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Accettazione

– Accettazione –

Un potente metodo EFT per gravi disordini compulsivi e bulimia


Il Dottor David Lake dall’Australia ci offre un approccio facile da usare che ha una provata efficacia anche per i casi più difficili come la bulimia. Lo chiama “Tapping di Accettazione” e porta il cliente ad accettare la sua condizione così com’è, senza cercare di cambiarla; continua a picchiettare mentre avviene il comportamento. Tutto ciò si sposa benissimo con le teorie di EFT visto che il cliente è chiaramente “sintonizzato” sul problema mentre è impegnato nel comportamento. E’ in questi momenti che il problema energetico o emozionale è più facile che sia presente, pronto per essere sciolto con EFT.

Ho utilizzato anch’io una versione di questa idea e l’ho recentemente aggiunta al mio repertorio. Per farlo, ho una conversazione col cliente su quale sia il problema (una specie di cambio di paradigma) e poi, mentre la conversazione è a buon punto, iniziamo un tapping continuo (ricordate che il cliente è per forza sintonizzato sul problema quando ne parla). Per la persona giusta al momento giusto si tratta di un metodo molto efficace.

Ecco un semplice metodo per iniziare il trattamento di molti problemi – specialmente quelli difficili. Segue il lavoro di Milton Erickson pacificando l’esperienza del cliente con il suo problema, incontrandolo nella sua visione del mondo; le tecniche della Consapevolezza Buddista, ed il Focusing di Eugene Gendlin (devo molto anche a David Hall, un terapista mente-corpo di Sydney, per i suoi preziosi consigli). Prepara la strada ad un reale rapporto con il Cliente e con il suo Problema, e può produrre risultati sorprendenti.

Il principio di base è di porre attenzione e di lavorare con ciò che c’è invece di cambiarlo. Se provi a cambiarlo, spesso ritorna. La soluzione è nel sintomo, perciò sii presente ad esso. In pratica tu accetti che il problema sia lì prima che avvenga qualche cambiamento.

Poi applichi “Tapping Continuo” al problema.

In tecniche terapeutiche paradossali è normale utilizzare il sintomo come metodo per cambiare il problema. Con il Tapping di Accettazione non fai altro che agire sui meridiani quando c’è il comportamento sgradito.

Ad esempio una giovane donna con un disordine compulsivo era incapace di lasciare la casa in meno di un’ora perché doveva controllare (e ricontrollare) che fosse chiusa ogni serratura, finestra, porta, etc..Ha utilizzato il Tapping Continuo durante la settimana. Notate che non aveva ricevuto istruzioni sull’arrestare alcun comportamento, semplicemente mentre faceva la sua solita “routine di controllo” doveva continuare a stimolare i punti EFT. Ha notato di essere in generale più calma, che il suo pensiero ossessivo si era calmato e che era in grado di lasciare la casa in 20 minuti. Questo cambiamento è stato per lei senza alcuno sforzo e, continuando con le tecniche, è arrivata ad uscire di casa in 5 minuti.

Nel difficile caso della bulimia, applicare EFT nel ciclo di mangiare e vomitare come una nuova abitudine porta grandi cambiamenti nelle emozioni che il dover vomitare provoca, e focalizza la consapevolezza del cliente in modo nuovo. Inoltre è una tecnica che può essere introdotta come un “esperimento”, un “vediamo cosa accade” e che è un accordo neutro e senza giudizio tra il sofferente ed il terapista. La costante autocritica del cliente unita al giudizio ed all’auto punizione spesso diminuiscono molto durante “l’esperimento”.

Quando ho applicato questa idea al “comportamento bulimico” ho notato che i clienti erano in grado di parlare del proprio disturbo con molta meno vergogna. Una ragazza, mentre stavamo applicando EFT, è stata in grado di “osservare se stessa” prepararsi per un episodio di vomito, ed ha notato che poteva pensare di farlo, e poi non farlo (prima del tapping lo stimolo del vomito era irrefrenabile). Anche se quella volta l’ha poi fatto. La differenza ora consisteva nel poter pensare più chiaramente. Ciò che la faceva sentire frustrata era ancora presente (principalmente l’idea di essere “grassa”) ma ora poteva cominciare a vedere in modo più calmo la realtà (io peso 60 chili) e l’allucinazione (io sono grassa).

In molte situazioni simili ho osservato che il tapping continuo modifica significativamente i comportamenti erronei, cogliendo l’attenzione del cliente.

 

PARTE II: TRATTAMENTO DI UN DISORDINE OSSESSIVO-COMPULSIVO.

“Diane” era una ragazza di 30 anni che voleva rimanere incinta-non però mentre stava prendendo gli antidepressivi che le erano stati prescritti. Voleva liberarsi dai farmaci e trattare il suo Disordine Ossessivo Compulsivo (DOC) con altri metodi. Da dieci anni prendeva farmaci, ma era comunque afflitta da grave ansia e veniva curata da uno psichiatra. Le ho chiesto di vedere il suo terapista per esserne rassicurata mentre le insegnavo EFT. Poiché fino ad allora non avevo avuto grandi successi con il DOC ero dubbioso sulla decisione di trattare la ragazza; ad ogni modo ho pensato che insegnarle EFT potesse valerne la pena. Non sapevo se Diane fosse in grado di smettere i farmaci, e gliel’ho detto. Ho notificato al suo psichiatra che le stavo insegnando una tecnica di gestione dello stress e di rilassamento.

I suoi sintomi includevano il compulsivo controllo (e ricontrollo) della casa prima di uscire, procedura che poteva richiedere anche un’ora. Soffriva anche di attacchi di panico e di ansia, oltre che di paura di volare. Le ho detto che volevo fare un esperimento con EFT e vedere quanti benefici le poteva dare.

All’inizio le ho insegnato il Tapping Continuo, con buoni risultati. Ha osservato una progressiva diminuzione del bisogno di controllare ed è stata felice di apprendere una tecnica di auto aiuto. Dopo una settimana abbiamo iniziato ad esplorare le sue convinzioni limitanti riguardo il DOC. Una delle sue più grandi paure era di non riuscire a guarire da questo problema, era convinta che l’avrebbe avuto per sempre, e che sarebbe peggiorato.

A volte la paura durante un attacco di panico era “paralizzante” e “terrificante” e temeva di non poter essere rassicurata. C’erano episodi di panico molto intenso che abbiamo neutralizzato utilizzando la Tecnica del Racconto.

Diane ha continuato gli esercizi a casa utilizzando il Tapping Continuo.

Alla fine del terzo incontro mi ha detto di aver smesso i farmaci visto che si sentiva così bene usando EFT. Io ero allarmato poiché i farmaci andrebbero cessati gradualmente. Ma visto che sembrava stare bene abbiamo continuato così. Mi ha anche detto che la sua paura era tornata una volta, ma era gestibile. Era spaventata ma la paura era scomparsa dopo mezz’ora di EFT, così come la sua paura di volare!

In un’altra occasione nella sesta settimana di trattamento ha avuto un attacco di panico e di ansia che non ha risposto molto bene ad EFT. Per lei era un segno negativo, ma abbiamo continuato. Diane è rimasta in controllo dei suoi sintomi, ed ha avuto ansie “ordinarie” come il rimanere incinta e l’essere una buona madre. La sua fiducia in sé stessa è aumentata, e vive più in equilibrio, è meno critica e più compassionevole. Le sue abitudini di controllo della casa erano ancora presenti ma in modo molto lieve, e non interferivano con la sua vita. Dopo qualche mese è tornata a trovarmi, era al 6° mese ed era preoccupata per il bambino: Tapping Continuo ed EFT normale l’hanno aiutata a superare queste nuove paure.

Penso che il problema di Diane fosse fondamentalmente la “paura della paura”. Il Tapping Continuo l’ha aiutata a scioglierla quasi interamente.

 

Dr. David Lake

 

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