc.
La dinamica di “terrorista” si fece sentire già nelle prime ore del mio intervento, ma non volli tuffarmi immediatamente in quell’esempio se non proposto dagli alunni stessi. Quando trattai il tema delle emozioni, della loro gestione, come ormai è mio uso, spiegai la tecnica dell’EFT, feci fare un esercizio dimostrativo ad un bambino.
Quando gli chiesi cosa volle trattare, parlò di ODIO. lo aveva detto con tale fermezza che spaventò un po’ anche me. voleva trattare l’ODIO che aveva verso il “bullo”, che era presente in aula e che stava ascoltando con un sorriso sulla faccia (trionfante). facemmo prima un test kinesiologico per sentire la differenza fra i vari stadi..
gli chiesi anche di dire quanto forte era l’ODIO verso quel ragazzo. e disse 10 +.
i bambini dicono quello che sentono se gliene diamo la possibilità e l’ambiente. facemmo tutti insieme un giro di EFT sull’ODIO chiedendo ad ognuno di pensare a chi era rivolto l’ODIO. anche il “bullo” in questione picchiettò. dopo un giro gli richiesi di valutare cosa sentiva. Era sceso a 5 e lo si notava anche nel suo atteggiamento e nel corpo, che iniziava ad essere meno teso, meno “sul chi va là”. un altro giro di EFT e a detta del ragazzo l’ODIO era sparito. andammo avanti ancora un po’ togliendo altri “fratelli” dell’ODIO come il risentimento, la rabbia, la paura ecc. ma devo dire che la sensazione era che si era già sciolto tutto con due giri.
Ero un po’ perplessa perché mi sembrava tutto troppo facile e naive (altro programma!!), ma dato che comunque il tempo era scaduto non potei fare altro che andare a casa e tornare dopo una settimana.
All’incontro successivo mi venne incontro una maestra che volle parlare con me prima di entrare in classe e mi chiese cosa avessi fatto, perché da quel giorno tutto il clima della classe, che ovviamente frustrava e faceva disperare più di un insegnante, era cambiato. Non avevano più notato grandi scontri. Si era allentata la tensione e addirittura gli alunni riuscivano a giocare insieme e fare compiti ed esercizi insieme al ragazzo, ora non più aggressivo.
Quando rientrai in classe e continuai col mio progetto, potei notare di persona il cambiamento e i ragazzi mi raccontarono orgogliosi del cambiamento avvenuto. feci un paio di domande provocatorie per sentire se era un cambiamento profondo o uno di quelli superficiali, giusto per non approfondire la vicenda. Era veramente cambiato molto. Il bambino in questione non cambiò totalmente personalità, anche perché certe cose avevano radici più profonde, da ricercare in famiglia, ma in classe lui non sentì più il bisogno di attirare l’attenzione nel modo in cui faceva prima e ostentare la sua forza…
EFT non fa miracoli, ma può creare cambiamenti notevoli e repentini, specialmente coi bambini!

Sara Bassot
www.eft-4-kids.com
Autrice di EFTi for kids
www.mylifestore.it/libri/eft_kids_sara_bassot.php

  •  

    0 Comments